
Toni Santagata, dalla musica alla tv: la fotostoria della sua carriera
Dopo qualche ostacolo iniziale, il cantautore pugliese era riuscito a costruirsi una carriera di successo, abbinandola a varie performance come cabarettista. Diverse anche le collaborazioni per la tv

È morto Toni Santagata, conduttore e cantautore di origini pugliesi noto al grande pubblico per successi come Quant'è bello lu primm'ammore e Lu maritiello. Aveva 85 anni, aveva partecipato più volte a Sanremo ed era anche un apprezzato cabarettista
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Antonio Morese, questo il suo vero nome, era nato a Sant’Agata di Puglia il 9 dicembre del 1935 e aveva fondato il suo primo gruppo durante gli anni dell’università a Napoli. Dopo il trasferimento a Roma, aveva iniziato ad esibirsi all’Embassy cantando sia in italiano che nel suo dialetto. Nella capitale aveva dato vita anche a Fokstudio, altro noto locale musicale
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Negli anni Sessanta, la pubblicazione dei primi dischi. Tra questi c’è anche Quant'è bello lu primm'ammore, una canzone considerata scandalosa all’epoca e subito censurata. “Per la prima volta, in un'Italia profondamente cattolica e tradizionalista, una canzone rompeva il tabù di ruoli sociali cristallizzati da generazioni”, disse in un’intervista ritornando sul fatto. “Si adombrava un adulterio, si descriveva la figura grottesca di un marito succube della moglie e privato dell'autorità del pater familias"
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Dopo una serie di performance e varie partecipazioni al Cantaeuropa - uno show itinerante che aveva l’obiettivo di portare la musica italiana in varie città d'Europa - nei primi anni Settanta viene invitato a Canzonissima, celebre trasmissione di varietà. Accetta di partecipare, ma a una sola condizione: poter cantare la canzone che gli era stata censurata. Alla fine ottiene il via libera, pur se con qualche modifica al testo
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La sua carriera, intanto, prosegue anche come cabarettista. Diventa noto per Carissimo Totò, un omaggio al celebre attore napoletano, vince un premio intitolato “Il Bullone d’oro” e inizia a partecipare ad alcune trasmissioni Rai come ‘Ti piace la mia faccia’. In seguito sarà autore e conduttore di Cabaret ovunque, sempre della Rai
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Nel 1994 torna al Festival di Sanremo come membro della Squadra Italia con Una vecchia canzone italiana. Aveva partecipato al contest per la prima volta nel 1973 con Via Garibaldi

Nel corso della sua carriera Santagata ha scritto sei opere musicali. La più nota, Padre Pio Santo della speranza, venne eseguita in Vaticano presso l'Aula Paolo VI la sera della canonizzazione del Santo

Santagata era un grande appassionato di calcio. Anche per questo, aveva co-fondato la Nazionale Artisti. Una sua canzone, Squadra grande squadra mia, diventò inoltre l’inno dell’Italia campione del mondo 1982 oltre ad essere la sigla di Domenica Sprint. Sua era anche la sigla di A come Agricoltura, altro noto programma Rai dell’epoca

Santagata era anche l’ideatore del Derby del cuore, altra manifestazione a scopo benefico in cui attori e cantanti, nonché tifosi e simpatizzanti di varie squadre di calcio giocano partite con i colori della propria squadra del cuore

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