Ragazzaccio: l'intervista ad Alessandro Bisegna e Jenny De Nucci, protagonisti del film

Cinema

Paolo Nizza

Il regista di Ragazzaccio Paolo Ruffini con Alessandro Bisegna e Jenny De Nucci (foto Getty)

I giovanissini e talentuosi protagonisti del film di Paolo Ruffini raccontano la loro esperienza sul set

Ragazzaccio è nella sale cinematografiche dal 3 novembre. Scritto, diretto e prodotto da Paolo Ruffini, il film, ambientato durante la pandemia racconta la storia di Mattia, quello che comunemente definiremmo un bullo. Uno studente, che dietro la sua durezza cela un mondo fragile, fatto di difficoltà di comunicazione, anaffettività, mancanza di ascolto.  Ma quando Mattia si innamora di Lucia, l’idealista e ribelle rappresentante d’istituto della scuola accanto, la sua vita e i suoi sogni cambieranno per sempre.  Abbiamo incontrato Alessandro Bisegna e Jenny De Nucci, i giovani protagonisti di questa storia d'amore ai tempi del Covid

Alessadro Bisegna si è formato al Laboratorio di Arti Sceniche di Massimiliano Bruno. A teatro ha recitato in una commedia di Maurizio Lops Una Bellissima Bugia. Ha debuttato sul grande schermo nel 2020 con In vacanza su Marte per la regia di Neri Parenti. Nel 2022 ha recitato nell’opera prima di Claudia Gerini Tapirulàn.

Jenny De Nucci ha esordito nel 2018 entrando a far parte di due produzioni Rai di grande successo: Un passo dal Cielo Don Matteo. Nel 2019 ha presentato, in occasione della Mostra del Cinema di Venezia, il cortometraggio Happy Birthday di Lorenzo Giovenga insieme ad Achille Lauro. Nel 2021 ha recitato nel docufilm di Enzo Dino, I luoghi della speranza su Prime Video e nel sequel del film Sul più bello, Ancora più bello, su Netflix, diretto da Claudio Norza. Ha prestato la voce al personaggio della lupacchiotta Porsha Crystal nella versione italiana di Sing 2.

L'intervista a Jenny De Nucci e Alessandro Bisegna

La prima cosa che vi è venuta in mente quando avete scoperto che sareste stati protagonisti di Ragazzaccio?

JENNY: Io stavo cucinando quando mi ha chiamato il mio agente e mi ha detto: “Ci sarebbe Paolo Ruffini che ti vorrebbe come protagonista del suo film". Io ho smesso di fare il sugo e ho detto aspetta, ti chiamo tra un attimo. L’ho richiamato ho detto sei serio? E lui ha risposto: "Sì. Adesso ti mando la sceneggiatura fammi sapere se ti piace". Ovviamente mi sono innamorata del soggetto e quando , abbiamo iniziato a girare ero felicissima di poter dare voce ai ragazzi durante il lockdown.

ALESSANDRO: Io mi ricordo che stavo in DAD e seguivo una lezione di recitazione a Torino. Quando ho letto sul telefono “Paolo Ruffini, all’insegnante ho detto: devo andare un attimo in bagno. Quando Paolo mi chiesto: “Ti va di fare il film come protagonista? Non mi ricordo nemmeno cosa ho detto perché balbettavo. È stata un’emozione incredibile. Un momento che non dimenticherò mai.

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Come è stato il rapporto con Beppe Fiorello, Sabina Impacciatore e Massimo Ghini, protagonisti del film?

JENNY: “È stato incredibile, All’inizio avevo un po’ di timore perché sono dei maestri e io sono fan di tutti e tre. Sul set sono stati squisiti e mi hanno messo a mio agio perché sanno cosa vuol dire avere 20 anni e iniziare a fare primi ruoli da protagonista, Condividerci un set è stato proprio un regalo gigantesco per me”.

ALESSANDRO: “Sono stati super carini con entrambi. Sabrina mi ha dato dei consigli su come memorizzare le battute e mi hanno fatto capire, anche con una semplice pacca sulla spalla che credevano in me. Mi hanno aiutato moltissimo”.

 

Avete messo qualcosa della vostra vita nei personaggi?

JENNY: “Come Lucia che fa la rappresentante di classe, anche io lotto per i diritti degli altri, Non ho fatto la DAD perché all’epoca avevo già finito il liceo e quindi mi sono fatta raccontare dai miei amici la loro esperienza”.

ALESSANDRO: “Mattia, il mio personaggio, è molto distante da me. Non sono mai stato un bullo però mi è capitato spesso che qualcuno mi abbia detto “però come prima impressione non mi stavi simpatico, invece sei dolce”, quindi abbiamo in comune questa cosa io e Mattia che all'inizio stiamo molto sulla difensiva”.

 

Com’è sul set il regista Paolo Ruffini?

JENNY: “Il regista più calmo del West. Poteva cadere il mondo in qualsiasi momento ma lui era sempre tranquillo”.

ALESSANDRO: “Paolo sapeva che atmosfera voleva ci fosse sul set di un film del genere e  mantenuto sempre una calma incredibile”.

Con i social che rapporto avete?

JENNY: “Li vivo con serenità. Come una ragazza di 22 anni che ha Instagram e Tik Tok Mi piace creare contenuti e mi piace parlare delle mie passioni con le persone e condividere ciò che faccio. Ho anche un altro account social dove metto tutti gli scatti a rullino che faccio perché oltre alla recitazione, la mia grande passione è la fotografia.”

ALESSANDRO: “Con i Social da un paio d’anni sono più spettatore, quando ero più piccolino verso i 16 anni li usavo tantissimo, era un mio diario, dicevo la qualunque crescendo ho iniziato a far fatica a mostrarmi. Da spettatore credo che Tik Tok sia una piattaforma molto sottovalutata;  ti permette di vedere ciò che ti piace, grazie a quest’algoritmo. Per esempio, in questo periodo ho guardato House of the Dragon e mi propone solo cose su questa serie ed è bello”. 

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Credete anche voi che l’amore sia la cosa più contagiosa?

JENNY: “Sì, l’amore è la cosa più bella del mondo”.

Alessandro: “L’amore non ti fa pensare a tante cose, ti distrae in modo molto positivo”.

 

Infine, perché vedere questo Ragazzaccio?

JENNY: “Perché un film che parla d’amore fatto con tantissimo amore ed è una cosa che traspare tantissimo”.

ALESSANDRO: “Concordo e aggiungo che è un film che parla di riscatto e credo che in quest’opera possano ritrovarsi famiglie, insegnanti e ragazzi alla ricerca di un rivalsa personale”.

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