La manifestazione, ormai riconosciuta come una delle realtà più autorevoli e durature della danza italiana, torna a proporsi come un appuntamento imprescindibile per danzatori, scuole, professionisti e realtà coreutiche provenienti da tutto il Paese. L'evento di apertura, fissato per sabato 1° febbraio 2026, rappresenta un momento di particolare prestigio grazie alla scelta di una delle sedi teatrali più significative del Piemonte: il Teatro Alfieri di Asti
Moncalvo, da sempre considerata una delle capitali culturali del Monferrato e luogo in cui storia, creatività e formazione artistica si intrecciano in modo unico, si prepara ad accogliere la XIX edizione di Moncalvo in Danza. La manifestazione, ormai riconosciuta come una delle realtà più autorevoli e durature della danza italiana, torna a proporsi come un appuntamento imprescindibile per danzatori, scuole, professionisti e realtà coreutiche provenienti da tutto il Paese.
Sotto l’attenta e appassionata direzione artistica di Massimiliano Vacchina, il festival consolida anche per il 2026 la propria identità: un progetto capace di unire qualità, visione pedagogica e apertura internazionale, offrendo a giovani talenti strumenti concreti per crescere, sperimentare e confrontarsi con figure di rilievo del panorama mondiale.
La kermesse
Il grande evento di apertura, fissato per sabato 1° febbraio 2026, rappresenta un momento di particolare prestigio grazie alla scelta di una delle sedi teatrali più significative del Piemonte: il Teatro Alfieri di Asti. Questa storica istituzione, custode di una tradizione scenica che da oltre un secolo ospita grandi interpreti della musica, della prosa e della danza, diventerà nuovamente la cornice ideale per accogliere l’eccellenza artistica e l’energia delle nuove generazioni. La magnificenza architettonica del Teatro Alfieri, insieme alla sua funzione culturale di riferimento per tutto il territorio astigiano, conferisce al concorso un ulteriore livello di prestigio e solennità.
La kermesse sarà condotta dalla giornalista Ilaria Sambucci e vedrà la partecipazione di una giuria di altissimo profilo, composta da personalità che incarnano l’eccellenza coreutica nazionale e internazionale:
Annarella Roura Sanchez, Direttrice del Conservatorio Internazionale di Danza Annarella Sanchez – Leira, Portogallo
Ricardo Fernando, Direttore del Balletto dello Staats Theater di Augsburg, Germania
Khristina Grigorova, già Solista e Prima Ballerina del Teatro dell’Opera di Roma, del Teatro alla Scala di Milano e di MaggioDanza Firenze
Simone Nolasco, ballerino professionista del programma “Amici” di Maria De Filippi
Thomas Signorelli, coreografo e direttore artistico teatrale e televisivo
Michele Merola, coreografo e direttore artistico della MM Contemporary Dance Company
Un laboratorio di eccellenza
La XIV edizione del concorso si configura come un vero e proprio laboratorio di eccellenza: uno spazio di crescita che abbraccia la danza classica, neoclassica, moderna, contemporanea e la composizione coreografica, mettendo a disposizione dei partecipanti opportunità formative di alto profilo, premi, borse di studio e contatti diretti con istituzioni accademiche e compagnie professionali di primo piano.
le parole di Massimiliano Vacchina, direttore artistico
Con emozione e orgoglio, il direttore artistico Massimiliano Vacchina affida a queste parole il senso del lungo percorso compiuto: “Non mi sembra vero siano passati così tanti anni. Festeggiare il diciannovesimo compleanno di MID mi riempie di gioia. Una sfida che negli anni si è concretizzata in una bella realtà. Il successo dell’evento lo devo alle scuole di danza che ogni anno con i propri allievi popolano Moncalvo in Danza. Provengono da ogni parte d’Italia. E poi a tutti i Maestri che con la loro grande professionalità hanno offerto la possibilità al MID di crescere fino a superare l’età maggiore. Ci prepariamo a festeggiare i 20 anni!”
un ponte tra tradizione e futuro
Il festival, dunque, si proietta verso il traguardo dei vent’anni con rinnovato slancio, un respiro sempre più internazionale e la consapevolezza di rappresentare un punto di riferimento culturale e formativo per l’intero territorio. L’edizione 2026 si annuncia come un anno chiave: un ponte tra tradizione e futuro, un impegno concreto alla promozione del talento e un tributo alla danza come linguaggio universale.