Justin Baldoni fa causa a Blake Lively e Ryan Reynolds (c'entrerebbe anche Taylor Swift)
CinemaSecondo l'attore e regista di It Ends With Us, la coppia avrebbe sabotato il suo film e avrebbe cercato di distruggere lui stesso con false accuse di molestie sessuali. L'attrice avrebbe inoltre presto il controllo creativo della pellicola, aiutata dai suoi due "draghi" protettori, il marito e l'amica Taylor Swift. Baldoni ha ora chiesto un risarcimento di almeno 400 milioni di dollari, mentre i legali di Lively respingono le accuse
Justin Baldoni ha fatto causa a Blake Lively e a Ryan Reynolds. Secondo le accuse, la power couple di Hollywood avrebbe sabotato il film da lui diretto, It Ends With Us, e avrebbe cercato di distruggere lui stesso con false accuse di molestie sessuali. Il 16 gennaio, a New York, l’attore e regista ha quindi intrapreso un’azione legale contro gli attori per estorsione civile, diffamazione e invasione della privacy, chiedendo un risarcimento di almeno 400 milioni di dollari di danni. “In fondo, non si tratta di celebrità che si prendono di mira a vicenda sulla stampa”, si legge nei documenti legali. “Si tratta del caso di due delle star più potenti del mondo che impiegano il loro enorme potere per rubare un intero film dalle mani del regista e dello studio di produzione...Quando i querelanti avranno il loro giorno in tribunale, la giuria riconoscerà che anche la celebrità più potente non può piegare la verità alla sua volontà”.
BLAKE LIVELY COME KHALEESI PROTETTA DAI DRAGHI
Il 31 dicembre 2024 Lively aveva fatto causa a Baldoni, che avrebbe orchestrato contro di lei una campagna diffamatoria online come forma di ritorsione alle sue denunce di presunte molestie sessuali sul set del film. In risposta, Baldoni aveva querelato il New York Times, che per primo aveva riportato la storia e che, secondo l’attore e regista, avrebbe collaborato con il team dell’attrice utilizzando informazioni fuori contesto allo scopo di diffamarlo. Nella nuova causa, Baldoni ha accusato Lively di aver anche preso il controllo creativo del film, come dimostrerebbe la riscrittura della scena del tetto nella quale i due protagonisti si incontrano per la prima volta. L’attrice avrebbe convocato il regista nel suo attico di New York, dove Reynolds e una “megacelebrità amica” (che potrebbe essere Taylor Swift) avrebbero elogiato la versione di Lively. Secondo i documenti legali, Baldoni “non stava solo trattando con Lively. Doveva anche affrontare Ryan Reynolds e Taylor Swift, due delle celebrità più influenti al mondo” che, peraltro, l’attrice avrebbe definito i suoi “draghi”, sempre pronti a proteggerla. Baldoni si sarebbe quindi sentito sotto pressione e costretto ad esaudire i desideri della star. Inoltre, nell’alludere alle potenti forze dalla sua parte, l’attrice si sarebbe paragonata a Khaleesi, la regina dei draghi interpretata da Emilia Clarke nella serie tv Il Trono di Spade. Secondo gli avvocati di Lively, Baldoni intenderebbe spostare l’attenzione dalle accuse di molestie ricevute. “Questa è una storia secolare: una donna parla con prove concrete di molestie sessuali e ritorsioni e l’aggressore tenta di ribaltare la situazione nei confronti della vittima”, hanno dichiarato i legali. “In breve, mentre la vittima si concentra sull’abuso, l’aggressore si concentra sulla vittima”.
