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David di Donatello, 7 premi a Io capitano (tra cui Miglior film) e 6 a C'è ancora domani

Cinema

Di Camilla Sernagiotto

©Getty

Si è conclusa la diretta della serata di premiazione dell'Accademia del Cinema Italiano. Il Miglior film è Io capitano, che riceve in tutto 7 David (tra cui anche Miglior regia). Segue C'è ancora domani, con 6 premi (tra cui Miglior attrice protagonista per Cortellesi nei panni di Delia, Miglior sceneggiatura originale, Miglior esordio alla regia). Rapito di Marco Bellocchio riceve invece 5 statuette

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Stasera, venerdì 3 maggio 2024 in diretta su Rai 1, è andata in onda la serata di premiazione dell'Accademia del Cinema Italiano. Il David di Donatello al Miglior film è andato a Io capitano di Matteo Garrone, che ha ricevuto 7 premi su 15 candidature (tra cui anche Miglior regia). Segue C'è ancora domani, con 6 premi (tra cui Miglior attrice protagonista per Cortellesi nei panni di Delia, Miglior sceneggiatura originale, Miglior esordio alla regia). Rapito di Marco Bellocchio riceve invece 5 statuette.

 

La 69° edizione dei David di Donatello, tra i più prestigiosi premi cinematografici, è andata in scena dal teatro 5 di Cinecittà e ha visto tanti debutti (tra cui, in primis, c’è stato il trionfale film diretto da Paola Cortellesi, la quale ha esordito nel 2023 alla regia con la pellicola dei record C’è ancora domani). E proprio C'è ancora domani ha ricevuto il primo David della serata, quello dello spettatore, consegnato a Paola Cortellesi, la quale ha voluto essere raggiunta sul palco da tutto il cast del suo film presente in sala, offrendo un discorso molto commovente. 

"Gli spettatori siamo noi, siamo tutti noi. Grazie ai 5 milioni di persone che hanno compiuto il gesto eroico dio uscire di casa, pagare il parcheggio e fidarsi di quello che abbiamo fatto", ha detto Cortellesi emozionando tutti quanti. E aggiunge ringraziando, tra gli altri, alcune persone che ha avuto modo di conoscere in questi mesi, uomini e donne che le hanno raccontato che hanno vissuto  sulla propria pelle quello che C'è ancora domani racconta. "Grazie alla signora che mi ha detto: 'Sono stata una Delia ma ora non lo sono più'. Le vostre parole hanno scavalcato le chiacchiere da film e hanno dato un senso profondo a quello che abbiamo fatto".

Emanuela Fanelli ha vinto il David come migliore attrice non protagonista per C'è ancora domani

"Per me è un onore partecipare con queste colleghe meravigliose. Sembrano frasi fatte ma è la verità. Non credevo di vincere. Grazie con tutto il cuore a Paola Cortellesi e per avermi reso un pezzettino in una cosa così grande che è diventato il tuo film, diventato così grande perché lo hai fatto tu", queste le parole di Emanuela Fanelli ritirando il David di Donatello come miglior attrice non protagonista di C'è ancora domani.

Elio Germano vince il David diu Donatello come Miglior attore non protagonista per Palazzina LAF

Vince come Miglior attore non protagonista per Palazzina LAF, il film diretto e interpretato da Michele Riondino (qui al suo debutto alla regia) l'attore Elio Germano. "Volevo condividere questo premio con Michele Riondino, che invito sul palco. Questo film è stato un po' una lotta. Anche noi andando in giro per l'Italia abbiamo capito che questo film che parla di lavoro, una cosa un po' dimenticata dal cinema, possa interessare", dice Elio Germano. "Taranto è una città meravigliosa violentata dal profitto altrui. I film aiutano a farci quardare le cose se non possono cambiarle", prosegue Germano.
"Sono io a ringraziare Elio, il cast e la troupe. Un lavoro molto condiviso", ha detto il regista al fianco dell'attore.

Miglior sceneggiatura originale: il David va a C'è ancora domani

Il David di Donatello alla Miglior sceneggiatura originale va a C’è ancora domani, consegnato a Furio Andreotti, Giulia Calenda e Paola Cortellesi

Il David Speciale 2024 consegnato a Vincenzo Mollica

Al grande Vincenzo Mollica è stato consegnato il David Speciale 2024. Giornalista, scrittore, autore, conduttore televisivo e radiofonico, Mollica ha raccontato per oltre quarant'anni il mondo dello spettacolo in Italia. Standing ovation per lui, che ha parlato anche del suo grande amico Federico Fellini, dicendo sul suo conto: "Aveva la capacità di avere l'età della persona con cui parlava".

Conclude il suo commovente (ma anche molto divertente, altrimenti non sarebbe lui, non sarrebbe il grande Vincenzo Mollica!) discorso con un ricordo affettuoso di
Lello Bersani, grande giornalista di spettacolo da cui ha ricevuto il testimone e che gli ha regalato la sua "agendina". Lo definisce "una persona meravigliosa che mi ha insegnato tanto, un vero signore".

Il premio alla Miglior scenografia e ai Migliori costumi va a Rapito

Andrea Castorina per la scenografia e Valeria Vecellio per l'arredamento si sono visti consegnare da Fabrizio Biggio il David alla Miglior scenografia per il loro lavoro nel film Rapito, diretto da Marco Bellocchio.

Anche la statuetta per i Migliori costumi va al film Rapito, consegnata ai due costumisti e scenografi Sergio Ballo e Daria Calvelli. “Purtroppo il nostro lavoro viene visto come lavoro delle vetriniste e delle domestiche, cosa che non deve succedere”, polemizza Sergio Ballo ritirando il David di Donatello 2024 per i migliori costumi. Poi un intervento politico, legato al film di Bellocchio che racconta di un bambino ebreo “rapito” dal Papa e costretto a diventare cristiano. "Volevo dedicare questo premio a una mia amica che non c’è più, che si chiamava Stefania. Prima di morire mi ha dato il suo scialle di preghiera ebrea”, ha premesso Balla. “Quello che vedo è che viviamo un momento difficile in cui c’è un ritorno dell'antisemitismo perverso. È stata l'Europa che sostiene la baraonda che c’è oggi, e ora l'Europa si prende la bandiera del sionismo e continua ad essere antisemita, e questa è una cosa orribile", conclude.

Carlo Conti replica alla polemica di Ballo relativa alla location scelta per lui e la collega - location che il costumista ha definito alla strega di un “sottoscala” - dicendo: "A noi portare certe categorie nei luoghi dove si lavora a
Cinecittà ci è sembrato un valore aggiunto, non una diminutio”.

Consegnato il David alla Carriera a Giorgio Moroder

Giorgio Moroder, compositore e produttore discografico originario di Ortisei che è arrivato a conquistare il mondo, come lo stesso Carlo Conti sottolinea sul palco della cerimonia dei David di Donatello, è stato insignito del David alla Carriera. Autore di colonne sonore memorabili come quelle di Fuga di Mezzanotte e Flashdance, ha già ricevuto tre Oscar, quattro Golden Globe e due Grammy.

Alla domanda di Marcuzzi su quale sia la soundtrack a cui è più affezionato, risponde "Take My Breath Away", brano scritto da lui e da Tom Whitlock per la colonna sonora del film Top Gun (che ha vinto l'Oscar per la migliore canzone oltre che il Golden Globe nel 1987).

Migliore sceneggiatura non originale a Rapito

Vince il David di Donatello nella categoria Migliore sceneggiatura non originale il film Rapito. Premiati Marco Bellocchio e Susanna Nichiarelli.

Miglior esordio alla regia, il premio a Paola Cortellesi per C'è ancora domani

A premiare c'è il regista Premio Oscar Paolo Sorrentino. Alessia Marcuzzi lo cita, dicendo "non ti disunire", la mitica battuta del regista Antonio Capuano rivolto al protagonista Fabietto Schisa. E, come era prevedibile, è stata premiata Paola Cortellesi per il suo sensazionale C'è ancora domani.

"Sono onorata di aver fatto parte di questa cinquina di candidati per l'esordio alla regia. Ho amato tutti questi film, molto coraggiosi. Ringrazio tutti quelli che mi hanno dato fiducia perché non era scontato. Io ho fatto questo film alle soglie della menopausa, ma auspico che gli esordienti giovani abbiano la possibilità di avere sempre un sostegno per raccontare nuove storie".  

Miglior canzone originale: La mia terra – Palazzina LAF di Diodato

Vince il David di Donatello per la miglior canzone originale Diodato, per il brano La mia terra dal film Palazzina Laf di Michele Riondino. "Lo dedico a tutti i tarantini: quelli che hanno lottato e non ci sono più e quelli che credono che un futuro diverso per la nostra città ci possa essere", dice il cantante ritirando il premio dalle mani della cantante Giorgia.

Miglior attrice protagonista: Paola Cortellesi per C’è ancora domani

Delia ha vinto. Diciamo che ha vinto Delia perché è l'incredibile personaggio interpretato da Paola Cortellesi nel film C’è ancora domani che si aggiudica il David di Donatello alla Miglior attrice protagonista. "È tutto un magna magna, sempre i soliti e sempre le stesse facce... anticipavo il discorso finale. Stasera c'è questo trend e ringrazio tutto il cast, da Valerio Mastandrea a Emanuela Fanelli e Romana Maggiora Vergano: lavorare con loro è stato gratificate ed è stata la mia grande
possibilità come attrice non solo come regista", queste le parole della grande protagonista della cerimonia di consegna dei David di Donatello, la premiatissima Paola Cortellesi (premiata lei e il suo film).  

David di Donatello alla Miglior Fotografia a Paolo Carnera per Io capitano

Il David di Donatello 2024 per la miglior fotografia va a Paolo Carnera per Io capitano di Matteo Garrone. "Dedico questo film a tutti i ragazzi che vogliono
viaggiare, spero che possano farlo liberamente senza rischiare
la vita", ha detto Carnera ritirando la statuetta.

Miglior montaggio a Marco Spoletini per Io capitano

Il David di Donatello per il Miglior montaggio va a Marco Spoletini per Io capitano.

"Questo film ha tutte le prerogative di un racconto, avvincente, d'avventura. Non un mero documentario di quello che succede ai migranti che attraversano il deserto prima di affrontare il mare. Sul set siamo diventati tutti amici", queste le parole di Spoletini.

Miglior attore protagonista: premiato Michele Riondino per Palazzina Laf

Eleonora Giorgi è stata chiamata per consegnare il premio al Miglior attore protagonista. Attrice e regista, ricordiamo che Eleonora Giorgi ha vinto un David di Donatello nel 1982 per la sua interpretazione nel film Borotalco.

Consegna il premio a Michele Riondino per il suo ruolo da protagonista nel suo film d'esordio alla regia Palazzina Laf. "Ti ho portato fortuna", dice Eleonora Giorgi a Riondino, il quale ricorda e riconosce che è stata proprio lei a lanciarlo nella settima arte, scegliendolo nel film da lei diretto nel 2003, ossia Uomini & donne, amori & bugie, dove un giovanissimo Riondino interpretava il personaggio di Emanuele.

"Quest'anno Taranto è presente ai David con tanti film girati in Puglia e in città. Siamo cresciuti con l'idea che non c'è altra industria che l'acciaieria. Il cinema è altra cosa, non vuole essere un'alternativa ma può essere una prospettiva", ha detto l'attore e regista Michele Riondino.

Premio Cecilia Mangini - Miglior documentario a Laggiù qualcuno mi ama di Mario Martone

Mario Martone è stato insignito del riconoscimento al miglior documentario. Si tratta del Premio Cecilia Mangini - Miglior documentario e l'ha vinto Laggiù qualcuno mi ama, su Massimo Troisi.

Il premio alla Carriera consegnato a Milena Vukotic

Per coronare una carriera immensa, piena di successi e di interpretazioni memorabili, è stato consegnato il massimo riconoscimento del cinema italiano a Milena Vukotic. L’attrice ha ricevuto il Premio alla Carriera durante la 69esima edizione dei Premi David di Donatello.

La sua professionalità, sempre venata dalla sua impareggiabile ironia, ha fatto capolino anche sul palco dello studio 5, lo studio di Cinecittà che lei stessa ha ricordato essere una delle culle del cinema italiano grazie al mitico Fellini. Anche Milena Vukotic è un mito della settima arte nostrana, una diva che è riuscita ad attraversare a testa alta sessant'anni di storia del cinema, del teatro e della televisione italiana, regalando sempre interpretazioni ricche di poesia e intelligenza. E con quel “suo” Fellini ci ha anche lavorato, sul set di Giulietta degli spiriti.

Da Mario Monicelli (i primi due episodi della trilogia Amici miei) a Luis Buñuel (Il fascino discreto della borghesia, Il fantasma della libertà, Quell'oscuro oggetto del desiderio), da Ettore Scola (L'arcidiavolo, La terrazza) fino a Dino Risi (Il giovedì, I seduttori della domenica), ad Alberto Lattuada (Venga a prendere il caffè da noi) e a Ferzan Özpetek (Saturno contro, Un giorno perfetto), solo per citarne alcuni, parliamo di un'attrice che ha fatto la storia del cinema del nostro Paese.

 

Indimenticabile è, poi, il suo ruolo di Pina accanto a Paolo Villaggio in ben sette film dell’epopea di Fantozzi. Nel corso della sua carriera, Vukotic ha ottenuto tre nomination al David come Miglior attrice non protagonista: nel 1983 per Amici miei - Atto II di Mario Monicelli, nel 1991 per Fantozzi alla riscossa di Neri Parenti e nel 2014 per La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati.

Dalla metà degli anni sessanta, Milena Vukotic ha lavorato come interprete teatrale, diretta da registi come Giorgio Strehler e Franco Zeffirelli, e televisiva, dal celebre sceneggiato Il giornalino di Gian Burrasca di Lina Wertmuller fino alla serie di successo Un medico in famiglia.

"Quando mi è stato detto che avrei ricevuto questo prestigioso premio ho pensato tutto quello che avrei potuto dire per esprimere questa grandissima emozione e
la cosa che mi è venuta subito spontanea è stata la gratitudine", queste le parole di una commossa e commovente Milena Vukotic. "Gratitudine non solo nei confronti dell'Accademia del cinema ma della vita che qualche volta ci fa qualche dono così eccezionale. Vorrei dedicare questo dono a mia madre e a mio padre che da quando sono piccola hanno sempre fatto vivere il mio sogno, di potermi esprimere un giorno con la parola e con la danza. Volevo dedicare questo David ad Alfredo Baldi che è mio marito ed è anche uno storico del cinema, per cui tutti i giorni condividiamo il grande amore per il cinema. Non posso fare a meno infine di volgere il mio pensiero a Federico Fellini che in questo studio 5 ha reso immortale il cinema italiano".

I premi per il miglior trucco e acconciatura vanno a Rapito

Il David di Donatello 2024 per il miglior trucco va a Enrico Iacoponi e quello per la miglior acconciatura va ad Alberta Giuliani, entrambi per il film Rapito di Marco
Bellocchio.

Il premio David Giovani va a C'è ancora domani di Paola Cortellesi

Anche il premio David Giovani viene vinto da C'è ancora domani di Paola Cortellesi, la quale con la sua solita irresistibile vis comica fa ridere tutti quanti dicendo: "So che non ce la fate più a vedermi su questo palco...". Ma ammette che questo premio, il David Giovani, è per lei e il suo team di collaboratori assai gradito. Cortellesi ritira  il David Giovani assegnato da una giuria di ragazzi delle scuole. Per la regista e attrice romana è il sesto premio della serata.

Premio per il Miglior compositore ai Subsonica per il film Adagio

Il David di Donatello al Miglior compositore è stato consegnato ai Subsonica, che si sono presentati al completo sul palco dello Studio 5 (in un'inedita mise elegantissima, abituati come siamo a vederli in stile casual).

La band torinese capitanata da Samuel ha vinto per il film Adagio di Stefano Sollima.

Il David alla Miglior regia va a Matteo Garrone per Io capitano

Matteo Garrone per Io capitano si aggiudica il premio per la Miglior regia.

Premiato dall'attrice Elena Sofia Ricci, il cineasta romano afferma: "Questo film racconta le storie di chi non viene ascoltato. Ed è stato fondamentale fare questo film con chi ha vissuto realmente quella odissea contemporanea. Anche sul set ho avuto la fortuna di lavorare con le comparse che avevano fatto quel viaggio e mi aiutavano e mi sono ritrovato spesso a codirigere con loro. Mi sono sentito regista ma anche spettatore". Aggiunge: "Ci tengo a ringraziare tutti quelli che hanno fatto il film con me, anche gli attori Seydou Sarr e Moustapha Fall. Se il film è arrivato così lontano è grazie alla loro interpretazione straordinaria e intensa e vera".

Poi lancia un appello: "Credo che nelle scuole sia ora di iniziare a insegnare cinema perchè è importante che arrivi ai giovani".
 

Il premio al Miglior produttore va a Io capitano

Il David di Donatello al Miglior produttore va al film Io capitano. Il premio va a Archimede, Rai Cinema, Pathè, Tarantula. "Voglio dedicarlo alla mia azienda", ha detto Paolo Del Brocco di Rai Cinema ritirando il premio. "Grazie alla Rai esiste il 70% della produzione audiovisiva italiana".

Migliori effetti visivi–Vfx: il premio va a Io capitano

Il riconoscimento per i Migliori effetti visivi–Vfx va a Io capitano. Il David viene vinto dal supervisore Laurent Creusot e dal Producer Massimo Cipollina.

Miglior suono: il David va a Io capitano

Il premio al miglior suono va a Io capitano. I premiati sono: Maricetta Lombardo (Presa diretta), Daniela Bassani (Montaggio del suono), Mirko Perri (Creazione suoni) e Gianni Pallotto (Mix).

Miglior film internazionale: il premio va ad Anatomia di una caduta

A consegnare il David di Donatello al Miglior film internazionale è la grande Isabella Rossellini, che premia Anatomia di una caduta. Ritira il premio la regista francese Justine Triet.

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Tante conferme, tra registi storici come Nanni Moretti e Marco Bellocchio

Molte sono anche le conferme, tra registi come Nanni Moretti, Matteo Garrone e Marco Bellocchio, giusto per citare alcuni cineasti che non sono qui certo al proprio debutto dietro la cinepresa, anzi.

 

“Abbiamo bisogno del cinema”, ha detto il Presidente della Repubblica al Quirinale rivolto ai protagonisti della settima arte nostrana (e non solo).
“Una grande festa del cinema internazionale ma soprattutto italiano”, ha detto Alessia Marcuzzi, che conduce la serata assieme a Carlo Conti, il quale definisce quella di quest’anno “un’ottima annata del cinema italiano, come un buon vino”.

 

I due conduttori della cerimonia di consegna dei premi sta andando in scena da Cinecittà, a Roma, direttamente dal mitico Studio 5, uno dei più importanti e iconici studi della cinematografia nostrana, in cui Federico Fellini ha girato molto dei suoi capolavori. Ed è proprio nel giorno in cui si festeggia il 70enario dall'uscita nei cinema del capolavoro La strada, film vincitore del premio Oscar che rese Fellini una leggenda a livello mondiale.
Il tempio della grande cinematografia nazionale (e anche internazionale) diventa in queste ore, per una notte, la casa dei David di Donatello.

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Mahmood ha cantato Tuta gold in apertura

Con un omaggio a Federico Fellini (e una scritta che ricorda Sandra Milo), si apre la 69ma edizione dei David di Donatello. Mahmood apre la cerimonia di premiazione esibendosi con la sua hit Tuta gold, il singolo pubblicato il 7 febbraio 2024 come secondo estratto dal terzo album in studio Nei letti degli altri nonché brano presentato in gara durante la 74º edizione del Festival di Sanremo, dove si è classificato al sesto posto.

Nel corso della cerimonia saranno assegnati venticinque Premi David di Donatello e i David Speciali. “Hai mai pensato di fare l'attore?”, chiede Conti al cantante, che risponde: “Da piccolo allo specchio facevo le mosse, non so se può aiutare”.

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Sergio Mattarella: “Il cinema è libertà”

“Il cinema è libertà”, afferma Sergio Mattarella durante il discorso che ha tenuto al Quirinale.

 

“È una festa per noi!”, esclama la grande protagonista della serata, Paola Cortellesi, alla quale si deve il film C’è ancora domani (che ha ricevuto il maggior numero di nomination di questa edizione, 19 candidature, e che ha battuto inoltre un record storico: non era mai accaduto che un’opera prima ottenesse un risultato del genere).

 

La regista ha detto ai microfoni di Sky TG24 (potete guardare il video nella clip che trovate in testa a questo articolo) che quella di stasera  è “una festa per noi, un grande festeggiamento per tutto il nostro gruppone. Siamo contenti, siamo insieme! E per noi questa è già una grande festa, al di là dei premi”.

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Fabrizio Biggio apre le danze

L’onore di aprire le danze spetta a Fabrizio Biggio, su cui si alza il sipario con un’introduzione che mostra tutta la magia del cinema, in particolare tutta l’incredibile arte magica che solo il grande schermo sa regalarci.

Biggio ci offre magie alchiliche che vengono prodotte in un calderone eccezionale, per dirla sempre in termini da alchimista: lo Studio 5 di Cinecittà, da cui la cerimonia di questa sera viene trasmessa.
Fabrizio Biggio fa da anfitrione sul tappeto rosso, passerella su cui stanno sfilando tutti i candidati della 69esima edizione della cerimonia di premiazione dei David di Donatello. “Buonasera, come promesso sono sul red carpet dei David di Donatello!”, con queste parole inaugura l’edizione 2024 dei David di Donatello il mattatore Biggio.

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I primi ospiti sono Paola Cortellesi ed Emanuela Fanelli

“Sono qui con noi come primi ospiti Paola Cortellesi ed Emanuela Fanelli”, ha detto Biggio invitando le prime star della serata, ossia le attrici e la regista di C’è ancora domani. Paola Cortellesi è infatti in doppia veste, da regista e attrice protagonista, del suo esordio alla regia, un film dei record in cui Cortellesi ha diretto, tra gli altri, anche Fanelli.

Le 19 nomination ottenute da questa pellicola frantumano ogni record, segnando lo storico maggior numero di candidature per un film d’esordio alla regia.

Cortellesi è candidata anche nella categoria Miglior esordio alla regia, e la sua pellicola è nominata anche come Miglior film. E, tra le tantissime nomination, c’è anche quella per la Paola Cortellesi come Miglior attrice protagonista.

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Silvio Orlando e Barbora Bobulova, Marco Bellocchio e Barbara Ronchi

Dopo Cortellesi e Fanelli, Biggio dà il benvenuto alla coppia candidata per la miglior interpretazione non protagonista del film Il sol dell'avvenire di Nanni Moretti, ossia Silvio Orlando e Barbora Bobulova.

 

Poi tocca a Marco Bellocchio e Barbara Ronchi, rispettivamente regista e attrice protagonista del film Rapito.  Barbara Ronchi nella pellicola si cala nei panni di Marianna Padovani Mortara, interpretazione per cui ha ricevuto la nomination nella categoria Miglior attrice protagonista.

Rapito è candidato anche come Miglior film (e Bellocchio è stato nominato nella categoria Migliore regia). Ed ecco arrivare i conduttori della serata, Carlo Conti e Alessia Marcuzzi.

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