60 anni di Help! dei Beatles, capolavoro del 1965 che cambiò la musica
Musica ©GettyNel 1965 i Beatles pubblicarono Help! – un album e un film che segnarono il passaggio dalla Beatlemania alla maturità artistica. Sessant’anni dopo, quel grido resta uno spartiacque: tra leggerezza e disagio, ironia e introspezione, pop e sperimentazione. Un racconto per capire perché Help! è ancora attuale
Quando nel luglio 1965 Help! arrivò nei cinema e sugli scaffali dei negozi di dischi, il mondo stava ancora cercando di tenere il passo con i Beatles. In poco più di due anni avevano ridefinito le regole del pop. Ma con Help! qualcosa stava cambiando: dietro l’allegria, le risate e i colori del film, si celava una stanchezza profonda. I Beatles avevano fame di crescita artistica. E John Lennon, soprattutto, era già altrove.
“L’ho scritta perché stavo gridando davvero aiuto”, dirà anni dopo Lennon a proposito della title track. Un brano che si maschera da inno radiofonico ma, a ben vedere, è un’ammissione di fragilità. A soli 25 anni, John si sentiva imprigionato nel ruolo di idolo pop e trovava nella musica il solo spazio di verità.
Dalla Beatlemania alla rivoluzione in studio
Registrato tra febbraio e giugno del 1965, Help! rappresenta l’ultimo respiro della Beatlemania prima del grande salto sperimentale di Rubber Soul. Se le canzoni dell’album mantengono ancora una forma apparentemente semplice, è chiaro che qualcosa sta cambiando.
McCartney compone “Yesterday”, brano che lo stesso Paul sogna per intero e che registra con un quartetto d’archi, da solo, segnando una rottura storica per il gruppo. George Harrison firma “I Need You” introducendo per la prima volta l’uso del pedale volume per chitarra nella musica pop. L’intero disco è disseminato di intuizioni sonore che anticipano un’evoluzione creativa senza precedenti.
Il film: tra nonsense e modernità visiva
Il film diretto da Richard Lester, pur nella sua struttura da commedia slapstick, è uno dei primi esempi di linguaggio pop visivo moderno. Girato tra le Bahamas, le Alpi e Londra, Help! ironizza sulla cultura dell’Oriente mistico, sugli inseguimenti da spy movie e sull’immagine stessa dei Beatles come personaggi pop.
Colori saturi, montaggi veloci, nonsense britannico e scenografie volutamente irreali: Help! è più vicino a un videoclip di MTV che a una commedia musicale degli anni Sessanta. Senza volerlo, i Beatles stavano inventando un nuovo linguaggio, e lo facevano ridendo.
Un disco di transizione che ha lasciato il segno
Nonostante la sua natura "ibrida", Help! contiene alcune tra le canzoni più importanti dei Beatles. “Ticket to Ride”, con il suo groove spezzato e chitarristico, viene considerata da molti critici come il primo brano hard rock della storia. “You’ve Got to Hide Your Love Away” mostra l’influenza di Bob Dylan sulla scrittura di Lennon, e “Yesterday” diventa la canzone più eseguita e reinterpretata di tutti i tempi.
Il disco sarà anche il primo della band a ricevere una nomination ai Grammy come Album dell’Anno, aprendo la strada al riconoscimento critico del rock come forma d’arte.
Sessant’anni dopo, cosa resta di Help!?
Oggi Help! è celebrato con ristampe, documentari, tour tributo e proiezioni speciali. Ma al di là delle commemorazioni, il suo valore sta nell'essere un album sincero e coraggioso. Un lavoro di transizione, certo, ma anche il primo vero passo verso una nuova identità: non più solo popstar, ma artisti in cerca di profondità.
Quella richiesta d’aiuto, arrivata tra le note leggere di un brano da classifica, ha ancora oggi la forza di parlare a chi si sente in bilico tra il bisogno di piacere e quello di essere se stesso. Help! non è solo un album. È una fotografia di un momento preciso in cui i Beatles iniziano a rompere il giocattolo della Beatlemania per costruire la loro opera più autentica. È il suono di una trasformazione. È l’urlo mascherato da melodia perfetta. Sessant’anni dopo, continua a dire qualcosa di noi – e di loro – che non smette di suonare vero.
La tracklist di Help! – The Beatles (UK Version)
Lato A:
Help!
The Night Before
You've Got to Hide Your Love Away
I Need You (George Harrison)
Another Girl
You're Going to Lose That Girl
Ticket to Ride
Lato B:
Act Naturally (cantata da Ringo Starr)
It's Only Love
You Like Me Too Much (George Harrison)
Tell Me What You See
I've Just Seen a Face
Yesterday (Paul McCartney con quartetto d’archi)
Dizzy Miss Lizzy (cover di Larry Williams)