The Well, il film horror di Federico Zampaglione tra gotico e splatter. La recensione

Cinema
Paolo Nizza

Paolo Nizza

Arriva al cinema dal primo agosto, il nuovo lungometraggio del cantante dei Tiro Mancino. Un'opera feroce, cruda e terrorizzante che mescola omaggi a Mario Bava, Dario Argento e Pupi Avati con il "gore" delle pellicole più estreme. Nel cast Lauren LaVera (la star di Terrifier) e Claudia Gerini

I film dell’orrore dovrebbero spaventare, angosciare, perturbare, talvolta divertire, in virtù di uno humour nero degno dell’antologia immaginata da André Breton nel 1940. Paiono ovvietà vergate da Monsieur Lapalisse. Eppure, spesso e volentieri, gli horror visti in questi ultimi anni sono opere scialbe, innocue, esangui, addirittura edificanti. Obbrobri simili a una cena senza sale, a un gin tonic senza alcol. Forse aveva ragione Bruno Barilli. Gli artisti d'eccezione non ci sono più, c'è soltanto in via d'eccezione, qualche volta, un artista.” Ma per fortuna dal primo agosto, arriva nelle sale italiane The Well, diretto da Federico Zampaglione e scritto insieme a Stefano Masi. Dopo il dramma musicale Morrison datato 2021, il regista torna al suo genere prediletto, consapevole dell’insegnamento del Maestro Lucio Fulci: “L’horror è soprattutto un cinema di idee”.

 

l'omaggio all'horror all'italiana

“Posso sedermi qui? È la prima battuta pronunciata in The Well. E Zampaglione, grazie a questa produzione griffata Iperuanio film, acquisisce il diritto di accomodarsi al tavolo dei cineasti in grado di rianimare un genere che sembrava morto, ma che forse è solo svenuto. Il leader dei Tiromancino glorifica il gotico italiano, in una sontuosa farandola di omaggi e citazioni. E sequenza, dopo sequenza riecheggiano nella nebbia e nei corridoi dove passeggiano eleganti signore le parole che Martin Scorsese spese per Mario Bava: "ogni movimento di macchina e ogni oggetto è avvolto dal mistero e da un senso di irrequietezza”.. Così tra una statuina raffigurante una tigre con i denti a sciabola (così avrebbe dovuto intitolarsi Profondo Rosso) e un affresco che ricorda il martirio di San Sebastiano dipinto da Bruno Legnani, ovvero il quadro al centro del mistero di La casa dalle finestre che ridono, il film ci presenta una protagonista fragile, ma volitiva. Una sorta di alter ego della Susy Benner di SuspiriaE in effetti vi è una certa somiglianza, soprattutto negli occhi tra Jessica Harper e Lauren LaVera. Senza dimenticare che il personaggio si chiama Lisa. E scatta, immediata l'associazione con la turista americana insidiata dal Maligno in Lisa e il Diavolo, cult firmato proprio da Bava.

Tra Edgar Allan Poe e il Ritratto di Dorian Gray

The Well trabocca pure di tributi al grande Edgar Allan Poe: dal pendolo (il miglior amico del pozzo nel racconto dello scrittore) al corvo e al suo perpetuo Nevermore) "Ça va sans dire, ogni volta che si palesa un dipinto spunta Il ritratto di Dorian Gray. D’altronde come suggerisce Lord Henry Wotton «La vita imita l'arte molto più di quanto l'arte non imiti la vita.» 

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The Well, il trailer del film horror di Federico Zampaglione

Un viaggio nel cinema più estremo

Il tributo a un capolavoro come i Vampiri di Freda, la menzione di una delle sequenze più indimenticabili di Tenebre, non sarebbero però sufficienti a trasfigurare The Well in uno degli horror terrificanti degli anni 2000. Sicché, Zampaglione alza la posta in gioco e vince. Grazie a un impressionante make up prostetico degno di Stan Winston, Rob Bottin, Tom Savini, il film ci trasporta in un materico incubo di carne, viscere e sangue tra arti mozzati, bulbi oculari cavati, volti scarnificati, intestini in bella vista Sequenze talmente vivide e realistiche che pare di percepire l’odore della morte. Vietato ai minori di 18 anni, è un viaggio al termine del male una discesa negli inferi di chi anela l’eterna giovinezza. Perché il tempo che passa è la paura più grande per una società che ha cancellato con l’acido (ialuronico) l’idea di invecchiare.

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The well, l'horror di Federico Zampaglione con Claudia Gerini

Da Claudia Gerini a Linda Zampaglione, il cast del film

Se questa discesa nel pozzo di un orrore indicibile funziona, il merito è anche degli interpreti scelti con cura dal regista . Lauren LaVera, che alla fine vedremo nel terzo capitolo di Terrifier è una delle scream queen più più promettenti della sua generazione, insieme a Mia Goth e a Sidney Sweeney, Claudia Gerini dimostra di avere il talento e il phisique du role, non solo per la commedia, mentre Linda Zampaglione, figlia del regista e della stessa Gerini è perfetta nel ruolo più dolente e per certi versi romantico di tutta l’opera. Notevole anche il parterre dei villain. A partite dal ferocissimo Arruda (interpretato dal body builder Lorenzo Renzi, che per l’occasione è ingrassato di 30 kili), un orco silente dagli occhi bistrati che sibila come un serpente a sonagli. Nei panni della strega Dorka, troviamo Melanie Gaydos, modella affetta da una rara malattia genetica e che nella vita sfila in passerella contro ogni tipo di stereotipo. Completano il cast Courage Oviawe, Taylor Zaudtke, Gianluigi Calvani, Jonathan Dylan King e Yassine Fadel.

Last but not least The Well rappresenta pure l’ultima interpretazione di Giovanni Lombardo Radice, icona horror del cinema nostrano, scomparso il 27 aprile del 2023.

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The Well, il poster ufficiale del film horror di Federico Zampaglione

Una discesa nel pozzo degli orrori

Il nuovo lungometraggio di Zampaglione è una scommessa vinta. Un film fatto con sincera passione, ma pure con certosina competenza, perché, come canta Loredana Bertè: “Non si vince soltanto con il cuore”. Un’opera a cui non importa alcunché degli algoritmi e dei trend, Zampaglione ha seguito proprio l’esempio di Mario Bava che diceva di sé stesso: “Sono un artigiano romantico, faccio i film come si fanno le seggiole. E ci si adagia con emozione sulle poltrone di The Well per abbandonarsi al piacere della paura. Una pellicola che terrorizza disturba e inquieta. Un horror che ci costringe a guardare in faccia i nostri demoni. Dopo questa visione, nessuno potrà più contemplare un pozzo nello stesso modo, nemmeno quello dei desideri. Perché bisogna sempre stare attenti a ciò che si desidera.

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The Well, il film di Federico Zampaglione presentato a Sitges

The Well, la trama del film

1993, Lisa Gray, una giovane restauratrice di Philadelphia (che in greco significa “amore eterno”) si reca nel piccolo paese di Sambuci, alle porte di Roma. La ragazza è stata ingaggiata dalla nobildonna Emma Malvisi (che vive con la figlia Giulia) per riportare al suo antico splendore un dipinto medievale da un incendio. A Lisa vengono concessi dieci giorni per completare l'incarico, perché il quadro deve essere pronto per la vendita in una casa d'aste di Londra. Ma la ragazza inizia a soffrire di spaventosi incubi e scoprirà che in quella dimora alberga un’antica maledizione e un mostro generato dal mito e dalla sofferenza.

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