I fatti sarebbero avvenuti nel 2000, quando lei aveva tredici anni, dopo un afterparty degli MTV Music Awards. Il marito di Beyoncé nega le accuse e fa causa all'avvocato dell'accusa
Una donna ha accusato Jay-Z di averla stuprata insieme a Puff Daddy nel 2000, quando lei aveva tredici anni, dopo un afterparty degli MTV Music Awards. “Jane Doe” aveva presentato la denuncia in forma anonima già lo scorso ottobre. All'epoca aveva indicato come presunti autori del reato il rapper e produttore Sean Combs, che ora si trova al centro di un’indagine per traffico sessuale e racket, e una “Celebrity A”, che ora sarebbe stata identificata in Shawn Carter, noto come Jay-Z e marito di Beyoncé. Jay-Z ha negato le accuse e ha anzi affermato di essere stato “ricattato” dall’avvocato Tony Buzbee, che ha già presentato contro P. Diddy oltre 20 cause per reati di violenza sessuale e che avrebbe spinto Carter a risolvere la questione in via extragiudiziale. Nel mese di novembre, ancor prima di essere coinvolto nella saga giudiziaria contro Combs, Jay-Z aveva già fatto causa al legale texano, che come riporta il New York Times aveva tentato di "estorcergli esorbitanti somme di denaro" con la minaccia della "falsa accusa" di aggressione sessuale su una minorenne. Il rapper, invece, ha spiegato che il presunto tentativo avrebbe avuto su di lui “un effetto opposto”: “Mi ha fatto venire voglia di smascherarti”, ha scritto in una lettera a sua difesa. Ha poi proseguito: “Hai commesso un terribile errore di giudizio pensando che tutte le “celebrità” siano uguali. Non provengo dal tuo mondo morale. Sono un giovane che è riuscito a uscire dal ghetto di Brooklyn. Noi non giochiamo a questo tipo di giochi. Abbiamo codici e onore molto severi. Noi proteggiamo i bambini, tu sembra che sfrutti le persone per guadagno personale”. Carter ha poi definito le accuse “idiote” e “ridicole” e ha espresso una doppia preoccupazione. La prima, per le presunte vittime, che “meriterebbero una reale giustizia”. La seconda, per la sua famiglia, che rischia di essere travolta dalle accuse. “Non vedo l’ora di mostrarvi semplicemente quanto sono diverso”, ha concluso.
LA REPLICA DELL'AVVOCATO DELL'ACCUSA
L’avvocato Buzbee ha risposto sui social a Jay-Z sostenendo di aver inviato una lettera di diffida per conto della presunta vittima, che non gli avrebbe chiesto un centesimo ma avrebbe cercato solo una mediazione confidenziale. “Da quando ho inviato la lettera per suo conto, il signor Carter non solo mi ha citato in giudizio, ma ha anche cercato di intimidire e molestare me e questa querelante. La sua condotta ha avuto l’effetto opposto. Lei è stata incoraggiata. Sono molto orgoglioso della sua determinazione”. Nel frattempo, Puff Daddy, che è stato arrestato il 16 settembre, resterà in carcere a New York fino al processo del 5 maggio 2025 e, se condannato, potrebbe rischiare l’ergastolo. Una delle prime cause contro P. Diddy era stata intentata il 16 novembre 2023 dall’ex fidanzata, la cantante Cassie Ventura, che aveva accusato il rapper di abusi fisici, stupro e traffico sessuale. I due avevano risolto la questione con un accordo extragiudiziale. A maggio dello stesso anno, la CNN aveva pubblicato i filmati di sicurezza girati nel 2016 in un hotel di Los Angeles, dove Combs aggrediva Ventura. Poco dopo, il rapper e produttore si era scusato in un video su Instagram, dove aveva anche sostenuto di aver “toccato il fondo”.