
Dal marinaio siciliano Gennarino Carunchio al guappo Pasqualino Frafuso detto "Settebellezze", dall'ispettore di polizia Rinaldo Pazzi all'agente segreto René Mathis, scopriamo le migliori interpretazioni del grande attore italiano

Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca), regia di Ettore Scola (1970). Grazie al personaggio del pizzaiolo toscano Nello Serafini, Giancarlo Giannini porta per la prima volta sul grande schermo quella figura di sottoproletario passionale e imprevedibile che metterà a punto nei film successivi. Memorabili i dialoghi con gli altri 2 protagonisti. Monica Vitti e Marcello Mastroianni
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Mimì metallurgico ferito nell'onore, regia di Lina Wertmüller (1972). La pellicola segna l'incontro tra Giancarlo Giannini e la grande regista italiana. Insieme gireranno 9 film. Grazie all'interpretazione del manovale catanese Carmelo Mardocheo, soprannominato Mimì, l'attore vince il David di Donatello. Strepitosi i duetti con Mariangela Melato con cui Giannini reciterà in altri 3 lungometraggi

La prima notte di quiete, regia di Valerio Zurlini (1972). Nei panni del medico Giorgio Mosca, detto "Spider", che dietro un'apparenza cinica e superficiale nasconde un animo sensibile e una grande cultura, Giancarlo Giannini risulta il perfetto contraltare di Daniele Dominici, il personaggio interpretato da Alain Delon
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Film d'amore e d'anarchia - Ovvero "Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza...", regia di Lina Wertmüller (1973). Il contadino lombardo Antonio Soffiantini, detto "Tunin", che si reca a Roma con l'intento di assassinare Mussolini e finisce per innamorarsi di una prostituta è uno dei personaggi più memorabili interpretati da Giancarlo Giannini. Non a caso l'attore venne premiato a Cannes per la miglior interpretazione maschile
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Paolo il caldo, regia di Marco Vicario (1973). Giancarlo Giannini veste i panni di Paolo Castorini, in questa trasposizione cinematografica dell'omonino romanzo postumo di Vitaliano Brancati. Una vicenda ambientato a Catania e a Roma a cavallo della Seconda Guerra Mondiale e basata sulla tematica della passione sessuale e della lussuria
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Sessomatto, regia di Dino Risi (1973). Nove episodi in cui Giancarlo Giannini, affiancato da Laura Antonelli, dimostra tutta la sua travolgente vis comica, interpretando personaggi eccessivi e folli
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Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, regia di Lina Wertmüller (1974). Gennarino Carunchio, il marinaio siciliano comunista che ha una relazione su un'isola deserta con la ricca borgese Raffaella Pavone Lanzetti (Mariangela Melato), è forse il personaggio più famoso interpretato da Giancarlo Giannini
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Pasqualino Settebellezze, regia di Lina Wertmüller (1975). Giancarlo Giannini ottenne una nomination all'Oscar come miglior attore protagonista grazie a questa pellicola che venne candidata anche come miglior film in lingua straniera, miglior regia e miglior sceneggiatura originale. L'attore in un'intervista ha dichiarato: "Sono molto affezionato a Pasqualino perché è una storia vera che abbiamo scoperto quasi per caso. E io, quell’uomo, l’ho conosciuto davvero. Poi l’ho pure interpretato”
I migliori film di Giancarlo Giannini
L'innocente, regia di Luchino Visconti (1976). Giancarlo Giannini veste i panni di Tullio Hermil, ricco e aristocratico intellettuale che rispecchia le peculiarità, i paradossi, le manie, gli eccessi di Gabriele D’Annunzio, autore del romanzo da cui il film è tratto. SI tratta dell'ultima opera diretta da Luchino Visconti

Mi manda Picone, regia di Nanni Loy (1984). David di Donatello come miglior attore protagonista a Giancarlo Giannini che si cala alla perfezione nei panni dell'operaio dell'Italsider Pasquale Picone

Ternosecco, regia di Giancarlo Giannini (1987). Nel film che segna il suo esordio come regista, Giancarlo Giannini intepreta Domenico Aniello "Capatosta", Mimì per gli intimi, famoso per saper tradurre i sogni in numeri da giocare

I picari, regia di Mario Monicelli (1987). In questa commedia in costume liberamente ispirata alla letteratura spagnola del XVI e XVII secolo, Giancarlo Giannini interpeta Guzmán de Alfarache, personaggio protagonista del romanzo picaresco dello scrittore Mateo Alemán. Nel cast anche Viittorio Gassman, Enrico Montesano e Nino Manfredi

'O Re, regia di Luigi Magni (1989). Giancarlo Giannini è Francesco II di Borbone, re delle Due Sicilie spodestato da Garibaldi e costretto a lasciare la sua capitale, trascorre il proprio esilio nella città pontificia. Per questa interpretazione l'attore ottenne una nomination ai David di Donatello

Lo zio indegno, regia di Franco Brusati (1989). Giancarlo Giannini intepreta Riccardo, uomo tranquillo, ma represso, che incontra inaspettatamente suo zio, un impenitente e dissoluto libertino che ha il volto di Vittorio Gassman

Il male oscuro, regia di Mario Monicelli (1990) Giancarlo Giannini è il protagonista di questa versione cinematografica dell'omonimo romanzo di Giuseppe Berto. Nei panni di Giuseppe Marchi, uno sceneggiatore frustrato senza successo, l'attore offre un ritratto commovente di un uomo malato di depressione

Giovanni Falcone, regia di Giuseppe Ferrara (1993). Nomination ai David Donatello come Migliore attore non protagonista a Giancarlo Giannini che interpreta Paolo Borsellino in questo biopic che racconta gli ultimi anni del giudice Giovanni Falcone interpretato da Michele Placido

Palermo Milano solo andata, regia di Claudio Fragasso (1995). Giancarlo Giannini interpreta il pentito Turi Arcangelo Leofonte, soprannominato "il ragioniere della mafia" a causa dei suoi rapporti con la criminalità organizzata

Celluloide, regia di Carlo Lizzani (1996). Giancarlo Giannini vince il David di Donatello, grazie all'interpetazione del personaggio di Sergio Amidei, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. Il film di Lizzani racconta in maniera romanzata la genesi di Roma città aperta, capovavoro firmato da Roberto Rossellini

La cena, regia di Ettore Scola (1998). Giancarlo Giannini è professore di filosofia Giulio Di Fonzi che al ristorante “Arturo al Portico”, discute con la sua giovane amante, la studentessa Cecilia Nobis (Marie Gillain)

La stanza dello scirocco, regia di Maurizio Sciarra (1998). Nastro d'argento come Migliore attore Giancarlo Giannini che in questo film tratto dal romanzo di Domenico Campana veste i panni del Marchese di Acquafurata, un aristocratico che, per sfuggire alla persecuzione fascista, assume l'identità del suo maggiordomo morto in un incendio

Hannibal, regia di Ridley Scott (2001). In questo thriller che fa parte della saga di Il Silenzio degli Innocenti, tratta dai romanzi di Thomas Harris, Giancarlo Giannini è l'ispettore di polizia Rinaldo Pazzi (discendente di Francesco de' Pazzi). Il commissario scopre che Hannibal Lecter vive a Firenze sotto il falso nome di Dottor Fell

Ti voglio bene Eugenio, regia di Francisco José Fernandez (2002). Indimenticabile e struggente performance attoriale di Giancarlo Giannini che interpreta Eugenio, volontario in un ospedale e affetto dalla sindrome di Down. Grazie a questo film l'attore ha vinto il David di Donatello come miglior protagonista

I banchieri di Dio - Il caso Calvi, regia di Giuseppe Ferrara (2002). Tratto dall'omonimo libro curato da Mario Almerighi, questo biopic narra le vicende del crack del Banco Ambrosiano. Giancarlo Giannini interpreta Flavio Carboni, faccendiere al centro di molti dei grandi misteri italiani

Casino Royale, regia di Martin Campbell (2006). Nel ventunesimo capitolo della serie cinematografica di 007, nonchè primo film con Daniel Craig nel ruolo dell'agente segreto dell'MI6 James Bond, Giancarlo Giannini interpreta il personaggio di René Mathis, un agente dell'MI6 di stanza in Montenegro, che ha il compito di aiutare James Bond durante la sua missione per incastrare il losco banchiere internazionale Le Chiffre. Giannini tornerà a interpretare Mathis in Quantum of Solace

I fratelli De Filippo, regia di Sergio Rubini (2021). Giancarlo Giannini veste i panni dell'attore e commediografo italiano Eduardo Scarpetta, padre biologico di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo