Nessuno sa perché gli Academy Awards vengano chiamati così, nemmeno l'Academy stessa ha una risposta certa ma questo non impedisce che circolino teorie, alcune un po' stravaganti
Il prossimo 25 aprile si terrà la 93ª cerimonia dei Premi Oscar i più importanti e prestigiosi riconoscimenti cinematografici al mondo. Sono stati assegnati per la prima volta, come si legge sul sito ufficiale, il 16 maggio 1929 all'Hollywood Roosevelt Hotel, dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences (conosciuta coma Academy o A.M.P.A.S), un'associazione professionale nata nel 1927 con lo scopo di sostenere e promuovere il cinema statunitense e in seguito anche quello internazionale.
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LA STATUETTA
La statuetta è in bronzo massiccio e placcata in oro 24 carati, ma durante la Seconda Guerra Mondiale dal 1942 al 1945, a causa della carenza di metallo, fu realizzata in gesso dipinto. Dopo la guerra, l'Academy invitò i vincitori a sostituire i premi in gesso per quelli in metallo dorato. È alta circa 35 centimetri e non si ispira a nessun modello in particolare ma è semplicemente la figura stilizzata di un cavaliere che impugna una spada. Sotto ai suoi piedi si trova una bobina cinematografica divisa in cinque raggi che rappresentano i rami originali dell'Accademia: attori, registi, produttori, tecnici e scrittori.
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PERCHÉ LO CHIAMIAMO OSCAR
Il nome ufficiale degli Oscar, intesi come statuetta, è: Academy Award of Merit. L'Academy ha iniziato ad adottare ufficialmente il nome Oscar solo nel 1939. Ma l'origine del soprannome è del tutto incerta e contestata. Una biografia di Bette Davis, famosissima attrice del XX secolo, che fu anche presidentessa dell'Academy nel 1941, afferma di aver nominato così il premio per rendere omaggio al suo primo marito, il musicista Harmon Oscar Nelson. La versione più accreditata, però, è quella secondo cui Margaret Herrick, segretaria dell'Academy, quando vide per la prima volta il premio, nel 1931, disse che la statuetta le ricordava "Zio Oscar", un soprannome che in famiglia usavano per suo cugino Oscar Pierce.
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I PRIMI A UTILIZZARE IL SOPRANNOME
Il giornalista e produttore cinematografico Sidney Skolsky, che ha sempre sostenuto di essere stato presente quando la signora Herrick ebbe l'illuminazione, usò il nuovo soprannome il 16 marzo 1934 sulla sua rubrica di gossip "Tintypes", parlando della prima vittoria come miglior attrice di Katharine Hepburn. Nell'articolo raccontò il simpatico episodio e scrisse anche che da quel momento "I dipendenti hanno soprannominato affettuosamente la loro famosa statuetta Oscar". Se fu il primo a scriverne, non fu l'unico, perché sempre nel 1934 il soprannome Oscar apparve di nuovo sulla stampa, ma questa volta in un articolo della rivista Time e, durante la cerimonia di premiazione di quell'anno, Walt Disney fu il primo a ringraziare l'Academy "per il suo Oscar".
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CURIOSITÀ
L'8 marzo 2000 sparì un carico con 55 statuette dal molo di scarico della Roadway Express a Bell, nella Contea di Los Angeles. Come scrisse il Los Angeles Times in un articolo dell'epoca, qualche giorno dopo, Willie Fulgear, un disoccupato di 61 anni, trovò un pacco sospetto nella spazzatura, lo portò a casa e si accorse che dentro c'erano 53 delle 55 statuette smarrite. Fulgear chiamò la stampa e la polizia, denunciando il ritrovamento. L'Academy decise così di ricompensare l'uomo con 50mila dollari e gli offrì due biglietti per seguire la cerimonia di premiazione degli Oscar. Quell'anno nessuno dei vincitori delle 23 categorie ricevette una delle statuette trovate e restituite da Fulgear, perché furono tutte distrutte. Un'altra curiosità riguarda il numero delle statuette: l'Academy non sa mai quante ne verranno assegnate durante la notte degli Oscar. È a conoscenza solo del numero delle categorie ma la possibilità di situazioni di pareggio rende impossibile prevedere l'ammontare esatto. Come tutti gli anni, i premi in eccedenza vengono poi ospitati nel caveau dell'Academy fino all'evento dell'anno successivo. I vincitori sono invitati a non vendere mai la propria statuetta vinta, per nessuna ragione ma, se proprio non la volessero più, dovrebbero offrirla all'Academy per l'importo simbolico di un dollaro. Questa disposizione si applica anche agli eredi e ai concessionari dei vincitori del premio Oscar.