Mel Gibson potrà tornare armato: via libera del Dipartimento di Giustizia Usa
Cinema
Il Dipartimento di Giustizia dell'amministrazione Trump ha riabilitato il diritto dell'attore e regista a portare armi. Il divieto era scattato nel 2011 dopo una sua condanna per violenza domestica
Mel Gibson potrà nuovamente possedere e portare armi. Il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti, sotto l'amministrazione di Donald Trump, ha approvato il ripristino dei suoi diritti sanciti dal secondo emendamento. La decisione, che coinvolge anche altre nove persone, è stata autorizzata dalla ministra della Giustizia Pam Bondi, secondo quanto riportato dal New York Times. Gibson, sostenitore di lungo corso del presidente, è stato nominato da Trump suo “ambasciatore” a Hollywood.
Il precedente per violenza domestica
Nel 2011, Gibson aveva perso il diritto a possedere armi in seguito a un caso di violenza domestica nei confronti della sua compagna di allora, Oksana Grigorieva. Lo scorso marzo, Elizabeth Oyer, responsabile del Dipartimento della Giustizia per i perdoni giudiziari, si era dimessa dopo aver rifiutato la richiesta di riabilitare l’attore: “È pericoloso. Non è in gioco la politica ma la sicurezza delle altre persone”, aveva dichiarato. L’iniziativa rientra in un più ampio piano promosso da gruppi conservatori per restituire il diritto al porto d’armi a individui con precedenti penali, anche per reati legati alla violenza domestica.

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Intanto, Mel Gibson si prepara a tornare sul set: nell’estate 2025 inizieranno a Cinecittà le riprese di Resurrezione, sequel de La Passione di Cristo del 2003. Nel cast ritornano Jim Caviezel nei panni di Gesù, Maia Morgenstern come la Madonna e Francesco De Vito nel ruolo di Pietro. Le riprese si svolgeranno anche in esterni, tra Matera, Ginosa, Altamura e la Gravina di Laterza, confermando l’attenzione di Gibson per scenari italiani dal forte impatto visivo.