
Giornata internazionale del caffè, le scene dei film top da Pulp Fiction a Balla coi lupi
In occasione della 24 ore dedicata a una delle bevande più consumate del globo terracqueo, ripercorriamo la storia del cinema seguendo come fil rouge il fil noir, ossia il filo conduttore che fa del caffè nero il grande protagonista. Dalla scena del gangster David "Noodles" Aaronson (De Niro) che gira il cucchiaino più volte nella tazzina del suo espresso in "C’era una volta in America" a praticamente tutti i film di Quentin Tarantino, il coffee è un vero e proprio divo di Hollywood
A cura di Camilla Sernagiotto

Il caffè è spesso la prima cosa a cui pensiamo al mattino, non appena apriamo gli occhi. Bevanda tra le più consumate sulla Terra, viene celebrata ufficialmente il 1° ottobre. In occasione della giornata mondiale dedicata al caffè, abbiamo selezionato le scene più calde dove la prima donna è proprio la bevanda. Calda anch’essa! Fumante, anzi. Da C’era una volta in America di Sergio Leone a Pulp Fiction di Quentin Tarantino (nella foto), ecco tutti i momenti che hanno come protagonista una diva eccezionale: la tazzina (e il suo inebriante contenuto)

Una delle scene all’aroma di caffè più penetranti del grande schermo a stelle e strisce è quella in cui Robert De Niro beve il suo espresso nei panni del gangster David "Noodles" Aaronson in C’era una volta in America (1984) di Sergio Leone. Prima di berlo gira il cucchiaino nella tazzina più volte, per un minuto che sembra interminabile

In C’era una volta in America, ai frame in cui gangster David "Noodles" Aaronson (De Niro) gira il cucchiaino si alternano quelli che incorniciano i volti ansiosi degli altri personaggi, fino al momento catartico finale in cui Noodles si decide finalmente a bere. Questo caffè è pregno di simbolismo: testimonia tensione e dubbi amletici, una condizione da limbo morale che finirà non appena il protagonista avvicinerà la tazzina alle labbra. E dal limbo precipiterà all’Inferno...

Pulp Fiction (1994) di Quentin Tarantino incomincia proprio con una scena in cui la presenza del caffè è preponderante. Ringo "Zucchino" (alias Tim Roth) e Yolanda "Coniglietta" (Amanda Plummer) stanno facendo colazione in una tavola calda, gustando il loro caffè caldo. La cameriera si avvicina chiedendo loro: “Desiderata ancora un po’ di caffè?” e glielo versa dato che i due accettano di buon grado. Non può immaginare che quegli avventori che si stanno godendo una colazione all’americana stanno per rivelarsi due rapinatori pronti a fare razzia nel locale

Praticamente in tutti i film di Quentin Tarantino il caffè è grande protagonista, da Le iene al sopracitato Pulp Fiction. In Kill Bill: Volume 1 (2003), per esempio, la prima uccisione di Beatrix Kiddo (interpretata da una strepitosa Uma Thurman) avviene proprio mentre sorseggia una tazza di caffè “creamy and sugar”

Nel capolavoro che porta la firma del regista Fritz Lang, Il grande caldo (1953), c’è una scena indelebile. Anziché il grande caldo, qui si potrebbe parlare di "grande bollente": si tratta della sequenza in cui Vince Stone, capo degli scagnozzi del boss Lagana nonché amante violento di Debbie Marsh, sfigura la fidanzata. La sua arma è proprio una caraffa di caffè rovente. Le si farà contro brandendo un bollitore di caffè americano e la ustionerà in volto lanciandole il contenuto fumante dritto in faccia

Divorzio all’italiana (1961) di Pietro Germi racconta del barone Fefè Cefalù (interpretato da uno strepitoso Marcello Mastroianni) che vuole liberarsi della moglie che non ama più. E c’è un caffè simbolico. Il nobile siciliano è ormai totalmente disinteressato alla consorte, invaghito com'è della cugina sedicenne

In Divorzio all’italiana (1961) di Pietro Germi, la moglie adora il marito, che si è stufato di lei, e la sua devozione emerge proprio dalla scena in cui gli serve con amore il caffè. Il barone Fefè Cefalù dice di avere cambiato gusti: quando la moglie gli ricorda che lui adora il caffè ben zuccherato, Fefè le risponde che ora non è più così. Il caffè diventa dunque metafora del suo stato amoroso mutato

Tantissimi film italiani hanno come protagonista il caffè ovviamente. Trattandosi della bevanda nazionale, non può che essere un oggetto di scena ma anche un momento topico di tante pellicole nostrane. In Cafè Express di Nanni Loy del 1980 il caffè aiuta Michele Abbagnano (interpretato da Nino Manfredi) a sbarcare il lunario

In Cafè Express, Michele Abbagnano (Nino Manfredi) è un signore napoletano con problemi di salute che cerca di arrivare alla fine del mese vendendo abusivamente il caffè sui treni. Si dipana così una commedia molto meno dolce del caffè zuccherato servito: aspra e realistica, questa pellicola racconta di un’Italia che tenta di arrangiarsi. Anche scivolando nell’illegalità a vari livelli

Nel noir di David Lynch Mulholland Drive (2001) il caffè compare in molti punti del copione. Ma la scena più degna di nota rimane quella in cui il misterioso e potente Luigi Castigliane beve un espresso e lo sputa subito su un fazzoletto, esternando tutto il suo disprezzo e ribrezzo. A interpretare il boss Castigliane è Angelo Badalamenti, il mitico compositore che ha firmato tantissime colonne sonore del grande schermo, compresa quella di Mulholland Drive (e di tantissimi altri film di Lynch, anche della serie Twin Peaks)

Per interpretare il boss Castigliane in Mulholland Drive, Lynch ha chiesto ad Angelo Badalamenti di ispirarsi a un uomo che aveva conosciuto, il marito poco loquace di una cantante. “L’ho bevuto tenendo il mignolo alto, come avevo visto fare a mio nonno. È stato molto divertente”, ha detto Angelo Badalamenti a proposito della sua interpretazione e della mitica scena della tazzina

Nell’esordio alla regia di George Clooney, Confessioni di una mente pericolosa (2002), non manca all’appello una scena con caffè annesso. Compare nella sequenza in cui Chuck (interpretato da Sam Rockwell) incontra la spia conturbante e sexy Patricia (alias Julia Roberts): i due sorseggiano una tazza di caffè studiando le mosse per eliminarsi l’un l’altra. Patricia “condisce” il caffè di Chuck con una potente droga per eliminarlo ma un colpo di scena capovolgerà la situazione…

Il film di Jim Jarmusch Coffee and Cigarettes (2023) è interamente legato a un connubio caro ai tabagisti (che spesso sono anche caffeinomani): il caffè + sigaretta appunto. Questa pellicola mescola 11 cortometraggi in bianco e nero che hanno come fil rouge il filo del fumo della sigaretta e quello del calore emanato dalla tazzina bollente

In Coffee and Cigarettes, tra le scene più indimenticabili spicca quella di Roberto Benigni che fuma e beve caffè assieme a Steven Wright nel capitolo intitolato Strange to meet you. Il caffè è il coprotagonista da chapeau!

In Colazione da Tiffany (1961) di Blake Edwards, una delle scena più iconiche del mondo del cinema è quella in cui Audrey Hepburn si ferma ad ammirare il famoso negozio Tiffany a New York, con in mano un caffè americano e una brioche

Il favoloso mondo di Amélie (2001) di Jean-Pierre Jeunet racconta la storia del personaggio titolare interpretato da Audrey Tautou, che lavora in un cafè parigino (il Café des 2 Moulins, che esiste davvero ed è ancora oggi aperto) dove molte scene vedono la presenza del caffè

Heat - La sfida (1995) di Michael Mann vede i due protagonisti, Al Pacino e Robert de Niro, seduti in un tipico diner americano mentre dialogano davanti a due tazze di caffè

Balla coi lupi (1990) è il mitico film diretto e interpretato da Kevin Costner. C’è una scena memorabile: quella in cui il protagonista riceve i nativi americani nella sua casupola e serve a loro il caffè, dopo aver macinato i chicchi davanti ai loro occhi con un macinino dell'epoca

In Mediterraneo (1991) di Gabriele Salvatores, film ispirato e liberamente tratto dal romanzo Sagapò di Renzo Biasion, Claudio Bisio nei panni di Corrado Noventa cerca di bere un caffè greco, lamentandosi del gusto che non gradisce affatto