Il Comicon celebra i 20 anni di Kill Bill: Vol.1 col samurai artist Tetsuro Shimaguchi

Cinema

Vittoria Romagnuolo

@WebPhoto - Getty

L'artista giapponese ha ripercorso le tappe della sua collaborazione con Quentin Tarantino che gli concesse ampia libertà nell'ideare le coreografie delle scene cult del classico del cinema d'azione il cui primo volume uscì nelle sale nel 2003

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Nell'ambito di un programma in cui c'è spazio per diversi eventi dedicati alle arti marziali (tra cui una proiezione speciale de I 3 dell'Operazione Drago con Bruce Lee), il Comicon di Napoli rende omaggio a Kill Bill: Vol. 1, prima parte del capolavoro scritto e diretto da Quentin Tarantino nella stagione in cui si festeggiano venti anni dalla sua uscita nelle sale di tutto il mondo. L'omaggio al genio di Tarantino spetta a Tetsuro Shimaguchi, samurai artist che ha collaborato alla realizzazione del film ideando le coreografie di sequenze cult, come quella dello scontro tra gli 88 folli e la sposa/Uma Thurman e il duello finale tra quest'ultima e O-Ren Ishii interpretata da Lucy Liu.

L'incontro tra Shimaguchi e Tarantino

Il pubblico del Comicon che ha assistito alla performance di Shimaguchi e del suo gruppo di spettacolo di spada samurai, Kengishu KAMUI, deve aver provato la stessa sensazione, un mix di stupore e ammirazione, sperimentata da Quentin Tarantino quando nei tardi anni Novanta capitò per caso a uno show dell'artista nipponico.

Il maestro di spada e arti marziali, che è anche un attore con vasta esperienza di teatro-danza Kabuki, è felice di ripercorrere col pubblico della kermesse partenopea l'incontro col regista di Pulp Fiction col quale ha lavorato fianco a fianco nel realizzare le scene di combattimento di Kill Bill, considerato un capolavoro del cinema action e di quello di arti marziali. Shimaguchi racconta di aver lavorato, in molti casi, senza avere un copione specifico ma, il clima di collaborazione e di fiducia che c'era sul set, gli ha permesso di andare oltre l'insegnamento della tecnica e l'ideazione delle coreografie pensando con Tarantino alcuni dettagli delle scene, anche quelli più cruenti, come il modo in cui gli avversari di Uma Thurman dovevano morire.

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Uma Thurman e il duello nella neve con Lucy Liu

Shimaguchi ricorda anche l'approccio di Uma Thurman sul set. L'attrice, che non aveva mai fatto film d'azione e che non era al meglio della sua forma fisica avendo partorito da poco, donò eleganza e intelligenza al personaggio. Molto concentrata anche Lucy Liu che si batte con la sposa in un celebre combattimento notturno sulla neve. In quella scena, molto diversa dalle altre, più veloci e caotiche, il regista e il coreografo hanno puntato sulla lentezza, il silenzio e sui dettagli mutuati dall'immaginario delle geishe. Fu Shimaguchi a suggerire, ad esempio, di inquadrare i movimenti rotatori delle mani e delle spade così come di sottolineare il momento in cui O-Ren Ishii/Lucy Liu si sfila i sandali per iniziare il duello.

Il samurai oggi

Anche nel duello tra Uma Thurman e la gang degli 88 folli, racconta Tetsuro Shimaguchi, c'è stata una buona dose di improvvisazione. Questa, come altre scene iconiche e ricche di suspense, non aveva un copione. Il contributo del samurai artist si esprime, dunque, nella capacità di trasmettere delle emozioni, invisibili, attraverso la spada che è un oggetto reale e concreto. Shimaguchi si è soffermato, inoltre, sulla figura del samurai che, sebbene oggi non sia più un guerriero in grado con le sue abilità di proteggere la famiglia e le persone che ama, non è comunque privo di responsabilità nei confronti del paese e della nazione.

Kill Bill: Vol.1 (2003) e Kill Bill: Vol.2 (2004)

Il dibattito senza fine sulle sequenze di Kill Bill, molte delle quali sono considerate tra le più iconiche del cinema del XXI secolo, prova la centralità del quarto titolo firmato da Quentin Tarantino nella storia della settima arte. Ideato da Uma Thurman e Tarantino e da quest'ultimo scritto e diretto, era stato pensato dal suo autore per essere diffuso in una versione unica; furono la casa di produzione e i distributori a decidere la divisione in due volumi, con Kill Bill: Vol.2 uscito in sala a distanza di sei mesi, nel 2004. Entrambe le parti, candidate in molte categorie in tutte le competizioni più importanti del settore, testimoniano il gusto citazionista di Tarantino, autore noto per la conoscenza raffinata ed enciclopedica della storia del cinema, mai fine a sé stesso ma al servizio della creazione di un prodotto pop capostipite di un filone di titoli molto diversi destinati sia al grande che al piccolo schermo.

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