
L'attore leggenda del cinema francese si è spento all'età di 88 anni circondato dalla sua famiglia. Indimenticabile accanto a Romy Schneider, ha svolto diversi lavori prima di diventare una della star più famose della storia del cinema internazionale. Nella gallery, le tappe fondamentali della sua vita e della sua carriera

Considerato un sex symbol della storia del cinema, l'attore francese ha recitato sul set dei registi più importanti del Novecento come René Clément, Luchino Visconti e Jean-Pierre Melville. Quando lo si è definito una superstar, in un'intervista del 1975 lui ha risposto: "l'accetto volentieri, perché a mio avviso sono rimaste poche star nel cinema. Ci sono molti interpreti ma poche star, e io sono una di quelle"
Gli 8 migliori film di Alain Delon
Alain Fabien Maurice Marcel Delon nasce a Sceaux, nel 1935. Suo padre Fabien è il direttore di un piccolo cinema di quartiere. La madre Edith lavora in farmacia. Dopo la separazione dei genitori Delon sviluppa un carattere ribelle. Risposatasi con un salumiere, la madre avvia il figlio a questo mestiere. In breve tempo diventa uno dei dipendenti più proficui del negozio (WEBPHOTO)

Nel 1953 si arruola nella marina francese e parte per l'Indocina. Viene congedato cinque anni dopo per problemi di disciplina. Tornato in patria, fa i lavori più disparati, dal facchino al cameriere nei quartieri malfamati di Montmartre e Halles. L'incontro con l'attrice Brigitte Auber lo allontana da questo mondo e lo avvicina al cinema. Giunto al Festival di Cannes la sua bellezza non passa inosservata
Cannes 2019, Palma d’Oro alla carriera per Alain Delon. FOTO
In un'intervista del 2018 ha detto: "Se avessi capito subito che la bellezza era un'arma non avrei cominciato lavorando nella salumeria del mio patrigno. Alla fine, io ho fatto tutto grazie alle donne. Devo a loro l’opportunità di essere entrato nel cinema" (WEBPHOTO)
![[Retrospettiva] Alain Delon, l'8 novembre compie 75 anni](https://static.sky.it/editorialimages/d3014c4b6e0c7bd455ee1538af625a3bc8b2a4d0/skytg24/it/spettacolo/cinema/approfondimenti/alain-delon/Agenzia_Fotogramma_IPA1048239.jpg?im=Resize,width=335)
L'esordio al cinema avviene grazie allo sceneggiatore Yves Allégret, che lo convince a recitare nel film "Godot" (1957). Il primo vero ruolo da protagonista arriverà appena un anno dopo, nella pellicola "L'amante pura". Su questo set conosce l'attrice austriaca Romy Schneider. Dopo un'iniziale diffidenza, i due si innamorano diventando la coppia d'oro del cinema francese

Il successo e l'amore del grande pubblicano arrivano dopo la sua interpretazione in "Delitto in pieno sole" (1960), girato da René Clément. In un'intervista ha raccontato di essersi imposto per avere il ruolo di protagonista

Un'altra tappa fondamentale per la sua carriera è l'incontro con Lucino Visconti. Nel 1960 gira "Rocco e i suoi fratelli", dove Delon è un personaggio puro e tollerante. Il film vince il Leone d'Argento a Venezia. Da quel momento il regista e l'attore stringono un forte sodalizio

Sarà Visconti a regalargli la fama internazionale con "Il Gattopardo" (1963), in cui interpreta il principe Tancredi di Falconieri e recita insieme a personalità come Burt Lancaster e Claudia Cardinale. Premiato con la Palma d'oro al Festival di Cannes, il film frutta a Delon una candidatura ai Golden Globe come miglior attore debuttante (WEBPHOTO)
![[Retrospettiva] Monica Vitti](https://static.sky.it/editorialimages/c5ea2d44f88bd250ffff5f5a2a4c80d6b8800836/skytg24/it/spettacolo/cinema/approfondimenti/alain-delon/Agenzia_Fotogramma_IPA10946089.jpg?im=Resize,width=335)
Dopo numerosi film, Delon conquista l'amore del pubblico francese con "Frank Costello faccia d'angelo" (1967) di Jean-Pierre Melville. Ma in quegli anni deve contendesi la scena con un altro artista affascinante, in piena ascesa: Jean-Paul Belmondo (nella foto, Alain Delon con Monica Vitti in "L'Eclisse" di Antonioni)

Negli anni Settanta gira film polar (ibridi fra noir e polizieschi), accettando anche ruoli più leggeri come quello in "La Piscina", dove rifiuta Monica Vitti come partner femminile, imponendo a sorpresa la sua ex compagna Romy Schneider (WEBPHOTO)
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Alain Delon si avvicina alla musica, duettando con Dalida e incidendo la versione francese di "Parole Parole" portata al successo in Italia da Mina e Alberto Lupo (WEBPHOTO)

Negli anni Ottanta esordisce come regista e produttore. Gira "Per la pelle di un poliziotto" (1981), film che scrive e in cui chiama a recitare la futura compagna Anne Parillaud (WEBPHOTO)
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Gli anni Novanta sono anche quelli in cui la sua stella declina. Nel 1997 Delon dichiara di voler chiudere la sua carriera, ma poi torna a lavorare per il cinema e la televisione. Si intensifica l'attività teatrale. Negli anni Duemila appare in "Actors" diretto da Bertrand Biler
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Delon torna al successo vestendo i panni del poliziotto tormentato Fabio Montale (2001), personaggio creato dalla penna dello scrittore Jean Claude Izzo, in una mini-serie televisiva di tre puntate. Pochi anni dopo, nel 2005, l'attore rivela alla stampa la sua lotta contro la depressione, che l'ha quasi spinto al suicidio. "Vivo davanti ai miei occhi la scena di quel momento. Il difficile non è farlo, è riflettere per non passare all'azione. Farlo è un gioco da ragazzi"

Nel 2008 torna al cinema interpretando con autoironia Giulio Cesare in "Asterix alle Olimpiadi". Nel monologo iniziale, Cesare rievoca la sua vita passata, omaggiando a carriera di Delon stesso

A proposito del suo ritiro, dice: "Ho l’età che ho. Ho fatto la carriera che ho fatto. Ora, voglio chiudere il cerchio. Organizzando incontri di boxe, ho visto uomini che si sono pentiti di aver fatto un combattimento di troppo. Per me, non ce ne sarà uno di troppo"

Nel maggio del 2019 è tornato ad assaporare le luci del red carpet al Festival di Cannes per ricevere la Palma d'Oro alla carriera, tra lacrime e un discorso dai toni testamentari. "E' un po' un omaggio postumo, ma in vita", disse in quell'occasione Delon. Nel 2012, gli è stato assegnato il Pardo alla carriera al Festival di Locarno
Il racconto del Locarno Film Festival 2024
A Cannes Film Festival con la figlia Anouchka Delon, in occasione della premiazione dell'attore con la Palma D'oro alla carriera, il 19 maggio 2019
![FILMS DIVERS (KIKA) - CANNES - Alain Delon riceverà la Palma d'onore al prossimo Festival di Cannes. A nulla sono valse le polemiche mosse da Melissa Silverstein, fondatrice di Women and Hollywood, che si era opposta alla decisione a causa delle opinioni dell'attore francese sulle donne, oltre alle sue idee conservatrici sull'adozione di bambini da parte di genitori dello stesso sesso, per non parlare dell sostegno all'estrema destra transalpina.[galleria]GUARDA ANCHE: Brigitte Bardot contro le sostenitrici del #MeToo: "Ipocrite" All'indomani dell'annuncio, lo scorso 17 aprile, Silverstein aveva twittato una dichiarazione dell'associazione in cui si era espressa "profonda delusione" per la scelta di Cannes di onorare qualcuno che sostiene "valori aberranti. Il signor Delon ha ammesso pubblicamente di schiaffeggiare le donne. Si è schierato con il Front National razzista e antisemita. Ha affermato che essere gay è contro natura. Il Festival di Cannes si impegna a favore della diversità e dell'inclusione. Onorando Mr. Delon, Cannes sta onorando questi valori aberranti".GUARDA ANCHE: Sex symbol ieri e oggi, eravate così carini! [video mp4=https://www.kikapress.com/kikavideo/mp4/kikavideo_199037.mp4 id=199037]](https://static.sky.it/editorialimages/5ee16e8dac36369411d7e6da25b480972808e016/skytg24/it/spettacolo/cinema/approfondimenti/alain-delon/kika5163438_Mireille%20Darc,%20Alain%20Delon.jpg?im=Resize,width=335)
Alain Delon nel corso della sua vita ha avuto numerose relazioni amorose. Romy Schneider resta la più famosa. Nel 1964 sposa Francine Canovas, nota come Nathalie Delon, dalla quale ha un primo figlio, Anthony. Poi si lega a Mirelle Darc, conosciuta sul set di "Addio Jeff"

Nel 1987 inizia una relazione con la modella olandese Rosalie van Breemen dalla quale ha avuto due figli: Anouchka e Alain-Fabien. I due si separano nel 2001

Alain Delon con suo figlio Anthony Delon alla cerimonia funebre del collega Jean-Paul Belmondo presso la chiesa di Saint-Germain-des-Pres il 10 settembre 2021

Uscito dai riflettori dagli Anni '90, Alain Delon è tornato sulle prime pagine dei giornali nell'estate del 2023, quando i suoi tre figli hanno presentato una denuncia contro la sua compagna, Hiromi Rollin, che per molti anni è la sua stata assistente, accusandola di "circonvenzione di incapace" e di approfittarsi della sua debolezza
Alain Delon, l’attore confidò a un medico: "Voglio morire, la vita è finita"
La leggenda del cinema francese è morto all'età di 88 anni. Lo hanno comunicato i suoi tre figli. "Alain Fabien, Anouchka, Anthony, oltre che il suo cane Loubo, sono profondamente addolorati nell'annunciare la scomparsa del padre. E' morto serenamente nella sua casa a Douchy, circondato dai suoi tre figli e dalla sua famiglia", si legge nella dichiarazione, aggiungendo che la famiglia chiede privacy
E' morto Alain Delon, icona del cinema francese e internazionale
Alain Delon, è stato spiegato, "si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, con accanto i suoi figli e i suoi familiari. La famiglia vi chiede di rispettare la propria intimità in questo momento di lutto estremamente doloroso".
Addio Alain Delon, icona del cinema francese
Delon è stato una vera star dell'epoca d'oro del cinema francese, noto per il suo personaggio da duro sullo schermo in pellicole cult. La sua bellezza e il suo magnetismo hanno affascinato i più grandi registi, senza che ciò bastasse a placare i suoi demoni.

Ombra e luce, è questa la dualità che l'attore ha incarnato per tutta la sua vita. Una personalità che non ha mai cercato di essere amata e ha mostra la sua amarezza e il suo tormento fino alla misantropia. Alain Delon ha "una personalià abbastanza autodistruttiva e alla ricerca della propria identità", ha detto il regista Joseph Losey.

Lontano dalla categoria degli attori cerebrali, Delon aveva la fama di genio istintivo. Si vantava di non aver mai lavorato sulla sua tecnica e faceva affidamento sul suo carisma, una miscela unica di calda bellezza e fredda fragilità.

È il 20 maggio del 2019 e Alain Delon, il giorno dopo aver ricevuto, tra le lacrime, la Palma d'oro alla carriera a Cannes, affida all'AFP una lettera di ringraziamento al pubblico che suona come un testamento.

'Il giorno dopo questa Palma d'Oro onoraria, mi sento di ringraziare tutti coloro che in un modo o nell'altro mi hanno dimostrato il loro affetto, la loro simpatia, e non solo. Affinché il mio viaggio giunga al termine, voglio dirlo: Ho conosciuto tante passioni, tanti amori, tanti successi e fallimenti, tante polemiche, tanti scandali, vicende oscure, tanti ricordi..." (il testo segue sotto)

"...tanti appuntamenti mancati e incontri estemporanei, tanti alti e bassi che anche quando sono onori diventano poco più che ricordi vani e lontani, c'è solo una cosa che brillerà con la sua costanza e longevità: tu, tu solo, a te che hai fatto quello che sono, e che farai quello che sarò, dovevo dirlo; a te. Grazie, grazie, grazie!''

"Oggi ci lascia una vera e propria icona del cinema" dichiara la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni. "Negli anni ci ha regalato interpretazioni magistrali, prima fra tutte quella di Tancredi Falconeri nel 'Gattopardo' di Luchino Visconti. Impossibile poi dimenticare la sua passione sincera per il nostro Paese. Verrà per sempre ricordato per il suo carisma e il suo indiscusso talento".

"Monsieur Klein o Rocco, il Gattopoardo o il Samurai, Alain Delon ha interpretato ruoli leggendari e ha fatto sognare il mondo. Prestando il suo volto indimenticabile per stravolgere le nostre vite. Malinconico, popolare, segreto, era più che una star: un monumento francese". Così il presidente francese, Emmanuel Macron, sui social ricorda il grande attore morto oggi all'età di 88 anni. Il messaggio è accompagnato da una foto in bianco e nero di Delon davanti all'Arco di Trionfo a Parigi.
Guarda il VIDEO: "Addio Alain Delon, icona del cinema internazionale"
L'attore con Romy Schneider - Credits: Archivio Luce Cinecittà

Alain Delon con l’attrice Claudia Cardinale, durante la conferenza stampa del Gattopardo del 1962 - Credits: Archivio Luce Cinecittà

Un altro scatto di Alain Delon con l’attrice Claudia Cardinale, durante la conferenza stampa del Gattopardo del 1962 - Credits: Archivio Luce Cinecittà

Alain Delon - Credits: Archivio Luce Cinecittà