Ringo Starr risponde alle accuse su nuovo brano dei Beatles: "È la voce di Lennon, basta!"

Musica

Camilla Sernagiotto

©Getty

Il batterista dei Beatles si è espresso sulla questione delle critiche che si stanno levando circa la canzone “Now and Then”. Sono tante le discussioni che si inanellano sul tema, e che spesso tirano in ballo l’Intelligenza Artificiale. “È la voce di Lennon, il resto sono st****ate”, ha detto senza mezzi termini Ringo Starr. Anche il figlio di John, Sean Ono Lennon, dichiara che quella è la voce di suo padre

Ringo Starr, il mitico batterista dei Beatles, si è espresso sulla questione delle critiche che si stanno levando circa la canzone Now and Then. Sono tante le discussioni che si inanellano sul tema, e che spesso tirano in ballo l’Intelligenza Artificiale. “È la voce di Lennon, il resto sono st****ate”, ha detto senza mezzi termini il musicista inglese parlando con l’organizzazione no profit statunitense AARP.
Il batterista ha voluto chiarire che in quel “nuovo” singolo dei Fab Four l’IA non è assolutamente contemplata, almeno per quanto riguarda la voce del compianto cantante dei Beatles, assassinato da Mark David Chapman la notte dell'8 dicembre 1980 a New York, davanti al palazzo Dakota in cui Lennon abitava con Yoko. “C’erano voci terribili che non fosse John ma l'intelligenza artificiale. Paul e io non lo avremmo mai fatto”, assicura Ringo Starr.
Alcuni ascoltatori del brano mettono in dubbio l’autenticità della voce del cantante, sospettando che non si tratti dell’ugola del compianto John Lennon bensì di una riproduzione di quella voce, clonata grazie all’artificio della nuova tecnologia dell’IA. Come si legge in queste ore sul magazine Rolling Stone, “la traccia arriva da una demo tape registrato da Lennon ed è stata completato con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale”, dunque un po’ di zampino dell’AI chiaramente c’è, ma i Beatles garantiscono che non coinvolge minimamente la voce di Lennon, che è proprio la sua, autentica e originale. “È una bellissima canzone e un bel modo per chiudere finalmente quella porta”, aggiunge l’artista britannico parlando con AARP.

Le sue parole confermano ciò che Ringo Starr aveva già dichiarato qualche settimana fa al magazine americano Variety: ”Non stiamo fingendo qualcosa. Nel brano c’è la voce di John, c’è la voce e il basso di Paul, c’è George alla chitarra ritmica e io alla batteria”.

Anche i familiari di alcuni dei Beatles sostengono l’autenticità della voce, compreso Sean Lennon

Pure le persone legate strettamente a coloro che sono stati membri dei Beatles sostengono che la voce che si ascolta sia quella di John Lennon, compreso suo figlio Sean. “È stato incredibilmente toccante ascoltarli lavorare assieme dopo tutti gli anni trascorsi dalla morte di mio padre. È l’ultima canzone che mio papà, Paul, George e Ringo hanno avuto modo di fare insieme. È come una capsula del tempo ed è come se tutto fosse predestinato a essere così”, ha dichiarato Sean Ono Lennon, figlio di Yoko e John.

Olivia Harrison, moglie del chitarrista George Harrison, ha detto: “Nel 1995, dopo diversi giorni trascorsi in studio a lavorare alla traccia, George sentiva che le difficoltà tecniche con la demo erano insormontabili e ha concluso che non era possibile completare la traccia con uno standard sufficientemente elevato. Se fosse qui oggi, Dhani e io sappiamo che si sarebbe unito a Paul e Ringo mettendoci tutto il cuore per completare la registrazione di Now And Then”.

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La canzone Now And Then, che è stata immediatamente ribattezzata come “The Last Beatles Song”, è stata realizzata a partire da una traccia originale di John Lennon risalente agli anni ’70. Il mitico regista Peter Jackson ha diretto il videoclip che celebra la carriera del gruppo di Liverpool. Il video parte dalle immagini di Paul McCartney e Ringo Starr impegnati a registrare il brano per poi ripercorrere la lunga carriera del gruppo tra esibizioni, eventi e pubblico urlante.
“A essere sinceri, il solo pensare alla responsabilità di dover realizzare un video musicale degno dell'ultima canzone dei Beatles ha generato un insieme di ansie forse troppo schiaccianti da gestire”, ha raccontato Peter Jackson in occasione dell’uscita del videoclip (che vi mostriamo in fondo a questo articolo). “Il mio amore di una vita per i Beatles si è scontrato con un muro di terrore puro al pensiero di deludere tutti. Ciò ha instillato in me una forte insicurezza, perché non avevo mai realizzato un videoclip musicale prima di allora e non riuscivo a immaginare come avrei potuto anche solo iniziare a crearne uno per una band che si era sciolta più di 50 anni fa, che non aveva mai cantato dal vivo la canzone e la cui metà dei membri non era più tra noi”, prosegue Jackson.

“Volevamo che il cortometraggio facesse uscire qualche lacrima, ma generare emozioni utilizzando solo filmati d'archivio è una cosa difficile. Per fortuna, la semplice forza di questo bellissimo brano ha fatto gran parte del lavoro per noi, e abbiamo finito i primi 30/40 secondi del film rapidamente. Fatto questo, siamo passati subito al finale e abbiamo cercato di creare qualcosa che potesse riassumere adeguatamente l'enormità dell'eredità dei Beatles - negli ultimi secondi della loro ultima registrazione. Questo si è rivelato impossibile. Il loro contributo al mondo è troppo immenso e il loro meraviglioso dono della loro Musica è entrato a far parte del nostro DNA ed è quasi inenarrabile”, conclude Peter Jackson.

 

Di seguito potete guardare il videoclip di Now and Then dei Beatles, diretto da Peter Jackson.

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