Concerto Primo Maggio, da Mengoni a VV fino a La Rappresentante di Lista: le pagelle
MusicaOltre 50 artisti per questo Concertone che torna in piazza dopo due anni di pandemia. Al timone Ambra Angiolini che arriva sul palco con la maglia con i colori dell'Ucraina e il messaggio "Al lavoro per la pace", che è anche lo slogan di quest'anno. In apertura la bad GO-A canta "Imagine" di John Lennon. RIVIVI IL CONCERTONE SUL LIVE BLOG
GO-A - SENZA VOTO
L'arduo compito, alla band ucraina di aprire il Concertone. Il loro è un messaggio che travalica la festa di Piazza San Giovanni. Il nero che li veste non è lutto ma è la notte che diventerà giorno. Non posso giudicarli. E se fossi costretto il loro punk rock sarebbe da 10 cum laude.
BANDA BARDOT - VOTO 6/7
Prima della musica un messaggio al mondo dello spettacolo che ancora aspetta risposte dal Governo. E poi ci fanno volare in Patagonia nel sogno di un vinile. La voce di Cisco è un messaggio forte: resto e manifesto! Poi alzano il tiro con i Cento Passi dedicata a Peppino Impastato e giustamente Cisco chiede alla piazza di ballare.
GERO RIGGIO - VOTO 6
Cantautore tradizionale, un po' intimidito. Un onesto testo motivazionale.
SINKRO - VOTO 6
Look aggressivo, presenza da attore di fiction, seduce piazza San Giovanni più con la presenza che con la musica. Ma siccome conosco chi lo segue, credo che andrebbe ascoltato con un repertorio più ampio.
GIORGIENESS - VOTO 7+
La seguo da tempo, Giorgia D'Eraclea. Ci siamo sentiti ieri. Signora del palco con i suoi Mostri ci invita a riflettere sull'importanza di piacere prima a se stessi e poi agli altri! Chiede un appaluso per i lavoratori dello spettacolo, quelli che sono dietro, gli invisibili ma fondamentali. Ha storia ma soprattutto ha futuro.
MIRA - VOTO 6+
Colora il palco con la sua band al femminile al 90 per cento. Lei si presenta con un arcobaleno anarchico addosso e piace.
MILLE - VOTO 6/7
Il titolo del brano, Sì Signorina, è già un sintomo di ribellione. Voce, roca, movenze da tabarin anarchico. Padrona del palco, la dolcezza dello zucchero filato e la grinta di chi è on time! È lei la vincitrice del contest 1MNEXT.
RAMONA FLOWERS - VOTO 6+
È la prima sventagliata rock dal palco del Primo Maggio. Grinta e fierezza.
MOBRICI - VOTO 7
Con quella barba rivoluzionaria ci fa capire che tutto è possibile, che non bisogna arrendersi. Un consiglio: ascoltate la sua musica, vi farà stare bene!
BIGMAMA - VOTO 6/7
La sua non è solo una canzone. Lei parla col corpo e insegna che si è belli sempre e comunque. Emarginiamo gli hater!
CLAVER GOLD - VOTO 6+
È il debutto del rap e della protesta a barre. Conquista la piazza con la sua forza comunicativa.
HU - VOTO 7+
Doveva arrivare più tardi e con più canzoni. È stata la scoperta (per chi non la conosceva, ovviamente) più bella dell'ultimo Festival di Sanremo. Il suo messaggio è il futuro dell'umanità.
rovere - VOTO 7+
Minuscoli per scelta nel nome ma maiuscoli nella vita. Questi ragazzi scrivono testi che raccontano la nostra quotidianità. Abbracciano ogni generazione.
VV - VOTO 8
La sirena incantrice del Primo Maggio 2022. Capelli bicolori, gilet, t-shirt a righe orizzontali (sintomo di sicurezza), pantaloni e sneaker è la Monna Lisa di una generazione. Se abbiamo bisogno di un antidoto, beh si chiama VV, all'anagrafe Viviana Colombo.
ANGELINA MANGO - VOTO 7
Lolitesca come le ragazze della sua generazione, che non hanno paura di nascondersi, che sanno quello che vogliono, che si battono per il pianeta. Sfacciatamente coinvolgente.
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La piazza si accende per il poeta del Garda che porta al Primo Maggio i Fiori di Chernobyl perché è dagli uncubi che nascono i sogni migliori. E lui i sogni sa come farli germogliare perché sarà un giorno migliore domani. Crisalidi è una poesia in musica.
FASMA - VOTO 6
I suoi Bimbi Sperduti li racconta come fosse un videogioco: il brano è un inedito che uscirà come singolo il 6 maggio. Estroso nel look, come la sua band.
CAFFELATTE E DEDDY - VOTO 6/7
Una coppia così distante ma così vicina. Poi per Caffelatte ho un debole artistico. Peccato sia così intermittente nel suo esserci.
MECNA - VOTO 7+
Ci ho messo un po' per tornare me stesso, canta...beh possiamo dire che oggi, anche grazie a lui, siamo tutti tornati noi stessi. Col medley Si Baciano tutti e La Più Bella il pubblico del Concertone diventa un coro. Sì, ci siamo ripresi la piazza.
BRESH - VOTO 7+
Invita a essere se stessi perché rispettare la propria natura aiuta a rispettare quella del prossimo. D'altra parte con lui si nuota nell'Oro Blu. E poi in mezzo a tanti look sfavillanti, lui si presenta con un pantalone verde e una t-shirt bianca altamente...normali!
RANCORE - VOTO 6/7
Scocca la sua freccia e buca la televisione, luogo dove, talvolta, predilige dire la sua. Il suo rap è potente, i suoi messaggi diretti. E' un artista che non conosce filtri.
PSICOLOGI - VOTO 8+
Giovani adulti. Non nel senso di una certa letteratura ma della maturità artistica. Una ragazza, con gli addominali scolpiti sulle transenne, ha il loro nome scritto sul braccio. Sono Spensieratezza. Si intuisce che sono emozionati, ma quando tutta la piazza condivide con loro Sui Muri la tensione diventa sorriso.
VENERUS - VOTO 7
Sembra la scenografia di una Alice nel Paese delle Meraviglie versione Keith Haring. Prima della musica cede il suo tempo a un ragazzo di colore che invita a tutelare i braccianti e urla viva la pace. L'artista si presenta con Redemption Song, inno di libertà e redenzione di Bob Marley.
COMA COSE - VOTO 7/8
Giallo fluo, sembra una cerata per proteggere dalle intemperie della vita. Fausto e California ipnotizzano la piazza. Altro che restare qui solo un minuto, staremmo ore ad ascoltare questi due ragazzi e la loro band.
LE VIBRAZIONI - VOTO 7-
Scelgono un attacco melodico con Vieni da Me, loro che il rock lo masticano anche quando dormono. Ma senza rinunciare a schitarrate e una batteria che a tratti è debordante, esce dalla piazza e invade la Roma papalina. Poi invocano l'urlo della folla e si fanno (quasi) metal per portarci Su un altro Pianeta. Sono il solo gruppo a fare due apparizioni sul palco: bella questa versione di Così Sbagliato.
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LA RAPPRESENTANTE DI LISTA - VOTO 10
I veri alieni sono loro. Dario è un filosofo dell'esistenza, una persona di una gentilezza rara che conosco da prima che diventasse mainstream; Veronica è la cultura che seduce, è una Madame de Stael contemporanea, una Simone de Beauvoir della musica. Con le mani e con i piedi ciao ciao verso la fine di una guerra che è una macchia sulle coscienze di tutti noi. E comunque...vaffa a questa guerra!
MAX PEZZALI - VOTO 7
Sa come toccare le corde dei sentimenti questo eterno ragazzo. E' una canzone generazionale Gli Anni, che prima del collegamento ha fatto a cappella con il pubblico. E comunque lui riesce a portare gli anni Novanta oltre il 2022.
ARIETE - VOTO 7+
Si affida soprattutto alla chitarra per distribuire le sue Pillole. Poi arrivano i Castelli di Lenzuola e su Piazza San Giovanni scende il silenzio, come fosse un sudario di speranza. Ha un forza comunicativa straordinaria e ha solo vent'anni.
COEZ - VOTO 7+
Capello verde speranza e si presenta con Come nelle Canzoni e si prende subito il Concertone. D'altra parte quando c'è lui...E' sempre bello!
ORNELLA VANONI - VOTO 6+
Tira fuori dal taschino Costruzione di Chico Buarque, la grande signora della musica italiana. Manca un po' di energia e forse anche di voce ma al netto di ciò il messaggio arriva e si capisce dall'applauso della piazza.
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MARCO MENGONI - VOTO 9
Una versione di Blowin' in The Wind di Bob Dylan perfetta. Mi ha ricordato quando a Sanremo fece Ciao Amore Ciao di Luigi Tenco: resto dell'idea che è un quel momento che ha ipotecato la vittoria finale al Festival. Seduce la piazza con quattro canzoni e sul finale, con Ma Stasera, la fa ballare ancora di più.
CARMEN CONSOLI - VOTO 8
Un po' di elettricità lancia Per Niente Stanca. Alla batteria c'è Marina Rei. Il set della cantantessa prosegue con Besame Giuda e Geisha che ha un finale urlato alla Syd Vicious. Saluta Piazza San Giovanni con Confusa e Felice.
TOMMASO PARADISO - VOTO 6/7
Originale l'intro trombettistica e musicale, sembra una colonna sonora. E l'incipit di Felicità Pu***na. Cui segue una sua classica ballad, Tutte Le Notti. Chiude con Non Avere paura.
RKOMI - VOTO 7
Promette da subito divertimento e mantenere la promessa è facile perché bastano i primi accordi di Partire da Te per sedurre piazza San Giovanni. Per Diecimilavoci chiede l'accompagnamento di una voce angelica e sul palco si materializza Ariete. Un coro numeroso come una piazza accompagna Rkomi in Insuperabile, uno dei suoi pezzi più amati.
LUCHE' - VOTO 7
Le Pietre non Volano e Non abbiamo Età sono due carte che Luché si è giocato al Concertone. Valgono un poker per come hanno dato una scossa alla folla che mai ha smesso di fare festa ma va detto che ormai sono tante ore che è in piedi.
LUCA BARBAROSSA e EXTRALISCIO - VOTO 6/7
Il Disertore è una storia alla Brassens poi arrivano gli ExtraLiscio e per la prima volta viene fatta E' così, una striatura melanconica portatata sul palco col sorriso.
MARA SATTEI - VOTO 8/9
Le sue Altalene sono ipnotiche. Ciò che non mi dici scatena il popolo del concertone che la canta all'unisono con lei. Ha vinto anche il premio della femminilità con un abito sacralmente sensuale. Quando si toglie le scarpe, mossa che negli anni ho visto fare solo a Ornella Vanoni e a Fiorella Mannoia, dimostra una forte personalità. Insomma, Parentesi sarà anche una sua canzone ma lei esce da ogni parentesi. E' identitaria.
GAZZELLE - VOTO 8
Non occorre alcuna presentazione. Basta all'improvviso sei volata via per capire che arriva Gazzelle con Destri. Invita il pubblico ad accompagnarlo in Non sei Tu e non c'è bisogno che lo ripeta due volte.
FABRIZIO MORO - VOTO 7+
Non poteva mancare l'urlo Non mi avete fatto Niente. Il cantautore si avvicina subito alla folla. Dal palco, da dietro il paco anche verso il finale lo spettacolo è splendido. Via il chiodo, Fabrizio resta in t-shirt nero: anche questo è un modo per sentirsi Libero. Uno dei momenti più commoventi dell'intero Concertone è Il senso di ogni Cosa.
ENRICO RUGGERI - VOTO 6/7
Forza d'urto imponente. Non sparate sul cantante e La fine del Mondo restituiscono alla serata il Rock. Serve nel finale un po' di spinta energetica, c'è gente che è in piedi da molte ore. Ruggeri è perfetto per fare ricaricare le energie.
L'ORCHESTRACCIA - SENZA VOTO
Vale lo stesso discorso fatto per GO-A. Giocano un altro campionato. Ma la loro Bella Ciao ha scatenato la folla.
MACE feat. RKOMI, VENERUS, GEMITAIZ, COLAPESCE, JOAN THIELE - VOTO
Il finale è una girandola che per dirla citando uno dei brani proposti lascia Senza Fiato. Mi piacciono molto Colapesce e Joan Thiele, che ha un percorso artistico interessante. La tromba garantisce quella sfumatura Jazz che non era ancora emersa e Mace ha dimostrato, ancora una volta, che la musica è partecipazione. Bel messaggio per chiudere il Concertone!