Franco Nero, da Django a Il giorno della civetta: i film più famosi da attore e da regista

Cinema
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ROME, ITALY - DECEMBER 04:  Franco Nero attends the Songs Of Stone' By Gabriele Tinti at Museo Nazionale Romano Palazzo Altemps on December 4, 2016 in Rome, Italy.  (Photo by Ernesto Ruscio/Getty Images)

Il 23 novembre l’artista emiliano, uno dei volti più iconici del cinema italiano, compie 80 anni. In carriera ha vinto un David di Donatello e ha partecipato a più di 150 pellicole, una cinquantina di lavori per la tv, svariati cortometraggi. Ecco i suoi migliori lavori

“Ford aveva John Wayne, Leone aveva Clint Eastwood, io ho Franco Nero”, diceva il regista Sergio Corbucci, sottolineando il grande talento dell'attore, nato il 23 novembre 1941 a Parma. Franco Nero, pseudonimo di Francesco Clemente Giuseppe Sparanero, è uno degli attori più iconici del cinema italiano. Ha al suo attivo oltre 150 pellicole, una cinquantina di lavori per la tv, una decina di cortometraggi. Ha anche diretto due film, ha prestato la sua voce per il doppiaggio di Zio Topolino nel cartoon Cars 2 ed è voce narrante nel corto Inferno dantesco animato. E nella sua lunga carriere si è anche cimentato con qualche incursione nel mondo musicale.

La sua versatilità ha conquistato il mondo del cinema

In carriera Franco Nero ha saputo confrontarsi con registi e opere internazionali, mettendosi in gioco in produzioni difficili e per certi versi rischiose. Il suo debutto sul grande schermo avviene nel 1962 con Pelle viva di Giuseppe Fina. In breve tempo esplora tutti i generi, dalla fantascienza alle commedie, dai thriller mafiosi ai polizieschi, dall’avventura agli spaghetti western.

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Django (1966)

Film cult diretto da Sergio Corbucci, impermeato da una violenza inusuale per il cinema dell'epoca, è diventato una pietra miliare del western all'italiana. Fu un grande successo di pubblico e consacrò sia il regista che l'attore principale. Franco Nero è diventato una star mondiale grazie a questa interpretazione. Il film ha influenzato molti registi nei decenni, tra cui Quentin Tarantino che nel 2012 ha girato il suo Django Unchained, in cui Nero compare in un cameo.

La Bibbia (1966)

Kolossal per la regia di John Huston, racconta la storia della Genesi, narrata in un epico, ed ormai classico film, dalla creazione del mondo al dramma di Abramo di fronte alla necessità di dover sacrificare il proprio figlio. A Franco Nero venne affidato il ruolo di Abele.

Camelot (1967)

Grazie a Camelot e al regista Joshua Logan, Franco Nero si svincola dal ruolo del “duro con la pistola” e dimostra la sua versatilità di interprete. Regge benissimo la scena e il set condiviso con grandi talenti internazionali come Richard Harris e Vanessa Redgrave (diventata poi sua compagna di vita). Re Artù e Lancillotto si contendono l'amore della moglie del re, Ginevra. Artù inizialmente considera il cavaliere come un figlio, prima che il giovane tradisca la fiducia del re. Il film fu premiato con tre Oscar, Nero riceve la sua prima e unica nomination ai Golden Globe come miglior promessa maschile per il ruolo di Lancillotto.

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Il giorno della civetta (1968)

Tra tutti i suoi film, è indubbiamente uno tra i più alti e raffinati dal punto di vista qualitativo. Per la regia di Damiano Damiani, mette sotto la lente di ingrandimento  il mondo della mafia e la cultura dell'omertà, traendo ispirazione dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia. A Franco Nero il ruolo del Capitano Bellodi, un antieroe simbolo dei tanti uomini in divisa o della magistratura, che hanno combattuto una lotta impari contro Cosa Nostra. La pellicola vanta anche la presenza di Lee J. Cobb e Claudia Cardinale. Nero vince il David di Donatello per la sua interpretazione.

Un tranquillo posto di campagna (1968)

Anche in questo film (che vinse l'Orso d'argento a Berlino) Franco Nero si trova a recitare con la straordinaria Vanessa Redgrave. Diretto da Elio Petri, l’attore interpreta Leonardo Ferri, disturbato e incostante pittore, che si ritira nella campagna veneta su consiglio della manager e amante Flavia. Il film dimostrò ancora una volta la capacità di Nero di misurarsi con generi e ruoli molto diversi tra loro.

Keoma (1976)

È l’ultimo vero, grande, spaghetti western italiano. Per la regia di Enzo Castellari, vede Franco Nero nei panni del mezzosangue indiano Keoma. La critica considera questo personaggio una delle migliori interpretazioni della carriera dell’attore.

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Querelle de Brest (1982)

Film di Rainer Werner Fassbinder, racconta del marinaio Querelle che, sbarcato a Brest, in Bretagna, cerca di vendere l'oppio che vuole contrabbandare a terra. In un bordello intreccia tresche e rapporti omosessuali. Ma incontra un assassino, che sembra essere suo fratello. Franco Nero interpreta il Tenente Seblon. Tratto dall’omonimo romanzo di Jean Genêt, in Italia il film è stato colpito dalla scure della censura che si è abbattuta su diverse scene.

Il giovane Toscanini (1988) 

Diretto da Franco Zeffirelli, è stato presentato per la prima volta alla Mostra del cinema di Venezia. Nel cast anche C. Thomas Howell, Elizabeth Taylor, Sophie Ward, Pat Heywood, Jean-Pierre Cassel, Nicolas Chagrin. Il film racconta la vita giovanile del direttore d'orchestra Arturo Toscanini. Franco Nero interpreta Claudio Toscanini, padre del protagonista.

Diceria dell’untore (1990) 

Film di Beppe Cino, vede Franco Nero tra i produttori, oltre che nel ruolo del protagonista, il reduce di guerra Angelo, che si trova in un sanatorio dove viene curato dal primario soprannominato il "Gran Magro". Qui il ragazzo conosce Marta, un'ex ballerina della Scala che è stata l'amante di un soldato delle SS. Tratto dal libro di Gesualdo Bufalino, i cambiamenti rispetto al testo sono stati importanti.

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Jonathan degli orsi (1994)

Pellicola interpretata, sceneggiata e anche prodotta da Franco Nero, racconta di Jonathan che a 6 anni assiste all’omicidio dei propri genitori. Diventato amico di un cucciolo di orso bruno, è adottato da Tawanka, capo degli indiani Dakota. La sua missione? Vendicare mamma e papà. Diventa anche sostenitore della causa dei pellerossa che lo hanno allevato. 

Forever Blues (2005)

Esordio alla regia di Franco Nero, che ha anche scritto la sceneggiatura e interpreta il ruolo di Luca, trombettista disilluso che incontra per caso Marco, un bambino con cui nasce un'amicizia insolita.

Cars 2 (2011)

Il film d’animazione della Disney/Pixar ha come interpreti (o meglio, come doppiatori dei protagonisti) Franco Nero, Paola Cortellesi, Alessandro Siani, Vanessa Redgrave e Sabrina Ferilli. Il film è in 3D. Franco Nero è Zio Topolino. Saetta McQueen e il suo inseparabile amico, Cricchetto attraversano l'oceano per partecipare al primissimo Grand Prix Mondiale che decreterà chi è la macchina più veloce del pianeta. La strada verso la gara, però, si rivelerà disseminata di buche, deviazioni e divertentissime sorprese con Cricchetto che si ritroverà coinvolto in un'intrigante avventura di spionaggio internazionale.

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L’uomo che disegnò Dio (2021)

Con Kevin Spacey, Franco Nero, Faye Dunaway, Robert Davi, Stefania Rocca, vede Franco Nero anche dietro la macchina da presa come regista. Nero ha voluto accanto a sé Spacey dopo le accuse sessuali del 2017.  Il film racconta la storia di Emanuele (Franco Nero), un artista anziano, solitario e non vedente, che insegna ritrattistica a carboncino nelle scuole serali. L’uomo ha la straordinaria capacità di ritrarre chiunque nonostante non veda, ma semplicemente ascoltandone la voce. Nessuno conosce questa sua qualità, eccetto la sua assistente sociale e i suoi studenti. Quando Iaia, immigrata africana da lui ospitata con la madre, registra tutto con lo smartphone e carica il video online, l’artista diventa subito virale.

The Match (2021)

Per la regia di Dominik e Jakov Sedlar il film è ispirato da eventi reali della primavera del 1944, quando i nazisti organizzarono una partita di calcio tra una squadra di detenuti di un campo di prigionia e una squadra nazista d'élite per il compleanno di Adolf Hitler.

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