Travis Scott pubblica JackBoys 2: ritorno in crew dopo Utopia

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Giuditta Avellina

Giuditta Avellina

©Getty

Travis Scott torna con Jackboys 2, sequel corale del 2019, guidando la sua scuderia Cactus Jack verso un nuovo capitolo. Tra Houston roots, collaborazioni stellari e risposte sottili a Pusha T, è il ritorno dell’estetica collaborativa di una generazione.

Immagina un edificio di Hong Kong illuminarsi nella notte con la scritta: What the fuck is we doing? JACKBOYS 2 on the way. È marzo 2025 e Travis Scott dichiara che la sua crew è pronta a tornare. Nessun fulmine dietro lo show, ma una squadra – coesa ancora una volta – pronta a tessere la sua tela sonora. Una tela che parte da Houston e si estende fin dove l’immaginazione vuole arrivare. Il 13 luglio, data propizia per «713 Day», Travis torna coi suoi con un compendio di 17 tracce, hostato dal veterano Bun B e animato da una parata di star globali. Una mossa che dice: siamo cresciuti, ma non smettiamo di giocare alla grande.

Da Houston al mondo: le radici contano

Jackboys 2 non è solo un sequel: è un atto di fedeltà alle radici. Uscito il 13 luglio – 713 in codice per Houston – contiene nomi come Don Toliver, Sheck Wes, SoFaygo e Wallie the Sensei, oltre a feature da peso massimo: Future, Playboi Carti, 21 Savage, GloRilla, Kodak Black, Tyla, Vybz Kartel e Waka Flocka Flame. È Houston che parla al mondo, con il suo slang, la sua energia, la sua riverenza per DJ Screw, Bun B e tutta la scuola Texas.

La crew che suona unita

Questa è una performance corale, narrata da Bun B tra un brano e l’altro, come un filo rosso che collega i padri fondatori ai colleghi più giovani. Ci sono i nomi storici (Don Toliver, Sheck Wes, SoFaygo), ma anche volti emergenti e internazionali: SahBabii, GloRilla, Tyla, Vybz Kartel. Il risultato? Un disco che pesca suoni hip‑hop classici, trap, dancehall, senza compromessi, e arriva pronto a scuotere casse e cuffie. E Travis Scott non ignora certo il sipario: appena prima dell’uscita, Pusha T lo attacca nella traccia So Be It del nuovo disco Clipse e Travis reagisce con un verso nel primo pezzo Champain & Vacay, rimbalzando sull’età e sulla rivincita: diventa un gioco di rime tra generazioni.

Il lead e il sound collaterale

Prima di tutto, c’è 2000 Excursion, singolo che anticipava l’inverno del 2025 con Travis, Don Toliver e Sheck Wes, accompagnato da un video potente, atmosfera GTA-style e teaser criptici diretti da Harmony Korine. Ma c'è anche ILMB, con Sheck Wes, che ha già scalato i primi streaming. La scelta degli esordi è strategica: identità, spinta ritmica, e frammenti da club già vivissimi. Insomma, in definitiva Jackboys 2 non è solo un disco: è manifesto. È la conferma che il futuro del rap passa per crew e collettivi. Il disco è un contenitore di generi diversi, senza filtri, e comunica una visione: nel 2025, il potere sta nella community, nella capacità di fare rete – e il merch a tema, le Lamborghinis custom, il co-branding con Fox Racing lo confermano. Travis Scott non ha scelto la solitudine dopo Utopia. Ha scelto di fare squadra. Jackboys 2 è la dimostrazione che la festa non è finita e che Houston suona più alto che mai. Con 17 tracce, 713 Day, risposte pacate ai detrattori e un futuro aperto, la crew non ritorna, ma rinasce. E Jackboys 2 ne è la prova sonora e viscerale.

La tracklist di Jackboys 2

  • JB2 Radio
  • Champain & Vacay (Travis Scott & Don Toliver)
  • 2000 Excursion (Travis Scott, Sheck Wes & Don Toliver)
  • Kick Out (Travis Scott)
  • Dumbo (Travis Scott)
  • MM3 (SoFaygo)
  • Velour (Don Toliver & Sheck Wes)
  • Contest (Travis Scott & SoFaygo)
  • ILMB (Sheck Wes & Travis Scott)
  • Where Was You (Travis Scott)
  • No Comments (Don Toliver)
  • Beep Beep (Travis Scott)
  • PBT (Travis Scott)
  • Shyne (Travis Scott)
  • Outside (Travis Scott)
  • Can't Stop (Don Toliver & Wallie the Sensei)
  • Florida Flow (Travis Scott)

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