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AC/DC, il videoclip di "Through the mists of time" è la conferma che la band fa la storia

Musica

Camilla Sernagiotto

È uscito il videoclip del nuovo brano estratto dall'ultimo album della mitica band hard rock australiana. “Power up”,  Il 17º album in studio del gruppo di Sydney capitanato da Brian Johnson e Angus Young, vede ora l’ennesimo coronamento grazie a questa clip diretta da Najeb Tarazzi . Con un’irresistibile performance (virtuale) degli AC/DC ambientata in un museo

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Gli AC/DC  hanno appena pubblicato il videoclip ufficiale di  "Through the mists of time" , il brano estratto dal loro ultimo disco uscito lo scorso anno, “Power up”.
Il 17º album in studio della leggendaria band hard rock australiana, dato alle stampe nel 2020, ha ora un ennesimo coronamento grazie a questa clip diretta dal regista statunitense Najeb Tarazzi.


Quest’ultimo è il quotatissimo regista nato a Miami a cui si deve questo gioiellino cine-musicale, il videoclip che ci offre un'irresistibile performance del mitico gruppo di Sydney capitanato da Brian Johnson e Angus Young ambientata in un museo.

 

Il video comprende immagini live girate appositamente per produrre la clip e anche parecchie chicche d’archivio. Protagonista assoluta è la cinquantennale storia degli AC/DC, una delle rock band più importanti e celebri delle sette note internazionali. E più longeve, anche.

 

In una delle sale del museo che viene proposto nel filmato si tiene un’esibizione virtuale di tutti i membri del gruppo di Highway To Hell, Back in Black e via dicendo.

 

Potete vedere il videoclip ufficiale di  "Through the mists of time"  nel video che trovate in fondo a questo articolo. E non è che "potete vedere": dovete vederlo!

 "Through the mists of time" degli AC/DC

Abbiamo avuto un anno intero per apprezzare questa canzone, estratta come singolo dell’album del 2020 degli AC/DC. Un pezzo che riconferma la band di Brian Johnson e Angus Young come un'oasi dei mostri sacri del rock di tutti tempi. Il videoclip di questo brano arriva dopo quelli di “Witch’s spell”, “Realize” ,”Demon fire” e “Shot In the dark”.


Ricordiamo che nel giugno del 2020 gli AC/DC hanno dato alle stampe un singolo in vinile da 12” in Special Limited  Edition di  "Through the mists of time", facendo la gioia dei cultori dei formati vintage. Sul lato B del disco si poteva ascoltare l’altro estratto del 17º album, ossia “Witch’s spell”.

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Il videoclip

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Forse alla base c’è anche il messaggio un po’ ironico con cui si autodefiniscono delle cosiddette "cariatidi del rock": ambientando la propria performance musicale in un museo e mostrando accanto a dipinti celeberrimi della storia dell’arte antica le foto in bianco e nero che li ritraggono da giovani, Brian Johnson e Angus Young forse strizzano l’occhio al fatto che la loro veneranda età li rende proprio pezzi da museo.

 

Ricordiamo che Angus Young ha 66 anni (basterebbe un altro sei per comporre il numero rock per eccellenza, quello del diavolo) e che Brian Johnson ha addirittura 74 anni.

Ma, nonostante le tante primavere, riescono a tenere testa a qualsiasi nuova leva del rock. Su questo non ci piove.

 

E a proposito di primavere, tra i tanti dipinti mostrati non mancano quelli di Botticelli, dalla Venere alla Primavera, appunto.
La Gioconda di Leonardo da Vinci, La ragazza con il turbante di Johannes Vermeer… Tante bellezze pittoriche rese immortali dei più grandi artisti del mondo rispondono all’appello. Sembra quasi facciano parte di un'ideale galleria di groupie della band… Anche perché l’età è più o meno la stessa dei componenti degli AC/DC... Chiaramente scherziamo, con ironia (e tanto, tantissimo affetto).

 

La voce inconfondibile di Brian Johnson è rimasta quell’ugola graffiante e ultra rock che ci ha fatto amare nel corso di ben mezzo secolo di carriera. Anchel’altro pezzo da museo, Angus Young, ci regala il suo immancabile assolo che farebbe invidia a qualsiasi rocker di nuova generazione.

Emozionanti sono le tante fotografie di repertorio che ritraggono in bianco e nero i membri del gruppo nei vari periodi della loro instancabile attività. E accanto alle grandi opere pittoriche degne di un museo, ci sono anche le locandine dei concerti degli AC/DC.
Fino ad arrivare al gran finale: l’affresco in stile cappella Sistina con i musicisti dipinti in maniera ultra kitsch ma anche ultra rock! La stessa tensione che Michelangelo ci ha regalato nel famoso dettaglio delle mani di Dio e di Adamo affrescando la creazione del primo uomo sulla volta della Sistina compare anche in questo happy ending (che più che altro si rivela un fulmen in clausola, letteralmente).

Qui il simbolo della forza divina - che stavolta è semmai la forza del rock - è  il fulmine che si propaga alla fine della clip. Simbolo della band hard rock che ha reso la corrente alternata e la corrente continua il proprio marchio di fabbrica. Una garanzia che, più che di DOC, dovrebbe far parlare di DORC: di origine rock controllata!

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La decisione di continuare anche dopo la morte di Malcolm Young

Angus Young in un’intervista rilasciata recentemente alla BBC ha parlato della decisione sua e degli altri componenti degli AC/DC di proseguire con l’attività del gruppo anche dopo la morte di suo fratello, il mitico chitarrista ritmico nonché membro fondatore della band: Malcolm Young.

Morto nel 2017, purtroppo il fratello di Angus anche prima della scomparsa era stato costretto a ritirarsi dalle scene a causa di una demenza.

 

“Era il suo modo di fare le cose. Lui diceva sempre di continuare, di andare avanti. Quando si è ammalato la prima volta, è stato molto aiutato nel tour di ‘Black Ice’. Prendeva delle medicine che lo aiutavano. Però era ancora presente. Proponeva anche delle nuove idee. Ogni volta che stavo con lui, diceva sempre: continuiamo ad andare avanti finché ce la posso fare. Io ho sempre preso da lui. Anche quando era in ospedale, era lo stesso. Diceva: voglio stare qui. voglio stare con te. Diceva sempre: tieni la testa bassa e continua a suonare“, ha dichiarato Angus Young alla BBC.

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La storia degli AC/DC

Anche se non hanno bisogno certo di presentazioni, ecco un sunto dell’incredibile carriera della band hard rock australiana che si è formata a Sydney nel 1973.

Da notare è che, nonostante il gruppo sia considerato australiano a tutti gli effetti, quasi tutti i suoi componenti sono nativi britannici. Insomma: questi inglesi il rock ce l'hanno davvero nel sangue, mescolata al tè. AlRegno Unito dobbiamo i più grandi nomi della storia della musica, sia rock sia pop, dai Beatles ai Rolling Stones.



Gli AC/DC sono uno dei gruppi di maggior successo della storia del rock, con oltre 200 milioni di copie dei loro album venduti nel mondo, tra cui più di 71 milioni soltanto negli Stati Uniti.

Tra le canzoni più note degli AC/DC spiccano i titoli di Highway To Hell, tratto dall’omonimo disco (che è l’ultimo di quella che viene considerata la cosiddetta "Bon Scott Era"); Back in black ed Hells Bells dal disco Back in black (il primo con Brian Johnson alla voce).


Back in black è il secondo disco più venduto di tutti i tempi, dopo Thriller di Michael Jackson. Secondo la RIAA, La Recording industry Association of America, Back in black ha venduto la bellezza di 50 milioni di copie in tutto il mondo.


Alla fine del 1973 Angus e Malcolm e Young, due fratelli, fondano un gruppo. Era il 31 dicembre 1973 e possiamo dire che non c’è stato capodanno migliore per la storia del rock: nacquero gli AC/DC, nome che leggenda vuole sia stato scelto sempre da un membro della famiglia Young, ossia la sorella di Angus e Malcolm (che lesse la scritta di corrente alternata e corrente continua su un elettrodomestico di casa). Mai fu trovato nome più appropriato per un gruppo musicale: l’elettricità e il dinamismo di questa band sono esattamente quelli di AC/DC.


Purtroppo la cosiddetta Era di Bon Scott si concluse tragicamente: il 19 febbraio del 1980 Scott venne trovato morto a Londra, all’interno di una Renault 5 di un amico. Pare che il cantante sia stato vittima di un’ingestione di alcol eccessiva, benché attorno alla sua scomparsa ci siano ancora voci discordanti. Il verdetto medico però è stato quello del decesso dovuto intossicazione acuta da alcol.


Raccolse il testimone di Scott, ossia il microfono, Brian Johnson. Con lui gli AC/DC si recarono alle Bahamas per incidere il nuovo album: Back in black. Il resto è storia.

 

Senza troppo dilungarci nella storia di questo pilastro del rock e della musica in generale, ricordiamo soltanto che la discografia degli AC/DC comprende a oggi 17 album in studio.

Il primo è High Voltage, uscito nel 1975. Nel 1979 la band rilasciò Highway To Hell, seguito l’anno seguente da Back in black. Nel 2020 hanno pubblicato l’ultimo disco, Power Up.

 

Ecco a voi il video della canzone "Through The mists of Time" tratta da "Power Up".

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