Limonov, trama e cast del film epico sul poeta punk russo ritratto da Emmanuel Carrère

Cinema

Camilla Sernagiotto

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Il regista russo Kirill Serebrennikov (Leto, Petrov's Flu e La moglie di Čajkovskij) firma una pellicola epica che racconta l'incredibile storia di Eduard Limonov. Una fatica cinematografica che il regista descrive, infatti, così: “Probabilmente il progetto più complicato della mia vita”. Basato sul libro bestseller dello scrittore francese, che con quel romanzo vinse il Prix Renaudot nel 2011, scopriamo tutto quello che bisogna sapere di questo capolavoro arrivato nelle scorse ore nelle sale italiane

È uscito nelle sale italiane il film Limonov, l’attesissima pellicola diretta dal regista russo Kirill Serebrennikov (Leto, Petrov's Flu e La moglie di Čajkovskij).

Il film è arrivato al cinema in Italia nelle scorse ore, il 5 settembre, grazie a Vision Distribuiton.
Serebrennikov firma un film epico sul poeta punk russo Eduard Limonov. E per meglio comprendere la grandezza di questo progetto - e di quella che possiamo a buon titolo definire come una fatica cinematografica, fuor di metafora - basti pensare che il regista descrive così questa sua nuova pellicola: “Probabilmente il progetto più complicato della mia vita”.

 

Basato sul libro bestseller omonimo di Emmanuel Carrère (pubblicato in Italia da Adelphi), scopriamo tutto quello che bisogna sapere di questo film arrivato nelle sale italiane.

La trama del film Limonov

Una storia affascinante ed epica che racconta delle tante, tantissime vite di Eduard Limonov che, per dirla à la Pirandello, potremmo definire uno, nessuno e centomila…

 

Un militante rivoluzionario, un delinquente, uno scrittore underground, il maggiordomo di un miliardario a Manhattan. Ma anche un poeta, un appassionato di belle donne, un guerrafondaio, un attivista politico e un romanziere. Tutto questo, e molto di più, è Eduard Limonov, di cui il film che prende in prestito il suo cognome racconta della grandezza indescrivibile. Anzi: assai descrivibile, dato che con questa pellicola il regista russo Kirill Serebrennikov ritrae benissimo il soggetto.

 

La storia della vita di Limonov è un viaggio attraverso la Russia, l’America e l’Europa durante la seconda metà del XX secolo.

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Tratto dal romanzo omonimo di Emmanuel Carrère

Basato sul libro bestseller di Emmanuel Carrère, Limonov esplora la storia del personaggio omonimo, che ha vissuto molte vite.

È stato uno scrittore clandestino nell'Unione Sovietica prima di fuggire negli Stati Uniti, dove è diventato un poeta punk e perfino il maggiordomo di un milionario a Manhattan… Eduard, per gli amici “Eddie”, è poi diventato un nome cult della letteratura a Parigi, prima di tornare in Russia, dove si tramuta in un carismatico leader dissidente con lo status di rock star.

 

Emmanuel Carrère ha scritto la biografia romanzata di Limonov (che, anche se sembra impossibile da credere, non è certo un personaggio inventato bensì una figura storica, al secolo Ėduard Veniaminovič Savenko ma conosciuto con lo pseudonimo di Limonov, morto a Mosca nel marzo 2020).
Con questo suo capolavoro letterario, Carrère ha vinto il Premio Renaudot 2011.

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Il cast del film

Nel film Limonov, a interpretare il versatile protagonista c’è l'attore britannico Ben Whishaw. La star inglese si cala nei panni di Limonov mentre Viktoria Miroshnichenko recita nella parte di sua moglie Elena.

L’attore e l’attrice sopracitati sono i due personaggi principali (anche se l’unico vero protagonista rimane lui, Whishaw-Limonov), ma nel cast ci sono anche Tomas Arana nel ruolo di Steven, l’italiano Corrado Invernizzi nella parte di Lënja Kosogor e l’attore russo Evgenij Mironov nel ruolo Kuznecov, tra gli altri.

 

Il film è stato presentato in concorso al 77° Festival del cinema di Cannes ed è uscito nei cinema italiani ieri, il 5 settembre.

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La produzione

Limonov è scritto da Pawel Pawlikowski, Ben Hopkins e Kirill Serebrennikov, è prodotto da Wildside (una società del gruppo Fremantle), Chapter 2, FremantleMedia Spain, France 3 Cinema, in collaborazione con Hype Studios, Pathé, Logical Content Ventures, Vision Distribution, Formapro Films.

 

Con la partecipazione di Canal+, Ciné+, France Televisions, in collaborazione con Fremantle e Sky.

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Serebrennikov sul suo film Limonov

Il regista Serebrennikov stava girando Limonov a Mosca il 24 febbraio 2022, quando la Russia ha invaso l'Ucraina.

Il regista, che ha avuto problemi con Vladimir Putin, è riuscito a lasciare il Paese e ha completato il resto delle riprese in Europa. Serebrennikov ha parlato con il magazine statunitense Variety di come la storia sia piombata sul set e di cosa significhi dirigere Ben Whishaw, che è un attore inglese, in un ruolo così essenzialmente russo.

 

Sull’importanza di fare Limonov come un film in lingua inglese e non in russo, il cineasta spiega: “Abbiamo deciso di girare un progetto internazionale. Il libro era chiaramente scritto per i lettori occidentali. Non avevamo altra scelta se non l’inglese. Ecco perché, dopo aver scelto Ben, questo percorso di comprensione di Limonov come personaggio ha richiesto tempo. Perché dovevo spiegare a un attore dall'altra parte del mondo, da un'altra realtà, la realtà di uno scrittore russo; di un imperialista russo; di un poeta russo che voleva iniziare una guerra contro il mondo intero”, ha detto ai microfono di Variety.

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“Non sono sicuro che i russi siano pronti a vederlo”

Alla domanda se vorrebbe che il film venisse visto in Russia, il regista Kirill Serebrennikov ha ammesso: “Non sono sicuro che i russi siano pronti a vederlo e a reagire. Perché questa guerra è molto tossica. In generale, le persone che vivono in uno stato di guerra non possono reagire normalmente, non possono accettare un film artistico senza propaganda. E temo – forse mi sbaglio – che la loro accoglienza o reazione a questo film non sarebbe la stessa che in tempi di pace. In questo momento i russi vivono sotto una nuvola tossica di propaganda. La follia della guerra e della propaganda ha avvelenato tutto lì. Per paura di essere arrestati, puniti, svergognati o bannati; e maledetti dagli ultrapatrioti. Anche se, naturalmente, gli ultrapatrioti sanno che Limonov è sulla loro bandiera”, ha concluso Kirill Serebrennikov.

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