
Da Leonardo da Vinci in "La vita di Leonardo da vinci" a Yanez de Gomera nel famoso sceneggiato "Sandokan", l'attore dagli anni '60 è comparso in oltre 200 pellicole. Nato in Francia il 15 ottobre 1930, ex combattente, è stato adottato dal cinema italiano al quale ha regalato interpretazioni memorabili

Philippe Leroy compie 90 anni. L'attore francese, "adottato" dall'Italia, è nato il 15 ottobre del 1930. Ex combattente dell'esercito francese, insignito di due Legion d'Onore, ha esordito al cinema negli anni '60 e da allora ha collezionato otre 200 apparizioni in film e sceneggiati per il grande e piccolo schermo
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Tra i maggiori ruoli per i quali viene ricordato ci sono Yanez de Gomera nello sceneggiato del 1976 "Sandokan" e uno splendido Leonardo da Vinci in "La vita di Leonardo da Vinci del 1971". (Nella foto una scena di "Sandokan")
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Dopo il primo film "Il buco" di Jacques Becker, si trasferisce in Italia dove, ad accoglierlo, ci sono Vittorio Caprioli e Franca Valeri, che aveva visto recitare e conosciuto in Francia. Caprioli, a sua volta, aveva visto Leroy in "Il buco" e gli offre di lavorare in "Leoni al sole", film del 1961. Lo stesso anno l'attore è diretto in "I briganti italiani" da Mario Camerini. (Nella foto: "I briganti italiani)
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Nel 1962 è sul set di "Senilità" di Mauro Bolognini, film tratto dall'omonimo romanzo di Italo Svevo e che vince il premio per la miglior regia al Festival di San Senastia e due nastri d'argento per i migliori costumi e la miglior scenografia

Nel 1965 Leroy ha un grande successo per la sua interpretazione come co-protagonista, insieme a Rossana Podestà, nel film "7 uomini d'oro" di Marco Vicario

Tra i numerosi registi che lo hanno diretto c'è anche Alberto Lattuada con il quale lavora, per la prima volta, in "La Mandragola", film tratto dalla commedia di Machiavelli che nel cast vede anche Rosanna Schiaffino, Romolo Valli e Totò

Un anno dopo "7 uomini d'oro", Leroy torna sul set di Vicario per "Il grande colpo dei 7 uomini d'oro". Da allora la carriera dell'attore è in continua ascesa

Con la regia di Tinto Brass, nel 1966 Philippe Leroy è il protagonista dello spaghetti western "Lo Yankee"

L'anno successivo recita con Cathrine Spaak in "Non faccio la guerra, faccio l'amore"

Nel 1971, infine, arriva uno dei ruoli per il quale è maggiormente ricordato dal pubblico: è il genio fiorentino nella mini serie tv "La vita di Leonardo da Vinci" di Renato Castellani. In un'intervista l'attore ha confessato che, all'epoca, aveva già 40 anni e stava per rifiutare il ruolo. Poi il regista lo convinse e gli disse: "Vedrai Philippe quando finiremo di girare, tu penserai e ti muoverai come se fossi davvero Leonardo, conserverai i suoi tic per sempre"

Altro celebre film di Philippe Leroy è "Milano Calibro 9", un noir poliziesco di Fernando Di Leo, primo capitolo della trilogia del milieu del regista, con un cast composto da Gastone Moschin, Barbara Bouchet e Mario Adorf

Tra gli anni '60 e '70 Philippe recita in numerosissimi film e con i principali registi italiani. Se dopo "Il buco" il cinema francese sembra averlo dimenticato, in compenso quello italiano l'ha adottato e utilizzato in diverse vesti. Nel 1974, l'attore è nel cast di "Il portiere di notte" di Liliana Cavani

Lo stesso anno è anche "il Maestro" di una banda di rapitori in "Fatevi avanti, la polizia non interverrà", film di Giovanni Fago

Al 1976 risale un altro personaggio che è rimasto addosso a Leroy, anche se l'attore non ne parla volentieri: quello di Yanez de Gomera, sodale della tigre della Malesia nello sceneggiato tv in 6 puntate "Sandokan" da 30 milioni di spettatori a puntata

Commedie, film di guerra, noir, avventura, Philippe Leroy è tra i più poliedrici e prolifici attori del cinema e della tv italiana. Nel 2001 è anche sul set di "Vajont" di Renzo Martinelli, sugli avvenimenti che accompagnarono la costruzione della diga e l'incidente che costò la vita a circa duemila persone

Nel 2008, con Alessandro Preziosi, Barbora Bobulova, Giovanna Ralli e Michele Placido, prende parte al film di Michele Soavi tratto dal saggio storico di Giampaolo Pansa "Il sangue dei vinti". Ma sono ancora tante le pellicole che hanno visto Philippe Leroy come protagonista o comprimario tanto che, a 90 anni, l'attore continua a lavorare e a regalare performance memorabili