Festival di Cannes, l'abito tributo di Laura Blajman-Kadar agli ostaggi rapiti a Gaza

Cinema
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Sul red carpet della manifestazione ha sfilato la 35enne franco-israeliana, sopravvisuta al massacro del 7 ottobre. La donna indossava un enorme abito giallo con la scritta "Riportiamoli a casa", slogan che chiede la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas

Il dramma degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas a Gaza (LA DIRETTA) ha fatto la sua comparsa al Festival di Cannes (LO SPECIALE): Laura Blajman-Kadar, sopravvissuta al massacro del 7 ottobre, si è presentata indossando un abito giallo (colore che da anni nello Stato ebraico simboleggia solidarietà con i rapiti) con i volti degli ostaggi stampati sopra. A completare la mise, una fascia nera con la scritta "Bring Them Home" (riportiamoli a casa). "Non voglio rappresentare la bellezza", ha spiegato Blajman-Kadar, "ma solo ricordare che da sette mesi questi uomini e donne soffrono lontano dalle loro famiglie mentre il loro destino è incerto".

Sopravvissuta agli attacchi al festival Nova

La 35enne franco-israeliana ha vissuto l'orrore degli attentati del 7 ottobre al festival Nova, nel deserto del Negev. Con suo marito e diversi amici, ha trascorso più di quattro ore nascosta in una roulotte mentre i terroristi uccidevano chiunque incontrassero. "Ho pregato di morire velocemente", ha raccontato. "Sapevo che a Gaza prendevano le ragazze per violentarle".

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Un libro e una nuova vita

Da quell'esperienza così traumatica ha tratto un libro "Believing in Life"

pubblicato lo scorso marzo  in cui racconta questi lunghi minuti di attesa, il rumore dei proiettili, ma soprattutto quello dei corpi su cui sente cadere il terreno. Da allora, ha continuato a ricostruire la sua vita insieme a suo marito, Shay.

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