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Ian Mckellen racconta la sua peggiore esperienza sul set

Cinema

Matteo Rossini

©IPA/Fotogramma

Dalle riprese complicate per il film La fortezza alla voglia di continuare a recitare, l’attore britannico ha parlato della sua carriera lunga più di mezzo secolo

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Ian McKellen si è raccontato in un'intervista rilasciata a Variety. L’attore britannico ha ripercorse alcune delle tappe salienti della carriera: dal celebre ruolo di Gandalf nel franchise de Il Signore degli Anelli a una difficile esperienza sul set.

ian mckellen, le rivelazioni

 

Oltre mezzo secolo tra TV, cinema e teatro. Ian McKellen è tra gli attori più prolifici dell’industria con tantissimi riconoscimenti, tra i quali sei Olivier Awards, due Tony Awards, un Golden Globe e due nomination ai Premi Oscar.

 

Tra le esperienze ricordate, l’attore ha parlato del ruolo del dottor Theodore Cuza ne La fortezza di Michael Mann. Ian McKellen ha raccontato: “Michael Mann mi disse ‘Interpreta questo rumeno’. Così sono andato in Romania per prepararmi nel migliore dei modi e ho imparato a parlare con l’accento rumeno. Poi il primo giorno di riprese Michael mi disse che avrei dovuto parlare con un accento di Chicago. Io non avrei potuto farlo e da quel momento le cose sono peggiorate”.

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Ian McKellen si è poi esposto in merito al fatto di non esser stato la prima scelta per il ruolo di Gandalf: “Sicuramente non sono stato la prima scelta per Gandalf. Anthony Hopkins ha rifiutato. Sean Connery certamente lo ha fatto. Ora stanno tutti uscendo allo scoperto e spero si sentano sciocchi”.

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Infine, l’attore ha escluso un ritiro imminente dalle scene: “Ritirarmi per fare cosa? Non sono mai stato senza lavorare, ma sono conscio che ora ogni momento potrebbe accadermi qualcosa che mi faccia smettere di lavorare per sempre”.

 

Ian McKellen ha concluso: “Ma finché le ginocchia si reggeranno e la memoria resterà intatta, perché non dovrei continuare? Sento di essere abbastanza buono nella recitazione in questo momento”.

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