Compie 68 anni Stewart Copeland, fondatore con Sting e batterista del gruppo anglosassone considerato tra i primi del genere new wave ad ottenere il successo internazionale. Scopriamo gli album più importanti della band
Il 16 luglio compie 68 anni Stewart Copeland, polistrumentista, compositore, attore ma soprattutto fondatore con Sting e Andy Summers dei Police. Batterista della formazione, è stato elemento fondamentale e imprescindibile, al pari degli altri due, per il successo del gruppo. Sono oltre 75 milioni i dischi venduti in carriera, sei i Grammy vinti con l’ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2003. I Police sono il primo gruppo new wave ad aver raggiunto il successo commerciale internazionale grazie ad un sound influenzato da punk rock, reggae e jazz. Dopo lo scioglimento nel 1986, i tre si sono riuniti per un tour mondiale nel 2007 in occasione del trentennale della formazione (le canzoni più famose dei Police). Per i 40 anni di carriera invece Stewart Copeland ha pubblicato la raccolta “The Stewart Copeland Anthology” che ricopre anche i suoi trent'anni di carriera solista. Nel 2010 invece ha dato alle stampe un’autobiografia intitolata “Strange Things Happen: Life with The Police, Polo, and Pygmies”. Da quattro anni fa parte del supergruppo rock Gizmodrome, insieme ai musicisti: Mark King (Level 42), Adrian Belew (Talking Heads, King Crimson) e Vittorio Cosma (PFM). Il suo nome però è indissolubilmente legato alla discografia dei The Police. Per conoscere meglio la musica del gruppo, ecco i tre album più importanti della band:
- Ghost in the Machine
- Reggatta de Blanc
- Synchronicity
Ghost in the Machine
Pubblicato nel 1981, “Ghost in The Machine” è considerato tra i migliori album di tutti i tempi. Con oltre tre milioni di copie vendute negli Stati Uniti e oltre 300 mila nel Regno Unito, è caratterizzato da un suono più aperto con evidenti influenze funky ed esotiche. Il titolo dell’album è tratto da “Il fantasma dentro la macchina” (The Ghost in the Machine) di Koestler e numerosi brani presenti hanno contribuito all'ascesa della new wave. “Spirits in the Material World”, “Every Little Thing She Does Is Magic” e “Invisible Sun” sono tra i singoli estratti e tra le canzoni più apprezzate del gruppo.
Reggatta de Blanc
Pubblicato nel 1979, “Reggatta de Blanc” rappresenta l’ennesimo step in avanti dei The Police che si presentano al pubblico con una seconda prova più sicura e uno stile di scrittura ancora più evoluto. Tra i brani più considerati ci sono “Message in a Bottle”, "Walking on the Moon” e “Can’t Stand Losing You” che ha permesso al gruppo di vincere il primo Grammy per la miglior interpretazione rock strumentale.
Synchronicity
Tra gli album più importanti dei Police non poteva mancare “Synchronicity”, ultimo disco del gruppo pubblicato nel 1983. Si tratta del maggior successo commerciale con oltre 8 milioni di copie vendute negli Stati Uniti. Cinque le candidature ai Grammy Awards e tre premi per la miglior performance rock di un duo o un gruppo, miglior interpretazione vocale di gruppo e canzone dell'anno per il singolo “Every Breath You Take”. “Synchronicity” è considerato tra i venti album più importanti degli anni Ottanta e nel 2009 è stato introdotto nella Grammy Hall of Fame.