Blake Lively contro Justin Baldoni regista di It Ends With Us, "a disagio" altre attrici
CinemaLively ha modificato l'originaria denuncia di 141 pagine contro Baldoni, citando altre due interpreti presenti sul set che sarebbero pronte a testimoniare nel processo in programma il 29 marzo 2026
Nuovi sviluppi nella causa tra Blake Lively e Justin Baldoni per molestie sessuali e campagna diffamatoria. Il 18 febbraio la star ha presentato una modifica dell’originaria denuncia di 141 pagine, ora arricchite di altre 48, contro il regista e attore del film It Ends With Us, sostenendo che lui avrebbe fatto sentire “a disagio” altre due attrici presenti sul set. La denuncia non include i nomi delle due donne, che sarebbero pronte a testimoniare nel processo che inizierà il 29 marzo 2026 davanti al tribunale federale di New York. “Il pericoloso clima di minacce, molestie e intimidazioni alimentato dalla campagna di ritorsioni degli imputati ha richiesto alla signora Lively di modificare la sua vita personale e professionale e di adottare misure per proteggere gli spettatori innocenti piuttosto che esporli a ulteriori danni”, si legge nei documenti legali. “Pertanto, questa denuncia modificata non si riferisce a determinati testimoni per nome, né fornisce schermate dei loro messaggi di testo. È importante sottolineare, tuttavia, che questi testimoni hanno dato alla signora Lively il permesso di condividere la sostanza delle loro comunicazioni”. Secondo l'attrice, inoltre, la dirigente della produzione Sony, Ange Giannetti, sarebbe stata a conoscenza del disagio provato da lei e dalle altre interpreti. “Ancora più importante, la falsa narrativa degli imputati si sgretola sotto l’indiscutibile verità che la signora Lively non era la sola a lamentarsi del signor Baldoni e aveva sollevato le sue preoccupazioni contemporaneamente a quando sono sorte nel 2023, non in connessione con qualche gioco di potere immaginario per il controllo del film nel 2024”. Il documento prosegue: “Le azioni degli imputati hanno creato un clima così tossico di vetriolo online contro la signora Lively, la sua famiglia, altri membri del cast e vari testimoni dei fatti, che tutti quanti sopra hanno ricevuto minacce inquietanti. Un testimone noto per sostenere pubblicamente la signora Lively ha recentemente ricevuto una minaccia scritta che indicava che la famiglia del testimone sarebbe stata aggredita sessualmente e uccisa a meno che il testimone non avesse accettato di “fare una dichiarazione e dire la verità””.
LE DENUNCE
Baldoni aveva a sua volta presentato denuncia sia contro Lively e il marito Ryan Reynolds per diffamazione ed estorsione, sia contro il New York Times. L’attrice ha ora trascinato sul banco degli imputati anche l’agenzia di PR Crisis Street Relations e il fondatore Jed Wallace, accusati di aver orchestrato una campagna di diffamazione online, e ha citato espressamente l’avvocato di Baldoni, Bryan Freedman.
