Nato il 7 luglio 1940 a Liverpool, è stato inserito al quattordicesimo posto nella lista dei migliori batteristi di tutti i tempi redatta dalla rivista Rolling Stone. Nel 2015 è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame. Ecco alcune curiosità su di lui
Ringo Starr compie oggi 85 anni e non smette di fare musica. Il quarto Beatles è nato il 7 luglio 1940 a Liverpool ed è stato un elemento essenziale della band che ha scritto una pagina della storia della musica mondiale. Batterista, cantante e coautore delle canzoni del “mostro a quattro teste”, come era stato soprannominato il gruppo da Mick Jagger, è stato inserito al quattordicesimo posto dei migliori batteristi di tutti i tempi della classifica di Rolling Stone. Nel 2015 è entrato anche nella Rock And Roll Hall of Fame. Ecco 10 cosa da sapere sulla star.
È l’ultimo Beatles e il più “vecchio”
Nei primi anni ’60 Ringo, il cui vero nome è Richard Starkey, conosceva già John, Paul e George, ma suonava in un altro gruppo di Liverpool: Rory Storm and the Hurricanes. Quando i Beatles firmarono con la EMI ed erano pronti a registrare il primo disco, allontanarono il loro batterista Pete Best e chiamarono Ringo Starr che si unì per ultimo alla band. Per questo motivo Best è considerato l’uomo più sfortunato del rock, buttato fuori poco prima del successo dopo una lunga gavetta, e Ringo il più fortunato. Ma il batterista è anche il più vecchio, seppur per poco, della band. Era di tre mesi più anziano di John Lennon, nato il 9 ottobre 1940, e ha quasi due anni in più di Paul McCartney (18 giugno 1942), e due anni e mezzo più di George Harrison (25 febbraio 1943).
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Ha scritto una canzone ispirata alla Sardegna
Uno dei brani più celebri di Ringo Starr è Octopus’s garden, del 1969. Il batterista dei Beatles insieme a George Harrison, tra il 1968 e il 1969 era un habitué della Costa Smeralda, suo rifugio dal caos e location perfetta per le vacanze estive. In Sardegna ha scritto il testo della canzone e lui stesso ha raccontato che "Peter Sellers ci aveva prestato il suo yacht e siamo usciti. Sul ponte con il capitano abbiamo parlato di polpi. Mi disse che si aggiravano sul fondo del mare alla ricerca di pietre lucenti, lattine e bottiglie da mettere davanti alle loro tane per fare un giardino. Ho pensato che fosse favoloso". Da lì, nell’immaginario dell’artista, ha preso forma il giardino del polpo.
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La lingua “strana” di Ringo Starr
Quando era piccolo, Ringo Starr è stato di salute cagionevole e spesso malato. A 6 anni è stato operato di appendicite acuta, rimanendo per due mesi in coma, dal quale si è risvegliato dopo altri interventi che lo hanno costretto a stare in ospedale per diversi mesi. A 13 anni, in seguito a complicazioni polmonari, il ragazzo è stato ricoverato all'Heswall Children's Hospital nel Wirral dove è rimasto fino al 1955. Questi problemi hanno causato una frequentazione discontinua della scuola. Per questo motivo l’inglese di Ringo era approssimativo e alle volte usava delle espressioni non corrette di sua invenzione che gli altri Beatles hanno trovato molto divertenti e che hanno usato anche come ispirazione per loro canzoni, come A hard day’s night.
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È anche un attore
Oltre alla carriera di musicista, Starr vanta una discreta attività anche come attore cinematografico. Tutto ha avuto inizio con i film con i Beatles: Help! e A Hard Day's Night, entrambi di Richard Lester. Poi ha preso parte, tra gli altri, a Candy e il suo pazzo mondo (1968), nel quale ha recitato con Charles Aznavour, Marlon Brando e Ewa Aulin, e a The Magic Christian, con Peter Sellers e Raquel Welch.
La moglie Bond Girl
Nel 1980, sul set de Il cavernicolo, Ringo Starr ha conosciuto e si è innamorato dell’attrice americana Barbara Bach che era stata la Bond Girl di La spia che mi amava (1977), e in seguito, nel gennaio 1981, ha posato per la copertina di Playboy con un servizio senza veli. I due si sono sposati a Londra il 27 aprile 1981. Bach è stata la seconda moglie di Starr (la prima era stata Maureen Cox).
Appassionato di pittura
Cantante, attore ma anche pittore e mecenate. Appassionato di pittura, Ringo Starr dipinge e sovvenziona premi. Le sue opere sono prevalentemente di genere pop art e le ha vendute anche all’asta.
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Idolo di Marge Simpson
Ringo Starr ha una fan speciale: Marge Simpson. La madre della famiglia più famosa dei cartoni animati è innamorata del cantante di cui colleziona memorabilia, lo ritraeva da adolescente nei dipinti e sogna a occhi aperti di incontrarlo.
Ha una canzone dedicata a lui
I Pinguini Tattici Nucleari hanno portato a Sanremo 2020 una canzone che porta proprio il nome del cantante. A Rolling Stone, Riccardo Zanotti ha specificato che il brano non è un omaggio, ma rappresenta una categoria di persone come il batterista dei Beatles. "Ci piacciono i personaggi che lasciano un segno talmente profondo - ha detto il cantante - da diventare metafora esistenziale. Ringo ha lasciato un segno: ha fatto parte della band più importante della storia dell’uomo e della musica, restando in disparte. John Lennon e Paul McCartney spiccavano, George Harrison era il chitarrista estroso. Ringo, invece, era relegato a un ruolo di secondo piano. Eppure…".
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Ha consolato Yoko Ono dopo la morte di Lennon
Quando John Lennon è stato ucciso l’8 dicembre 1980, Ringo Starr ha consolato Yoko Ono. Era alle Bahamas e ha preso il primo aereo per New York. Il 9 dicembre si è fatto strada, a fatica, tra i fan in lacrime sotto casa di Lennon per raggiungere la compagna del cantante. "Chiesi a Yoko che cosa avrei potuto fare per lei: 'Gioca con Sean, tienilo occupato'. Ed è quello che ho fatto", ha raccontato Ringo. Sean era il secondo figlio di Lennon e aveva 5 anni. Ringo aveva visto John e Yoko pochi giorni prima, il 26 novembre: il cantante gli aveva dato i provini di quattro canzoni che aveva scritto per lui, per il suo nuovo album. Dopo la morte di Lennon, Starr decise di non registrarli mai.
Ha una tradizione per il suo compleanno
Dal 2008 Ringo Starr ha lanciato una tradizione per il suo compleanno, quella di festeggiare esortando la gente a fare con l'indice e il medio la 'V', segno di pace e amore, a mezzogiorno, in qualsiasi Paese si trovino.