Pussy Riot, Nadya Tolokonnikova raccoglie 7 milioni di dollari per l’Ucraina con un NFT

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Camilla Sernagiotto

©Getty

L'attivista e cantante russa, membro del gruppo punk e femminista schierato apertamente contro il governo di Vladimir Putin, unisce le forze con Trippy Labs e alcuni membri del collettivo online PleasrDAO per creare UkraineDAO, che tramite un NFT della bandiera ucraina ha raccolto più di 7 milioni di dollari da devolvere al popolo del Paese invaso dalla Russia

Anche Nadya Tolokonnikova delle Pussy Riot si è schierata apertamente a favore dell'Ucraina, non soltanto a parole ma raccogliendo oltre 7 milioni di dollari per aiutare il Paese che in queste ore è stato invaso dal suo di Paese. Nadežda Andreevna Tolokonnikova, in Occidente chiamata Nadja Tolokno oppure Nadya Tolokonnikova, è la cantante attivista russa, membro del gruppo punk e femminista che da sempre si batte contro il governo di Vladimir Putin.

L'artista ha unito le forze con Trippy Labs e alcuni membri del collettivo online PleasrDAO per creare il progetto UkraineDAO, che tramite un NFT della bandiera ucraina è riuscito a raccogliere più di 7,1 milioni di dollari, cifra aggiornata alla mattinata di giovedì 3 marzo.

Quindi adesso quella cifra presumibilmente sarà aumentata, dato che le donazioni di criptovalute continuano ad affluire (vi terremo aggiornati non appena verranno svelati nuovi dati relativi alla raccolta fondi).

Secondo un portavoce, in soli cinque giorni circa 3.271 persone hanno contribuito, facendo un'offerta per 1/1 NFT. Si tratta di un'asta speciale della piattaforma PartyBid, strumento che permette alle persone di riunire risorse e fare offerte collettive per arrivare a una proprietà di gruppo di un NFT. In pratica ciascuno di coloro che contribuiscono all'offerta sarà proprietario di quell’NFT, esattamente come gli altri donatori.


Gli NFT, o token non fungibili, consentono agli acquirenti di dimostrare la proprietà di un asset virtuale (che in questo caso è una versione digitale della bandiera blu e gialla dell'Ucraina). Tale NFT è stato prodotto come un’edizione unica sulla blockchain di Ethereum, tuttavia chi ha partecipato alla raccolta assumerà la proprietà condivisa dell'oggetto.

Per far parte dei proprietari collettivi della bandiera dell'Ucraina in versione NFT, si possono versare contributi che vanno da 0,00001 ether (0,03 dollari) a 44 ether (128.000 dollari), in base a quanto spiega la piattaforma di vendita di NFT PartyBid, coinvolta in questo progetto.

Migliaia di utenti hanno fatto offerte

La vendita ha visto migliaia di utenti fare offerte, per ottenere una quota dell'immagine digitale ma soprattutto - chiaramente - per offrire il proprio contributo al popolo ucraino.

“La vendita ha attirato oltre 3.200 contributi individuali in 72 ore, per un importo di poco più di 2.258 ether (equivalenti a circa 6,7 ​​milioni di dollari nel momento in cui l'asta si è conclusa, mercoledì 2 marzo). Gli organizzatori hanno affermato che tutti i fondi andranno a Come Back Alive, una campagna a sostegno dell'esercito ucraino. I donatori riceveranno gettoni proporzionali all'importo del loro contributo. Come gli azionisti, potranno votare sulle vendite future della NFT, anche se UkraineDAO ha affermato di sperare di ‘scoraggiare’ le persone dal negoziare azioni e ha esortato i proprietari a mantenerle ‘come promemoria delle continue esigenze umanitarie del nostro mondo’” riporta la CNN in un articolo firmato da Oscar Holland.

Si ricorda che tutti quanti possono ancora continuare a donare direttamente, tramite UkraineDAO che trovate a questo link.

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Le parole di Nadya Tolokonnikova

Tolokonnikova ha dichiarato in un comunicato ufficiale: “Abbiamo evitato di proposito di aggiungere la nostra grafica a questa opera; in un certo senso è la nostra forte dichiarazione artistica concettuale. Le persone possono avere un'estetica diversa, ma non si tratta di quale colore preferiamo, si tratta di unirsi per salvare vite umane. La bandiera ucraina ci unisce”.

Secondo il sito web di UkraineDAO, inizialmente si era pensato di creare opere d'arte uniche, fatte ex novo per questa specifica occasione, ma alla fine è stato deciso di puntare su un NFT che fosse un “simbolo del popolo ucraino piuttosto che concentrarsi su un particolare artista o estetico".
Quindi all'unanimità è stata eletta la bandiera dell’Ucraina, che Nadya Tolokonnikova ha detto: “ci unisce”.

Lo studio di arte digitale Trippy Labs, che collabora con la cantante delle Pussy Riot in questo progetto solidale, ha diramato una dichiarazione collettiva: "È evidente che una rivoluzione non può essere avviata con fiat poiché ci sono troppi modi in cui i fondi tradizionali possono essere intercettati o fermati da istituzioni, governi e altre fazioni tradizionali con l'intento di controllare, danneggiare o spostare semplicemente i fondi senza trasparenza. Le organizzazioni autonome decentralizzate sono un modello per il mondo per testimoniare come le persone con uno scopo comune possono unirsi e lavorare insieme rapidamente per distribuire fondi per presentare cause umanitarie".
Con quel “fiat” che compare nella dichiarazione di Trippy Labs si intende “fiat money”, che nel linguaggio economico sta per moneta cartacea inconvertibile.

Questa raccolta fondi arriva pochi giorni dopo che il governo ucraino ha annunciato, tramite Twitter, che adesso accetta donazioni di criptovalute. Anche il vice primo ministro del Paese, Mykhailo Fedorov, ha chiesto contributi online, esortando l'invio di fondi proprio in criptovalute anziché in liquidità tradizionale.

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La criptovaluta è più sicura per sostenere il governo ucraino

Come sottolinea in queste ore la CNN, è emerso che la criptovaluta sia una delle principali fonti di sostegno finanziario, tra le più sicure per aiutare il governo ucraino mentre la Russia sta intensificando i suoi assalti alle città principali del Paese vicino.

“La società di analisi blockchain Elliptic, che sta monitorando le donazioni di criptovaluta fatte sia al governo ucraino che alle ONG che supportano l'esercito del Paese, ha registrato oltre 72.000 transazioni per un valore di circa 47 milioni di dollari a partire da mercoledì”, informa la CNN.
Proprio per questo UkraineDAO sul suo sito web spiega che non è possibile ottenere una "rivoluzione" con le valute convenzionali. Le criptovalute sono più trasparenti e meno suscettibili alle intercettazioni, agli spostamenti, ai danneggiamenti e ai controlli da parte del governo russo.

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Cos’è UkraineDAO

UkraineDAO è un'iniziativa sostenuta da Nadya Tolokonnikova, membro del gruppo di attiviste e musiciste russe, le Pussy Riot. UkraineDAO è stata costituita il 24 febbraio per raccogliere fondi al fine di sostenere i civili ucraini. Come Back Alive è l'iniziativa scelta dalla DAO che riceverà il 100% dei fondi grazie alle sue operazioni locali, che sono totalmente trasparenti e solidali. La raccolta di fondi è per aiutare il popolo ucraino che sta soffrendo per l'invasione delle forze russe.

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Il tweet delle Pussy Riot

Il celebre gruppo punk e femminista Pussy Riot, un nome molto famoso tra quelli dei dissidenti del governo russo, giovedì 3 marzo ha twittato: "La rivoluzione non può essere raggiunta con le valute convenzionali, ci sono troppi modi in cui i fondi tradizionali possono essere intercettati da istituzioni tradizionali, governi, altre fazioni con l'intento di controllare, danneggiare, semplicemente spostare i fondi senza trasparenza".

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Chi sono le Pussy Riot

Le Pussy Riot sono famose tanto per la loro musica quanto per il loro aperto schieramento contro il governo di Vladimir Putin. Ma diciamo che le tue cose sono indissolubilmente legate: musica e attivismo politico sono le due anime di questo collettivo musicale, sociale e rivoluzionario.

Si tratta di un collettivo punk rock di musiciste di nazionalità russa, impegnate politicamente e mosse da un sentimento sia femminista sia democratico. Agiscono di solito sotto anonimato, organizzando proteste il nome della democrazia sia in Russia sia in altre parti del mondo dove la democrazia non c'è oppure dove sta per essere minata.

Nonostante nelle Pussy Riot viga l'anonimato, un nome invece ben noto è quello messo a titolo in questo articolo: quello di Nadežda Andreevna Tolokonnikova, in Occidente conosciuta con i nomi di Nadja Tolokno o di Nadya Tolokonnikova.

Il 17 agosto 2012 Nadya è stata condannata per "teppismo motivato da odio religioso" dopo che si è esibita alla Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. L'artista e attivista è stata condannata a due anni di reclusione, tuttavia venne rilasciata anticipatamente insieme alla collega Marija Alëchina, un altro membro del collettivo musicale Pussy Riot. Il rilascio anticipato di entrambe si è avuto grazie a una nuova legge di amnistia approvata per il ventesimo anniversario della costituzione russa.

Nadya Tolokonnikova è stata riconosciuta come prigioniera politica dal gruppo russo di diritti umani Solidarnost' (in russo: Солидарность), mentre Amnesty International l'ha nominata "prigioniero di coscienza", a seguito della "gravità della risposta delle autorità russe".

Di seguito vi mostriamo il tweet delle Pussy Riot relativo all’NFT con la bandiera dell’Ucraina, la cui raccolta fondi verrà devoluta a sostegno della popolazione ucraina colpita in queste ore dall'invasione russa.

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