Il musicista britannico, critico nei confronti delle violazioni dei diritti umani nell'emirato, ha rifiutato l'offerta di un ingente cachet per esibirsi durante la Coppa del Mondo. Anche la popstar Dua Lipa e Robert Smith, leader dei The Cure, hanno schivato la cerimonia di apertura del 20 novembre allo stadio Al Bayt, che invece ospiterà Jeon Jung-Kook della k-pop band BTS
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La Coppa del Mondo del Qatar ha perso un altro straordinario performer: Sir Rod Stewart ha rifiutato l’offerta di un ricco cachet per esibirsi durante il torneo. Sulla manifestazione sportiva, che inizierà il 20 novembre allo stadio Al Bayt, incombono infatti le ripetute violazioni dei diritti umani dell’emirato, colpevole di discriminazioni contro le donne e la comunità LGBTQ+ e di innumerevoli decessi di lavoratori migranti impiegati nella costruzione di infrastrutture. “Mi hanno offerto molto denaro, oltre un milione di dollari, per suonare qui quindici mesi fa. Ho rifiutato. Non è giusto andare. E anche gli iraniani dovrebbero essere esclusi per la fornitura di armi” ha dichiarato il musicista inglese al Sunday Times.
THE KILLING OF GEORGIE
Nassar al-Khater, amministratore delegato della Coppa del Mondo del Qatar, ha garantito che tutti gli spettatori “di qualsiasi genere, orientamento, religione, razza” saranno i benvenuti all’evento. Tuttavia un alto funzionario della sicurezza ha invece dichiarato che le bandiere arcobaleno, simbolo dei diritti degli omosessuali, potrebbero essere sottratte ai tifosi per la loro sicurezza. Se avesse accettato di partecipare alla cerimonia di apertura, Stewart avrebbe potuto protestare contro la problematica situazione dei diritti della comunità LGBTQ+ (in Qatar l’omosessualità è illegale e punita con la reclusione o, in certi casi, con la pena di morte) intonando nella cerimonia di apertura il brano degli anni Settanta The killing of Georgie, la storia di un ragazzo gay rifiutato dalla famiglia. Fuggito dalla provincia a New York il giovane (nella realtà amico di Ian McLagan, tastierista dei Faces) viene ucciso da una banda di ragazzi a causa della sua identità sessuale. Nel 2016 la canzone è stata inserita nella sezione dedicata al mondo LGBTQ+ della Rock and Roll Hall of Fame di Cleveland.
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GLI ARTISTI PRESENTI
Contrariamente a Stewart, David Beckham ha invece accettato il ruolo di ambasciatore dell’evento sportivo. Il comico britannico Joe Lycett ha tuttavia criticato la scelta dell’ex-capitano della nazionale inglese, proponendo persino di donare 10.000 sterline alle associazioni di beneficienza queer qualora Beckham ponesse fine all’accordo di sponsorizzazione prima dell’inizio del torneo. In caso contrario, Lycett straccerà il denaro in diretta. Inoltre, la cerimonia di apertura ospiterà Jeon Jung-Kook, membro della band K-pop BTS e autore della colonna sonora della Coppa del Mondo.
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I GRANDI ASSENTI
Altri artisti hanno invece negato la propria partecipazione ai Mondiali in Qatar. “Non mi esibirò e non sono mai stata coinvolta in alcuna trattativa per esibirmi” ha dichiarato Dua Lipa in una storia di Instagram. “Non vedo l’ora di visitare il Qatar quando avrà rispettato tutti gli impegni sui diritti umani presi quando ha vinto il diritto di ospitare la Coppa del Mondo”. Alla popstar ha fatto eco su Twitter anche Robert Smith, leader dei The Cure: “Odio deludere tutti, ma nonostante le voci non parteciperemo alla cerimonia di apertura della Coppa del Mondo”.