Police, ritrovata la registrazione audio del loro 1° concerto in USA, nel mitico CBGB a NY

Musica

Camilla Sernagiotto

©Getty

Andy Summers, l’ex chitarrista dei Police (ex perché la band si è sciolta prima nel 1984, poi nel 1986 e infine nel 2008), ha raccontato del ritrovamento di questa preziosa testimonianza. Si tratta di 16 tracce del live tenutosi presso il leggendario rock club situato nel Lower East Side di Manhattan, tempio del punk newyorkese che purtroppo ha chiuso definitivamente nel 2006. “Mi piacerebbe che venisse pubblicata perché penso che sia qualcosa di storico e importante”, ha dichiarato il musicista

È stata recentemente ritrovata la registrazione audio del primo concerto che i Police hanno tenuto negli Stati Uniti, nel mitico CBGB di New York.

A parlarne è stato Andy Summers, l’ex chitarrista dei Police (ex perché la band si è sciolta prima nel 1984, poi nel 1986 e infine nel 2008).

Intervistato da Ultimate Classic Rock in occasione del suo nuovo album da solista strumentale uscito lo scorso 15 ottobre, “Harmonics of the Night”, e del suo libro fresco di stampa “Fretted and Moaning”, il musicista ha trattato anche la questione dell’inedito ritrovato. E come ogni inglese che si rispetti dai temi di Shakespeare, ha spiegato il dilemma amletico che attanaglia lui e Sting & Co.: pubblicarlo o non pubblicarlo? Questo il problema.

“Non so ancora cosa succederà. Ce ne stiamo occupando. È come nuovo materiale fresco di stampa, perché è appena stata ritrovata. Qualcuno l'ha trovata. L'ho sentita. È materiale molto grezzo, non è per niente raffinato. Quindi, non sono ancora sicuro di cosa accadrà con questa registrazione. Mi piacerebbe che venisse pubblicata, ovviamente, perché penso che sia qualcosa di storico e importante”, ha affermato Andy Summers.


Oltre a lui, ci sono tantissimi fan a cui piacerebbe parecchio poter sentire quella preziosa testimonianza.

Prendi una delle band britanniche più leggendarie della storia della musica leggera, mettila nel club più mitico della storia della musica urban, fai una registrazione che scompare misteriosamente per anni e ricompare all'improvviso ed ecco la ricetta per il successo. Ci si potrebbe fare un thriller musicale insomma. E sarebbe gettonato quasi come quell'altro Thriller musicale…

Battute su Michael Jackson a parte, nella pubblicazione di questo materiale inedito ci sperano in tantissimi.

Il primo concerto negli States

Nell'autunno del 1978 si tenne il primissimo tour statunitense dei Police, prima ancora che il gruppo desse alle stampe il primo album in studio e venisse consacrata al successo.


La band britannica allora era composta da Sting alla voce e al basso, da Summers alla chitarra e da Stewart Copeland alla batteria.

La prima tournée a stelle e strisce li portò a esibirsi in due set che si tennero a tarda notte nel celebre CBGB di New York.
Era per la precisione il 20 ottobre 1978, poche settimane prima dell'uscita dell'album di debutto del gruppo, Outlandos d'Amour.

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“Eravamo entusiasti! Ci davamo dentro”

Durante l'intervista, ad Andy Summers è stato domandato quali emozioni hanno provato lui e gli ex soci nell'ascoltare la registrazione del primo show americano dei Police.  

“È interessante in un certo senso, perché eravamo agli inizi. Eravamo entusiasti! Ci davamo dentro. Penso che in seguito abbiamo perfezionato parte del materiale di allora. Voglio dire, siamo migliorati. Ma è molto interessante ascoltare queste prime registrazioni quando non usavo nemmeno la pedaliera della chitarra per ottenere i suoni grazie ai quali poi io sono diventato famoso. Ma la band suonava alla grande, in un modo feroce e forte. Anche un po’ crudo e violento”, ha spiegato il chitarrista, facendosi trasportare dal flusso dei ricordi. Non senza tradire l'emozione.

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Il CBGB, “la mecca del punk”

Summers ha rimarcato l'importanza di fare uscire quel materiale, sia perché è stato il primo loro live in territorio statunitense sia perché ad accoglierlo è stata una location che definire mitica sarebbe riduttivo.

 

"Suonavamo molto. Per questo penso che la registrazione del concerto al CBGB dovrebbe uscire. È vero materiale da collezione per un'appassionato di storia e così via. Inoltre, il CBGB era la mecca del punk. Era molto importante per noi suonare lì. Perché stavamo conquistando il marchio di autenticità. Le nostre credenziali punk erano dubbie, ma una volta suonato si era ok. Non che tutto questo importi davvero. Ma in quel clima politico, quello era un concerto importante”, ha continuato Andy Summers.

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La storia del CBGB

Il CBGB (detto anche CBGB's o CB's) è stato un rock club. Anzi: IL rock club, concedeteci l’articolo non solo determinativo ma pure in maiuscolo. E abbiamo usato pure il grassetto perché il CBGB (buon'anima) se lo merita tutto.


Situato nel Lower East Side di Manhattan (all'indirizzo 315 di Bowery street), è stato il club più famoso di New York, degli Stati Uniti nonché uno dei più famosi del mondo. Purtroppo non esiste più, cosa che fa lacrimare gli occhi a qualsiasi rocker e punk che si rispetti.


Il nome completo era CBGB & OMFUG, acronimo di "Country Blue Grass Blues and Other Music For Uplifting Gourmandizers".

Il CBGB aprì i battenti in maniera ufficiale il 10 dicembre del 1973.
Lo inaugurò Hilly Kristal, già gestore di un bar molto frequentato, l’Hilly's a Bowery.

 

Nell'aprire il CBGB, Kristal voleva creare un locale dedicato alla musica Country, Blues e Bluegrass, come il nome del club appunto indicava. Nulla di più lontano da ciò che accadde: il CBGB diventò la casa del punk statunitense.

Il genere punk che in quel periodo si impose nella Grande Mela ebbe come incubatrice proprio questo locale.
A quei tempi il Mercer Arts Center era il posto in cui i gruppi underground potevano trovare uno spazio per suonare, tuttavia nell'agosto del 1973 l'edificio crollò. Come sostituto del Mercer, venne eletto il CBGB.

Qui Suicide e Wayne County & the Electric Chairs iniziarono a essere resident, come si suol dire.
Ma l'anno in cui il CBGB registrò l'apogeo del successo fu quello successivo: nel 1974 gruppi come i Television e soprattutto i Ramones, oltre a tanti altri nomi della scena punk newyorkese, resero questo posto un tempio in cui veniva professato quel genere musicale di culto.  

Poi anche Patti Smith e Lenny Kaye del Patti Smith Group, gli Stillettos (di cui faceva parte Debbie Harry, futura ugola dei Blondie) e poi gli stessi Blondie si esibirono qui dentro.
Dead Boys, Mink DeVille, Talking Heads, Tuff Darts, The Shirts, The Heartbreakers e The Fleshtones sono solo alcuni dei tantissimi mostri sacri del punk e del new wave che suonarono al CBGB.

Gli anni Ottanta lo consacrarono a casa dell'hardcore punk, con Gorilla Biscuits, Cro-Mags, Agnostic Front, Sick of It All, Rest In Pieces, Warzone, Urban Waste, Youth of Today, Murphy's Law, Leeway, Sheer Terror, Minor Threat e Killing Time sempre in cartellone.

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La chiusura del CBGB

La favola rock del CBGB non è a lieto fine: il club ha chiuso le porte per sempre il 30 settembre 2006, dopo una lunga battaglia legale con i proprietari dell'immobile di Bowery.

 

Il proprietario e fondatore, Hilly Kristal, fece sapere che avrebbe riaperto il CBGB a Las Vegas nel 2008.
“Ho preso tutto, i banconi, il palco, i cessi dove Joey Ramone ha fatto la pipì insieme a me. Ho preso tutto ciò che ha fatto di questo posto il CBGB”, queste le parole emozionate ed emozionanti del padre di quel locale iconico.

 

Purtroppo Kristal non riuscì a mantenere quella promessa perché morì il 28 agosto 2007 per le complicanze di un tumore ai polmoni.

UNITED KINGDOM - DECEMBER 21:  MANCHESTER APOLLO  Photo of RAMONES and Johnny RAMONE and Joey RAMONE and Tommy RAMONE, L-R Johnny, Tommy (drums) and Joey Ramone performing on stage  (Photo by Howard Barlow/Redferns)

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Cosa c'è oggi al posto del CBGB

Oggi i locali che ospitarono il CBGB accolgono il negozio di moda di John Varvatos. La boutique ha mantenuto intatta una parte delle pareti con attaccati i poster originali.


John Varvatos ha voluto ricreare un ambiente virtuale che mostra come era il CBGB prima della chiusura, situandolo all'interno dello store, di fianco agli spazi in cui vende le sue collezioni fashion di ispirazione rock.

 

Ma se non volete/potete volare oltreoceano per andare nella boutique di Varvatos, un altro “ambiente virtuale” che vi permetterà di entrare al CBGB è il videoclip di “Red Hot Moon” dei Rancid, che potete guardare di seguito.

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