
David Cronenberg compie 80 anni, i migliori film del padre del body horror. FOTO
Il regista canadese è nato a Toronto il 15 marzo del 1943. In carriera ha dato vita a capolavori che hanno saputo scavalcare i confini del cinema di genere, da La Mosca all'ultimo Crimes of the Future, passando per Crash e Il Pasto Nudo. Eccone una selezione

David Cronenberg nasce a Toronto il 15 marzo 1943. Si avvicina alla regia cinematografica dopo essersi cimentato nella scrittura di racconti fantascientifici. I suoi primi lavori, Stereo e Crimes of the Future (solo omonimo del film uscito nel 2022), nascono con un budget ridottissimo e non hanno una regolare distribuzione. Girate a cavallo tra il 1969 e il 1970, queste prime opere non hanno dialoghi ma presentano già alcuni temi che diverranno cari al maestro
Crimes of the Future, due clip del film
Il demone sotto la pelle è il primo vero film di Cronenberg ad essere visto e apprezzato, anche fuori dal Canada. Come fa intuire già il titolo italiano, in questa pellicola si trovano elementi riconducibili al body horror. Cronenberg sarà sempre ricordato in seguito come uno dei padrini di questo sotto genere, in cui si indaga il difficile rapporto con la dimensione corporea. Al centro di Il demone sotto pelle c’è un pericoloso parassita, in grado di inoculare nelle vittime un pericoloso liquido in grado di risvegliarne gli istinti più pericolosi e animaleschi
Crimes of the future, il trailer del film di Cronenberg
Rabid è una riflessione tanto attuale sulla bellezza esteriore e la sua importanza nella nostra società da aver generato già un remake omonimo, qualche anno fa. Il Rabid del 2019 non è comunque al livello dell’originale del 1977, girato da un Cronenberg sempre più maturo registicamente. L’attrice pornografica Marilyn Chambers interpreta una donna che riesce a tornare bellissima dopo un incidente che ne aveva devastato il corpo. L’intervento chirurgico che le ridà le meravigliose fattezze ha però un solo piccolo effetto collaterale: le mette sete.. di sangue umano
Cronenberg girerà un film con Vincent Cassell
Veloci di mestiere (in originale Fast Company) è un action che dimostra al grande pubblico come Cronenberg sia in grado di regalare anche film di puro intrattenimento. In questa pellicola girata nel mondo delle corse scopriamo poi la sua passione per le macchine, stavolta intese come automobili
Il red carpet a Cannes di Crimes of the Future
The Brood - La covata malefica è il ritorno di Cronenberg all’horror e alle sue ossessioni. Anche qui siamo alle prese con gli effetti collaterali di una terapia, colpevole di dar vita a un immaginario fatto di corpi deformi e disturbanti. Il regista era appena uscito da un doloroso divorzio e ha confessato di aver regalato dei tratti della sua fresca ex moglie alla protagonista femminile
I 20 migliori film folk horror
Scanners del 1981 è uno dei film più emblematici dello stile di Cronenberg. È difficile dimenticarsene anche solo una parte, a cominciare dalla storica locandina. Qui siamo di fronte a una manica di persone dai poteri straordinari ma ben lontani dall’essere dei supereroi. Anche qui ritroviamo diversi temi ricorrenti della poetica cronenberghiana, in primis il già accennato e complesso rapporto uomo-macchina
Cronenberg ospite a Matera
Videodrome è senza dubbio uno dei film più importanti degli anni Ottanta. La sequenza in cui una mano esce dalla televisione e spara è una delle più iconiche della del cinema. Uscita in un momento in cui la tv era diventata ormai molto più che un semplice nuovo elettrodomestico, la pellicola di Cronenberg pone la domanda: “Fin dove saresti disposto a spingerti pur di essere intrattenuto?”. La risposta al quesito è inquietante, anche perché tende a far sentire a disagio chi la partorisce

Con La zona morta Cronenberg si cimenta nell’adattamento del libro di un grande scrittore. Non sarà l’ultima volta. Nonostante i tanti cambi di sceneggiatura, la sensazione è che ne esca qualcosa di più vicino alla visione di Stephen King, con un Cronenberg che gira quasi con uno stile “a la Brian De Palma”. Un grande Cristopher Walken e i rimandi ad altri maestri del brivido come Edgar Allan Poe rendono la visione comunque più che gradevole

La mosca è il rifacimento di un film degli anni Cinquanta ma, un po’ come La Cosa di Carpenter rappresenta un qualcosa di completamente diverso dal materiale originale. Lo scienziato che si trasforma kafkianamente in un ibrido tra uomo e insetto porta con sé implicazioni filosofiche ma soprattutto fa guadagnare al film uno dei più meritati Oscar per il trucco nella storia

Dopo un altro film tratto da un libro, Inseparabili (su due gemelli omozigoti che soffrono il dover di fatto “condividere” lo stesso corpo), Cronenberg ci ha preso gusto e riprova la strada dell’adattamento. Il suo primo lavoro degli anni Novanta è Il pasto nudo, molto liberamente tratto dal libro omonimo di uno dei padri della Beat Generation: William S. Burroughs. Stavolta a trasformarsi in uno scarafaggio è la macchina da scrivere del protagonista in uno dei film più “difficili” di Cronenberg, anche per la sua poca linearità.

Dopo aver adattato addirittura una piece teatrale che rimandava all’opera di Puccini in M. Butterfly, Cronenberg si cimenta nella rilettura di un libro di James Ballard. Crash vincerà il Premio della Giuria a Cannes e, con i suoi incidenti stradali multipli ripresi come fossero degli amplessi, porterà a un’interessante riflessione molto cronenberghiana sulla relazione tra dolore e piacere

eXistenZ del 1999 riprende un tema già presente in Videodrome, ampliandolo. Cronenberg si chiede di nuove quale sia il confine tra finzione e realtà e se abbia ancora senso di esistere oggi in un film che di fatto anticipa la realtà virtuale nei videogame. eXistenZ è in fondo proprio questo: un grande videogioco immersivo da cui è difficile staccarsi senza conseguenze

Dopo Spider, in cui abbiamo di nuovo un protagonista confinato in un mondo suo e staccato dalla realtà, Cronenberg decide di fare un doppio omaggio ai gangster movie. A History of Violence e La promessa dell’assassino rimangono tra i vertici più alti del regista nel nuovo millennio. Due film iper-violenti dove paradossalmente la messa in scena è molto controllata e le inquadrature sembrano quasi “ferme”. La promessa dell’assassino ha al suo interno poi una delle sequenze più iconiche del cinema degli anni Duemila, quella della sauna

A Dangerous Method quando esce nel 2011 spiazza più di qualcuno. L’uomo che aveva per anni investigato sulla natura del corpo fa un film con protagonisti i padri della psicanalisi? Il viaggio nella mente di Cronenberg riceve pareri discordanti ma può contare sulla grande interpretazione di Viggo Mortensen nei panni di Freud. Da segnalare anche una bravissima Keira Knightley nel ruolo di una donna costantemente sull’orlo della crisi di nervi

I libri di Don De Lillo erano sempre stati considerato quasi impossibili da portare al cinema. Cosmopolis era poi una sfida particolarmente complicata, essendo sostanzialmente un libro ambientato all’interno di un auto. Cronenberg non si spaventa e porta a casa un altro grande film, facendo scoprire definitivamente al cinema d’autore il talento del teen idol Robert Pattinson

Dopo aver investigato le dinamiche familiari con Maps to the Stars nel 2014, Cronenberg si prende una pausa dalla regia e ritorna solo nel 2022. Crimes of the Future viene applaudito a Cannes perché prende gli elementi del Cronenberg classico e li usa per parlare dell'oggi. Quali saranno le conseguenze della distruzione del Pianeta da parte dell’uomo sul nostro corpo? Cosa diventeremo? Quest’ultima domanda è quella centrale nel cinema del regista canadese che continua a porcela, ben conscio che la risposta potrebbe inquietarci ancora più che in passato