Il creativo, entrato da Margiela nel 2014, ha scritto un capitolo indimenticabile della storia della Maison di Otb.
L'addio in un lungo messaggio pubblicato su Instagram
John Galliano non è più il direttore creativo di Maison Margiela, lo ha annunciato lui stesso in un lungo messaggio scritto contenuto in un post sul suo profilo Instagram che da qualche tempo era stato svuotato da ogni contenuto.
L'addio di Galliano alla Maison appartenente al Gruppo OTB, la holding di di Renzo Rosso che possiede anche Diesel, Marni, Jil Sander, arriva a dieci anni dall'assunzione dell'incarico da parte dello stilista di Gibilterra e a meno di un anno dalla sfilata della Paris Fashion Week che ha portato Margiela ai vertici della moda mondiale, il fashion show con la collezione Artisanal 2024 che è considerata una delle più sontuose e originali dell'ultimo decennio.
Da Margiela dal 2014
A poche settimane dalla fine dell'anno e dall'inizio di una nuova stagione di sfilate, l'addio di Galliano a Margiela arriva come l'ennesimo scossone in un fashion system in continuo movimento, dove i capitoli dei direttori creativi all'interno delle case di moda sono sempre più brevi.
Una situazione che non riguarda John Galliano, che da Margiela che è rimasto per ben dieci anni, dal 2014, e che era dato in partenza dalle solite voci di corridoio che di recente, finiscono per trovare spesso conferma nei fatti.
Galliano, che aveva insospettito i suoi fan e follower con una “pulizia” del suo profilo Instagram ufficiale (una mossa che si solito, per le grandi personalità online significa l'inizio di un nuovo capitolo e di una nuova esperienza professionale), ha usato proprio la piattaforma di Meta per raccontare la sua decisione, ringraziare chi gli ha permesso di esprimersi creativamente in questi ultimi anni e precisare che ci sarà tempo per comunicare cosa ne sarà del suo futuro - praticamente, l'argomento più dibattuto tra gli addetti ai lavori e gli appassionati di moda da questo momento in poi.
Leggi anche
Moda, Hedi Slimane lascia Celine, al suo posto Michael Rider
La gratitudine per Renzo Rosso
Per lo stilista, considerato uno dei più influenti della sua generazione, non è il tempo dei pettegolezzi. Nelle sua parole c'è solo gratitudine per i suoi collaboratori, per il suo team creativo e per Renzo Rosso, l'imprenditore e presidente di OTB Group che anni fa gli offrì l'opportunità di tornare a fare il suo lavoro aprendogli le porte di una delle Maison più iconiche di sempre.
Galliano è schietto: oltre dieci anni Fa Renzo Rosso lo ha restituito al mondo della moda, dopo gli scandali e le difficoltà personali. “Mi ha dato la possibilità di ritrovare la mia voce creativa quando l'avevo persa”, scrive, ciò che per lui è stato “il regalo più prezioso”.
La sua energia positiva lo ha contagiato, spronandolo a trovare la chiave per conservare e portare avanti l'eredità di Martin Margiela.
Molto lavoro è venuto fuori dagli anni passati alla Maison, un corpus di abiti ed accessori che sono finiti sulle pagine dei giornali e nei guardaroba delle celebrità ma che, essenzialmente, hanno invitato il mondo a leggere la moda come uno strumento gioioso di espressione di una parte dell'umanità libera da pregiudizi, regole e genere. Era questa la missione di Galliano: guarire sé stesso attraverso la creatività.
Rosso ha ricambiato la stima nei confronti dello stilista aggiungendo di essere certo che il futuro li vedrà ancora riuniti.
Galliano potrebbe arrivare in Italia (da Fendi?) o restare in Francia (da Chanel il posto di direttore creativo non è stato ancora assegnato) dove ha costruito la sua carriera, nella parentesi indimenticabile da Dior, e nelle stagioni da Givenchy.
Nel post si legge: “Per ora, voglio prendere questo momento per esprimere la mia immensa gratitudine. Continuo a espiare, e non smetterò mai di sognare. Anch’io ho bisogno di sognare”.