Sanremo 2020, chi è La Rappresentante di Lista che duetta con Rancore

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La Rappresentante di Lista sul palco di Sanremo con il rapper Rancore per la serata delle cover, cantando “Luce”, di Elisa

Prosegue la 70^ edizione di Sanremo, condotta da Amadeus, che sta regalando al pubblico svariati momenti esaltanti, come ad esempio il duetto tra Massimo Ranieri e Tiziano Ferro. Proprio i duetti saranno al centro della terza serata del Festival. Spazio alle cover infatti sul palco dell’Ariston, con i cantanti in gara che si metteranno alla prova con canzoni che hanno fatto la storia del più importante concorso musicale italiano.

Il rapper romano Rancore ha deciso di portare sul palco, al proprio fianco, La Rappresentante di Lista. Il duo, fondato da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, si cimenterà con l’autore di “Eden” e Dardust in “Luce”, di Elisa.

La Rappresentante di Lista, chi sono

Un progetto musicale decisamente al di fuori dei soliti schemi. Si potrebbe iniziare così a descrivere La Rappresentante di Lista. Gruppo nato da un’idea di Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, rispettivamente cantante e chitarrista, fisarmonicista, sassofonista e non solo. Artisti provenienti dalla Toscana e dalla Sicilia, che hanno dato il via a quest’avventura nel 2011. Da allora di strada ne hanno fatta e il gruppo si è ampliato, aggiungendo nel 2015 il tastierista Enrico Lupi e la batterista Marta Cannuscio, mentre nel 2017 è il momento di Roberto Calabrese, batterista.

Veronica non nasce come cantante, bensì come attrice teatrale. Un talento recitativo, il suo, evidente nei live del gruppo. Incontra Dario a Palermo nel 2011 ed è subito chiaro esserci un certo feeling. Nasce così la loro formazione, che impiega tre anni prima di pubblicare il primo album, dal titolo “(per la via) Via di casa”, caratterizzato da sonorità folk molto intriganti e una tracklist che comprende anche due canzoni in tedesco.

Un disco decisamente underground, con i primi successi che giungono con il secondo album, dal titolo “Bu Bu Sad”, uscito nel 2015. Sono questi i mesi nei quali il gruppo si cimenta con i primi tour in giro per l’Italia. Hanno così modo di farsi un nome, consolidando una certa fanbase tra gli amanti della musica indipendente. Gli anni portano una netta evoluzione e, come nel caso del primo disco, anche tra il secondo e il terzo intercorrono tre anni. È il 2018 e pubblicano “Go Go Diva”. Netto il ricorso all’elettronica, con un sound generalmente più volto verso l’indie.

Tendono a definirsi una “queer pop band” e, nel corso della loro carriera quasi decennale, hanno avuto modo di suonare in tantissime manifestazioni di grande prestigio. Bati pensare allo Sziget Festival di Budapest. Così come per i Pinguini Tattici Nucleari, ciò che colpisce inizialmente un nuovo ascoltatore è il nome. Questo deriva dal fatto che Verona era iscritta come rappresentante di lista di un partito nel 2011, durante il referendum sull’energia nucleare. Sanremo sarà un importante palcoscenico per loro, al fine di aumentare la propria fanbase e tentare il grande salto nella discografia italiana. Un tassello chiave nella loro crescita, dopo il Concerto del Primo maggio a Roma.

A notarli è stato inoltre anche Paolo Sorrentino, che ha scelto uno dei loro brani per la sua serie, targata Sky, The New Pope. Si tratta di “Questo corpo”, che è possibile ascoltare nel corso del quarto episodio.

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