Piove, cosa sapere sull'horror italiano stasera in tv

Cinema
Fandango via Webphoto

Dal regista di A Classic Horror Story, un racconto dark ambientato in una Roma su cui cade una pioggia oscura capace di sollevare gli istinti più pericolosi nelle persone. Un horror che è anche un dramma familiare con un cast di interpreti tutto italiano

A un anno da A Classic Horror Story del 2021, Paolo Strippoli, regista insieme a Roberto De Feo dell'acclamata pellicola distribuita da Netflix, dirige da solo Piove, pellicola drammatica di genere thriller e horror, che ha debuttato nelle sale italiane nell'autunno del 2022.
Il film, la cui sceneggiatura nel 2017 ha ricevuto il premio Solinas, attribuito per la prima volta a un film di genere horror, va in onda mercoledì 20 novembre in prima serata su Rai 4, a partire dalle 21: 25.
Ecco cosa c'è da sapere sul film che può vantare un cast completamente italiano, ambientato in un'epoca drammaticamente vicina a quella attuale.

Piove: la trama

In una Roma cupa e opprimente, Thomas Morel (Fabrizio Rongione) ed Enrico (Francesco Gheghi), sono un padre e un figlio rimasti soli dopo la morte di Cristina (l'attrice Cristiana Dell'Anna).
La tragedia e il lutto mai elaborato per la donna da parte di Thomas e del suo figlio adolescente, si traduce per i due in una quotidianità invivibile, fatta di incomunicabilità e risentimento, una situazione pesantissima per la piccola Barbara (Aurora Menenti), che vive costretta su una sedia a rotelle.
Mentre le giornate scorrono pesanti, sui protagonisti si abbatte una cupa minaccia, una pioggia opprimente che si deposita e si sedimenta emanando un vapore dalle conseguenze letali.
Il gas scatena una inspiegabile furia omicida che fa leva sulle emozioni più terribili di coloro che lo inalano.
Mentre l'intera Capitale si trasforma in uno scenario devastato e pericoloso, c'è ancora qualcuno che prova a salvarsi e a proteggere i legami che contano davvero.

Leggi anche

Apulia Horror International Film Festival 2024, trionfa corto Selfie

La famiglia in una società al collasso

Piove mette in scena un dramma familiare in una società dove la famiglia in crisi è lo specchio di un tessuto sociale frammentato e sull'orlo del disastro.
La rabbia tra i membri della famiglia Morel è il riflesso di una violenza che serpeggia in tutta la società, appena sotto la superficie.
Basta poco, in questo caso un inspiegabile evento atmosferico, a far esplodere il malessere che tutti i personaggi si portano dentro.
Se la famiglia è irriconoscibile, l'ambiente esterno non è da meno.
Roma non è la metropoli vivace che tutti conoscono ma è una città senza luce dove il marcio, qui rappresentato da un gas simile a nebbia che finisce per avvolgerla ed ingoiarla, viene fuori da ogni tombino.
In una cornice che somiglia molto al mondo pandemico, gli autori, lo sceneggiatore e il regista hanno cercato di rappresentare tutto il malessere di un'umanità appena uscita dalla pandemia.
Strippoli spinge sul tasto dell'horror muovendosi in un territorio a lui noto, sfruttando, al contrario, l'espediente della trama di un'altra opera per il grande schermo del 2022: Siccità di Paolo Virzì.
Una pellicola che spinge a molte riflessioni e che impressiona in diverse sequenze.
Nel 2022 Piove è uscito nelle sale col divieto ai minori di 18 anni, limite abbassato a 14 a seguito di un riesame dello stesso pronunciato dal Tar del Lazio.
Nel cast, oltre ai citati Rongione, Gheghi, Dell'Anna e Menenti, figurano anche Elena Di Cioccio, Niccolò Galasso, Leon Faun ed Orso Maria Guerrini.

Approfondimento

Siccità, l'apocalisse secondo Virzì. La recensione del film su Sky

Spettacolo: Per te