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Wicked, Ariana Grande e Cynthia Erivo tra orgoglio e pregiudizio. La recensione del film

Cinema

Paolo Nizza

Arriva al cinema la prima parte del lungometraggio ambientato nel magico mondo di Oz. Tratto dall’omonimo musical, una favolosa festa per gli occhi e per le orecchie. Interpretata da Jeff Goldblum  e Michelle Yeoh, un’opera sul potere e l’accettazione della diversità

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“Il futuro influenza il presente tanto quanto il passato”, diceva il filosofo con il martello Friedrich Whilhelm Nietzsche. Sicché Wicked, ambientato nel regno di Oz molti anni prima dell’arrivo della piccola Dorothy Gale e delle sue mitiche scarpette rosse, spariglia le carte come in un gioco di prestigio. Se Il Mago di Oz, capolavoro firmato da Victor Fleming nel 1939, è un film, per citare le parole di David Lynch, "che ha fatto sognare generazioni di spettator perché parla agli esseri umani in modo profondo", il lungometraggio diretto da Jon M. Chu (Now You See Me 2 nel 2016 e Sognando a New York - In the Heights nel 2021) è l’emozionante storia di un’amicizia al femminile. Nelle sale cinematografiche italiane a partire da giovedì 21 novembre, l’opera è un atto d’accusa contro il bullismo, nonché un’apologia dei diritti degli animali. Adattamento cinematografico dell'omonimo musical dal 2003, basato sul romanzo Strega - Cronache dal Regno di Oz in rivolta di Gregory Maguire. Wicked è il primo capitolo di un entusiasmante spettacolo. La seconda parte arriverà nei cinema a novembre 2025.

Wicked, la trama del film

In Wicked il sentiero dorato, la strada di mattoni gialli è ancora un’idea, un plastico tridimensionale. Ma non è certo la via verso la felicità. Nessuno si sente a casa in questo fantasmagorico prequel. A partire da Elphaba Thropp, nata con la pelle verde, emarginata studentessa, iscritta suo malgrado all’università di Shiz, un luogo dove la conoscenza incontra la magia. Una giovane solitaria, odiata dal padre e dotata di poteri sovrannaturali che non è ancora in grado di controllare. La sua nemesi è Glinda Upland. Bianca, bionda e amata, anela a diventare una strega, ma al momento non pare provvista di alcun talento per le arti magiche. Tuttavia, come sovente accade nelle favole, gli opposti finiscono per attrarsi. Destinate a trasformarsi rispettivamente ne la Strega Cattiva dell'Ovest e la Strega Buona del Sud, le due giovani studentesse finiscono per diventare migliori amiche. Al netto di qualche attrito, e nonostante il disappunto del corpo docente che non vede di buon occhio questa relazione, le due ragazze restano unite tant’è che Elphaba, invitata nel sardanapalesco palazzo del Mago di Oz, sceglie di farsi accompagnare da Glinda. Sarà l’inizio una eccezionale impresa. cui verranno svelati gli antefatti del famoso racconto del viaggio di Dorothy verso la Città di Smeraldo.

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Un film dalle molte anime

Wicked è un film dalle molte anime. Si parte con i festeggiamenti per la morte della strega cattiva dell’ovest, uccisa da Dorothy con un secchio d’acqua per poi avventurarsi in un esteso flashback. E se l’inizio ricorda gli High School Movies, la saga di Harry Potter, quella di Percy Jackson ma pure la serie tv Mercoledì, con il susseguirsi degli eventi il fantasy si fa strada come una ciliegia al maraschino in un cocktail Manhattan, per finire con il consueto viaggio dell'eroe, in questo caso declinato al femminile. Tra studenti della Shiz, mastichini dai capelli rossi e bellicose scimmie alate, l’orgogliosa Elphaba capirà sulla sua pelle che il verde non è il colore della speranza in un mondo rosa pastello. Eppure, resterà fedele a se stessa e sfidare persino la legge di gravità. Perché la libertà e l’indipendenza hanno sempre un prezzo da pagare. A volte molto alto. Cionondimeno, la pellicola riflette sulle tematiche quanto mai attuali come il razzismo, la discriminazione, l’avvento del fascismo. Basta pensare a quegli animali parlanti e dotti, ridotti al silenzio e ingabbiati da un potere corrotto e feroce. Eppure, l’opera mantiene la giusta spettacolarità, senza scivolare nei predicozzi. E quel ballo senza musica, improvvisato da Elphaba e poi imitato da Glinda vale più di tanti corrivi discorsi sull’inclusività. A volte i gesti risultano più efficaci delle parole.

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Ariana Grande è un'autentica rivelazione

Se il talento per la recitazione e le qualità canore di Cynthia Erivo erano già note (2 candidature all’Oscar: miglior attrice per Harriet, migliore canzone per Stand Up, nonché una nomination ai Golden Globe per aver interpetrato Aretha Franklin nella terza stagione della serie tv Genius) Ariana Grande è la grande rivelazione di Wicked. Dopo la riuscita partecipazione a Dont’t Look up e la notevole performance in quattro episodi di Scream Queens, la pop star american dimostra di tutta la sua bravura come attrice. E perfidamente deliziosa nei panni della Mean Girl e assai divertente quando agita le dorate chiome per marchiare il territorio e acchiappare follower.(d'altronde avegià mostrato la sua frizzante  vis comica nel Saturday Nigh Live) Pure nei momenti più drammatici, mantiene il giusto equilibro ed emoziona senza strafare. Ça va sans dire possiede una voce formidabile (altrimenti non avrebbe venduto nel mondo 200 milioni di tracce tra singoli e album) e un’innata eleganza le consente di sfoggiare anche le mise più eccentriche e le calzature più civettuole con la naturalezza di una top model. Insomma, una stella del grande schermo in grado di duettare con titani del calibro di Jeff Goldblum (il mago di Oz) e Michelle Yeoh (Madame Morrible, Decana degli Studi di Stregoneria alla Università di Shiz) e con il Jonathan Bailey della serie Bridgerton che veste i panni di un Principe Ereditario della Landa dei Martufiili. Tra scenografie stempunk che centrifugano gli automi dell'epoca di  Luigi XV e le meraviglie della fiera di Chicago datata 1893, il film come una sorta di mongolfiera si libra nel cielo tra effeti speciali e affetti negati. Quindi pure per chi non sa alcunché del magico di Oz e del relativo spettacolo di Broadway, Wicked risulta uno spettacolo in grado di incantare e stregare tutti.

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