Addio a Lea Massari, una carriera tra cinema e televisione: i migliori film. FOTO
Il mondo dello spettacolo saluta con commozione l'attrice scomparsa Roma il 23 giugno 2025, pochi giorni dal suo 92º compleanno. Artista carismatica, segnato il cinema italiano ed europeo grazie alla sua eleganza e la sua voce inconfondibile, che restano impresse nella memoria collettiva. Ripercorriamo la sua incredibile carriera, tra piccolo e grande schermo
A cura di Camilla Sernagiotto
Il mondo del cinema - e dello spettacolo in generale - saluta con commozione Lea Massari, scomparsa a Roma il 23 giugno 2025 a pochi giorni dal suo 92º compleanno. Attrice riservata e carismatica, ha segnato profondamente il cinema italiano ed europeo. La sua eleganza e la sua voce inconfondibile restano impresse nella memoria collettiva. Ripercorriamo la sua incredibile carriera, tra piccolo e grande schermo
Nata Anna Maria Massatani, Lea Massari iniziò la carriera nel 1954 con Proibito di Mario Monicelli. Il suo volto aristocratico e il talento naturale le valsero subito ruoli importanti. Il nome d’arte lo scelse in memoria del fidanzato tragicamente scomparso
Negli anni Cinquanta e Sessanta, consolidò la sua fama con I sogni nel cassetto (nella foto) di Renato Castellani e I sogni muoiono all’alba di Craveri e Gras. Proprio per quest’ultimo film ricevette un premio speciale David di Donatello
La consacrazione internazionale arrivò con L’avventura (1960, nella foto il poster del film) di Michelangelo Antonioni, accanto a Monica Vitti e Gabriele Ferzetti. Il ruolo della donna misteriosamente scomparsa divenne iconico. Fu il punto di svolta della sua carriera
Partecipò poi a La giornata balorda (nella foto) di Mauro Bolognini e Il colosso di Rodi di Sergio Leone. Sempre nel 1961 fu protagonista, con Alberto Sordi, di Una vita difficile di Dino Risi, grande successo del cinema italiano dell’epoca
Appare anche, seppur non accreditata, in Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy e in La città prigioniera con David Niven. La sua versatilità la portò anche nel film I cavalieri della vendetta (1963, nella foto la locandina del film) diretto da Carlos Saura
Rifiutata da Fellini per 8½, tornò al successo con Il ribelle di Algeri (1964, nella foto) accanto ad Alain Delon. Collaborò ancora con Valerio Zurlini in Le soldatesse e con Silvano Agosti in Il giardino delle delizie, film oggetto di censura
Lavorò poi in L’amante (1970) di Claude Sautet, con Michel Piccoli e Romy Schneider, che le valse il premio Louis-Delluc. Tornò a recitare in Francia a più riprese, fino alla fine degli anni Settanta e agli inizi degli anni Ottanta, in Foto ricordo (nella foto, una scena del film. Anche Foto ricordo la vedeva recitare sul set con Piccoli) nel 1979 e Il 7° bersaglio (La 7ème cible), regia di Claude Pinoteau, del 1984, tra gli altri
Con Soffio al cuore (1971) di Louis Malle interpretò il ruolo più discusso della sua carriera, accanto a Benoit Ferreux. Denunciata in Italia per corruzione di minorenne, fu assolta e ottenne in Francia il premio Étoile de Cristal
Brillò anche in La prima notte di quiete (1972) con Alain Delon e in La corsa della lepre attraverso i campi (1972) con Jean-Louis Trintignant. Partecipò anche a Un battito d’ali dopo la strage (1973, nella foto) con Yves Montand
Nel 1974 fu diretta dai fratelli Taviani in Allonsanfàn, accanto a Mastroianni. Per la sua interpretazione in Antonio Gramsci – I giorni del carcere (nella foto) vinse il Pardo d’oro a Locarno. Poi arrivò il secondo Nastro d’argento per Cristo si è fermato a Eboli (1978) di Francesco Rosi
In teatro debuttò con Due sull’altalena nel 1960, diretta da Arnoldo Foà. Per la televisione, memorabili le sue prove ne I promessi sposi (1967), I fratelli Karamazov (1969), e Anna Karenina (1974) diretta da Sandro Bolchi. Nella foto, la vediamo con Aldo Fabrizi, Armando Trovaioli e Nino Manfredi sul palcoscenico del teatro Sistina in occasione della prima di Rugantino, a Roma il 15 dicembre 1962
Il pubblico televisivo la apprezzò anche in Quaderno proibito (1980) e in Una donna spezzata (1988), tratto da Simone de Beauvoir. Quest’ultima fu la sua ultima apparizione sullo schermo. Nella foto la vediamo invece nel 1977 durante la messa in onda del programma televisivo Bontà loro, condotto da Maurizio Costanzo. In quest’occasione, con lei in studio c’era Luciano Lutring
Negli anni Ottanta si ritirò progressivamente dalle scene. Interpretò un ultimo ruolo intenso in Segreti segreti (1985, nella foto, dove la vediamo accanto alla collega di set Lina Sastri) di Giuseppe Bertolucci, prima di dedicarsi all’attivismo ecologista e alla difesa degli animali
Il suo ultimo film fu Viaggio d’amore (1990) con Omar Sharif, dopo il quale si ritirò in Sardegna. Rimasta lontana dai riflettori, rifiutò il ritorno sul set, preservando con coerenza la propria riservatezza fino alla fine