The Weeknd accusato di plagio per "Call Out My Name"

Musica

Il cantautore e produttore discografico canadese è stato nelle scorse ore nuovamente coinvolto in accuse sulla violazione del copyright. Ad essere protagonista questa volta è il singolo di successo “Call Out My Name” pubblicato nel 2018 

Secondo quanto riportato dai media (Billboard.com), The Weeknd sarebbe stato nuovamente accusato di plagio per la canzone “Call Out My Name” estratta dall’album “My Dear Melancholy” (2018). Il brano vittima di copiatura pare essere “Vibeking” degli Epikker, un duo electro house che in passato racconta di aver avuto contatti con Tesfaye e i suoi produttori, ora tutti citati in causa per violazione del diritto d’autore.

“Call Out My Name” è accusata di plagio

Suniel Fox e Henry Strange del duo electro house Epikker, hanno citato in giudizio Abel Makkonen Tesfaye (vero nome di The Weeknd), i co-autori e produttori del singolo “Call Out My Name” Frank Dukes e Nicolas Jaar, ma anche l’intero Universal Music Group, per quella che pare essere a tutti gli effetti una violazione del diritto d’autore. In particolare, il brano vittima sarebbe la traccia “Vibeking” dove gli artisti hanno ritrovato, seppur con tonalità diverse, le stesse melodie e beat temporali identici.

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“Call Out My Name” e il plagio di “Vibeking”

È apparsa sin da subito come una vicenda piuttosto intricata, quella che ha accomunato il duo Epikker e The Weeknd, accusato dagli stessi di plagio di una canzone. Secondo quanto raccontato dai musicisti Suniel Fox e Henry Strange – poi riportato da Billboard – “Vibeking” avrebbe visto la luce nell’aprile del 2015 per poi essere inviata a PNDA (Sound Engineer di The Weeknd) per farla ascoltare all’artista canadese e avere un suo parere. Un procedimento non nuovo agli Epikker che più volte si sono affidati a The Weeknd per sottoporre i loro pezzi a una valutazione. I due hanno poi ammesso che, dopo l’invio della traccia, PNDA aveva loro raccontato la risposta positiva di Tesfaye che aveva lasciato un commento compiaciuto alle E-mail contenenti la canzone e ad un suo primo ascolto. Una corrispondenza, insomma, durata settimane, durante la quale Fox e Strange raccontano però di non aver mai ricevuto alcuna licenza o stretto un accordo con il team del pluripremiato cantautore per autorizzare un uso pubblico della canzone. Ad aprile 2018 viene pubblicato il singolo “Call Out My Name” dove Tesfaye, Dukes e Jaar vengono citati come co-autori senza nessun rimando agli Epikker che, secondo le indiscrezioni, sarebbero invece i veri ideatori del pezzo.

The Weeknd accusato nuovamente di plagio

Non è la prima volta che il cantautore e produttore discografico The Weeknd viene accusato di violazione del diritto d’autore. La stessa sorte è toccata anche alle canzoni “The Hills” (2015), “A Lonely Night” (2016) e “Pray For Me” (2018) con Kendrick Lamar, che ricorda molto il brano “Sunrise” di Yeasayer (2007). E se nei casi precedenti The Weeknd aveva vinto la causa, ora pare aver deciso di non esprimersi al riguardo. 

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