Nel giorno della Festa, che quest'anno è #senzamusica, gli artisti e gli addetti ai lavori si sono ritrovati in Piazza Duomo per sensibilizzare le Istituzioni sulle urgenze di un settore duramente colpito dall'emergenza Covid-19. Urgenze e problemi poi spiegati e affrontati da Agnelli insieme con Brunori Sas e Annarita Masullo ospiti del canale all news
Una Festa della musica per la prima volta in silenzio, senza musica, a sostegno di tutti i lavoratori del settore duramente colpiti dalla crisi per l'emergenza coronavirus e per chiedere al governo misure urgenti di rilancio.
Alcuni tra i più famosi giovani cantautori italiani (FOTO), come Levante, Lodo Guenzi, Diodato, Manuel Agnelli, Ghemon, Cosmo, Dente oggi hanno deciso di non esibirsi, ma si sono dati appuntamento a Milano, in piazza Duomo, tutti vestiti di nero in segno di lutto, per osservare alcuni minuti di silenzio e chiedere un futuro per la musica e per le tante persone che ci lavorano, anche e soprattutto dietro le quinte di concerti, eventi, album.
Un settore, quello culturale, che chiede maggiore attenzione da parte delle Istituzioni, come spiegato poi da Manuel Agnelli, ospite di Sky TG24 dopo il flash mob insieme con Annarita Masullo, del Coordinamento la Musica, e con il cantautore Brunori Sas.
“E’ il tentativo di sensibilizzare un po’ le istituzioni e chi di dovere rispetto a delle necessità che sono anche delle urgenze, perché il mondo della musica va riformato a 360° dal punto di vista legislativo e burocratico”, ha detto il musicista, che ha parlato di “percorso lungo e complesso”. “Le urgenze”, ha continuato il fondatore degli Afterhours e giudice della prossima edizione di X Factor, “riguardano soprattutto i lavoratori intermittenti, che sono a casa e non hanno nessun tipo di assistenza”.
ANNARITA MASULLO: "PER NOI NON C'È STATA RIPARTENZA"
Con lui, a Sky TG24, nel giorno della Festa della musica che quest'anno si celebra #senzamusica, c’erano anche Annarita Masullo, del Coordinamento la Musica, e il cantautore Brunori Sas. Masullo ha sottolineato il fatto che il settore culturale in Italia produce il 16% del PIL, rivolgendosi al Governo per chiedere maggiore spazio e un coinvolgimento nel tavolo tecnico della Musica, nella speranza che sia organizzato in tempi brevi. “Per noi non c’è stata ripartenza”, ha specificato Masullo.
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BRUNORI SAS: "NON POTREMMO FARE CIÒ CHE FACCIAMO SENZA TUTTI I LAVORATORI CHE SONO DIETRO DI NOI"
Con gli hashtag #senzamusica e #iolavoroconlamusica, gli artisti e i lavoratori dell’indotto, hanno portato avanti una importante campagna social, per far conoscere la loro situazione e le loro richieste. Come ha illustrato bene Brunori Sas, anche lui ospite di Sky TG24.“Non potremmo fare ciò che facciamo se non ci fossero dietro tutti quelli che sono dietro di noi. Sembrano cose ovvie per chi è del settore, ma chi non lo è aveva bisogno di saperlo. Uniti in un settore da sempre frammentato, con gli artisti che ora “ci mettono il loro faccione”, ha insistito Brunori. “Farlo con il flash mob e con la campagna social, mi sembra un fatto molto importante”, ha concluso Brunori Sas.