Franco Zeffirelli, i 10 capolavori del grande regista

Spettacolo

Morto all’età di 96 anni, ha diretto nel corso della sua carriera decine di pellicole che sono entrate nella storia del cinema. Da "La bisbetica domata" a "Callas Forever": diversi film sono tratti dai lavori di Shakespeare, altri da celebri opere liriche

Gian Franco Corsi Zeffirelli – meglio noto come Franco Zeffirelli – morto all’età di 96 anni, nella sua vita è stato un grande regista, sceneggiatore e scenografo. I suoi film, quasi tutti prodotti a livello internazionale, sono caratterizzati dalle atmosfere eleganti e a tratti esuberanti, con al centro storie d’amore e melodrammatiche. Nella sua carriera ha diretto 25 pellicole e firmato 15 sceneggiature. Ecco 10 dei suoi principali capolavori (FOTOSTORIA - LE COLLABORAZIONI CON LA SCALA).

La bisbetica domata (1967)

Nel 1967 Zeffirelli dirige “La bisbetica domata”, tratto dall'omonima commedia di William Shakespeare (saranno diverse le pellicole di Zeffirelli tratte dalle opere del drammaturgo inglese). Inizialmente il regista avrebbe voluto che i protagonisti del film fossero Sophia Loren e Marcello Mastroianni, poi sostituiti da Elisabeth Taylor e Richard Burton. “La bisbetica domata” riceve due nomination all’Oscar (migliori scenografie e costumi) e numerosi altri riconoscimenti, oltre ad attestarsi come campione d’incassi con 12 milioni di dollari nel mondo.

Romeo e Giulietta (1968)

Un anno dopo, Zeffirelli resta nell’universo shakespeariano con la storia dei più famosi innamorati di sempre: Romeo e Giulietta. Il film è un successo come “La bisbetica domata”: vince un David di Donatello, ottiene due Oscar (fotografia e costumi) e incassa quasi 40 milioni di dollari solo negli Stati Uniti. La pellicola di Zeffirelli è una delle prime versioni dell’opera in cui gli attori principali sono molto vicini all’età dei personaggi originali: Leonard Whiting (Romeo) ha diciassette anni, Olivia Hussey (Giulietta) sedici. Ma proprio la giovane età degli attori porta al regista qualche critica, a causa soprattutto delle scene di nudo della protagonista. In occasione della morte del regista, Sky Cinema gli rende omaggio con una programmazione dedicata: il 15 giugno su Sky Cinema Due alle 21.15 e il 16 giugno alle 14.25 viene proposto "Romeo e Giulietta". 

Fratello sole, sorella luna (1972)

Arrivano gli anni ’70 e con loro l’interesse di Zeffirelli per il tema della fede, che entra a far parte dei suoi film. Nel 1972 dirige “Fratello sole, sorella luna”, film liberamente ispirato alla vita e alle opere di san Francesco (interpretato da Graham Faulkner), dalla sua vocazione all’istituzione della regola francescana. Tre canzoni della colonna sonora sono cantate da Claudio Baglioni.

Gesù di Nazareth (1977)

Nel 1977 arriva “Gesù di Nazareth”, una miniserie per la tv che ottiene un enorme successo di pubblico. Nel cast spiccano i nomi di Olivia Hussey (nei panni di Maria), Robert Powell (Gesù), Peter Ustinov (Erode), Laurence Olivier e Anthony Quinn. Lo sceneggiato ha molto successo anche all’estero e viene definito negli Stati Uniti la “miglior miniserie televisiva di tutti i tempi”.

Pagliacci (1982) e La traviata (1983)

Oltre ai film tratti dalle opere di Shakespeare, il cinema di Zeffirelli conta diverse pellicole che affondano le proprie radici nell’opera lirica. Due esempi sono “Pagliacci” del 1982 e “La traviata” del 1983. Il primo, ambientato nel sud Italia, narra la tragedia di Canio (interpretato da Plácido Domingo), il pagliaccio protagonista di una troupe di commediografi, di sua mogie Nedda (Teresa Stratas) e dell’amante di lei, Silvio (Alberto Rinaldi). La colonna sonora del film è diretta da Georges Prêtre con l'Orchestra e Coro del Teatro alla Scala di Milano. L’anno successivo è il turno de “La traviata”, dove tornano come protagonisti Teresa Stratas e Plácido Domingo. Due le nomination all’Oscar per la pellicola: miglior scenografia e migliori costumi.

Amleto (1990)

Nel 1993 Zeffirelli gira “Amleto”, ancora una volta tratto da una tragedia shakespeariana. Tra gli altri, il film è interpretato da Mel Gibson (Amleto), Glenn Close (Gertrude) e Helena Bonham Carter (Ofelia). Il film viene girato in varie località della Scozia, nel castello di Dover e a Thionville, in Francia. Oltre al David di Donatello come miglior film, ottiene due nomination agli Oscar (scenografia e costumi) e viene distribuito in diverse nazioni. Solo negli Stati Uniti incassa oltre 20 milioni di dollari.

Jane Eyre (1996)

Nel 1996 è il turno di “Jane Eyre”, una coproduzione italiana, francese e britannica. Il film mette in scena l'omonimo romanzo di Charlotte Brontë che narra la storia dell’orfana Jane e del suo amore per il ricco Edward Rochester. Il film riceve il David di Donatello per i costumi.

Un tè con Mussolini (1999)

Nel 1999 Zeffirelli gira la commedia parastorica “Un tè con Mussolini”. Nel film il regista rievoca la propria infanzia nella Firenze fascista mettendo al centro della storia il piccolo Luca, figlio illegittimo di un ricco mercante di tessuti e di una sarta. Quando la mamma del bambino muore, lui viene allevato da un gruppo di signore della comunità inglese che ammirano Mussolini. Un amore che cessa quando queste vengono confinate a San Gimignano. Il cast è stellare: Maggie Smith, Judi Dench, Cher, Lily Tomlin. Nel 2000 è stato premiato col Nastro d’argento per i migliori costumi.

Callas Forever (2002)

“Callas Forever” racconta gli ultimi 3 mesi di vita (inventati) di Maria Callas, la più grande cantante lirica di tutti i tempi, interpretata da Fanny Ardant. Callas e Zeffirelli sono grandi amici nella vita e hanno già lavorato insieme: il regista ha infatti diretto più volte in teatro il soprano greco. A proposito della cantante, Zeffirelli ha dichiarato più volte: “L’ho amata molto e la rispetto come una delle più grandi personalità che abbia mai conosciuto”. Nel cast del film, anche Jeremy Irons nel ruolo dell’amico e un tempo impresario di Maria Callas, Larry Kelly.

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