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Framing Britney Spears: il trailer del docu sulla battaglia della pop star e #FreeBritney

Cinema

Camilla Sernagiotto

©Getty

La battaglia giudiziaria della pop star contro la tutela del padre sarà raccontata in un docufilm realizzato dal New York Times. Ecco il teaser appena uscito

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La battaglia giudiziaria di Britney Spears contro suo padre, tutore legale del suo patrimonio, è diventata un documentario che vedremo a breve (la premiere è annunciata per il 5 febbraio), per ora accontentandoci del teaser appena uscito.

 

Si intitola Framing Britney Spears ed è realizzato dal New York Times e co-prodotto dalla Left/Right con il fine di raccontare step by step la carriera della pop star, dagli inizi fino all’esplosione del successo e al crollo mentale di cui la cantante è stata vittima.
Crollo che per molti è attribuibile anche alla battaglia giudiziaria che ha dovuto combattere contro il padre, tutore legale del suo patrimonio.

 

Quella stessa battaglia ha dato il la al cosiddetto #FreeBritney, un vero e proprio movimento social che attraverso questo hashtag pubblica contenuti su Instagram, Facebook, Twitter e via dicendo in cui si sottolinea la preoccupazione per la condizione mentale della star, toccando delicate questioni relative alla salute mentale e ai diritti degli individui in generale.

Il trailer del documentario Framing Britney Spears

Un piccolo assaggio di ciò che vedremo nel documentario Framing Britney Spears ce lo dà il teaser, comparso poche ore fa sui social network.

A rilasciarlo in rete è stata l’emittente americana FX Networks. Si preannuncia un documentario in difesa di Britney contro l'opinione pubblica e i suoi detrattori, con interviste agli avvocati e alle persone vicine alla celebrità.

 

Dall’ascesa della cantante verso la fine degli anni Novanta, con un boom di fama mondiale esploso al ritmo di Toxic e Baby One More Time, al suo declino psicologico fino ad arrivare all’ormai celeberrima battaglia legale tra lei e Jamie Parnell Spears, alias suo papà. Insomma, il docufilm seguirà fase dopo fase tutta la vita molto sofferta di una delle reginette del pop (anche se il suo appellativo è Princess of Pop, principessa del pop) più promettenti della storia della musica.  

 

Dal 2008 il genitore detiene il controllo totale del patrimonio finanziario di Britney benché lei, secondo quanto i suoi avvocati difensori sostengono, non abbia mai voluto avere lui come tutor.

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Il movimento #FreeBritney

L’hashtag #FreeBritney è quello nato per contrassegnare ogni post e contenuto pubblicato sui social da fan preoccupati per lo stato mentale in cui versa Britney Spears.

 

A seguito del breakdown che ha avuto nel 2007, la diva è stata sottoposta alla tutela legale del padre e dell’avvocato Andrew Wallet a cui pare spettino decisioni di qualsiasi tipo, comprese quelle riguardanti amicizie, alimentazione e spostamenti oltre che quelle finanziarie. Il padre avrebbe la cosiddetta “conservatoryship", ossia la tutela legale dell'intero patrimonio della secondogenita che ammonterebbe (secondo quanto riporta The Sun) a 45 milioni di dollari.

 

La preoccupazione dell’affezionatissimo pubblico di Britney Spears deriva dal fatto che di lei verrebbero notati comportamenti anomali nelle poche sue “uscite” pubbliche, adesso limitate solo ai social media a causa delle restrizioni per la pandemia.

Come riporta The Sun, molti fan si sarebbero convinti che la pop star stia usando i social per mandare messaggi subliminali, lanciando S.O.S. di richiesta aiuto per liberarsi dal “giogo” paterno.

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Britney Spears VS suo padre

Nel novembre 2020 il Tribunale di Los Angeles ha rifiutato di riesaminare il caso, come aveva richiesto Britney Spears.

Dal canto suo, il padre Jamie Parnell Spears ha dichiarato in un’intervista alla CNN che le sue intenzioni sono buone: starebbe proteggendo la figlia da coloro che cercherebbero di danneggiarla e di sfruttarla per fini egoistici, secondo le sue parole.

È dal lontano 2008 che va avanti questa battaglia giudiziaria.

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La carriera di Britney Spears

Britney Spears è una cantautrice, ballerina, attrice, personaggio televisivo e anche stilista statunitense che non ha certo bisogno di presentazioni.

Dopo avere debuttato nello showbiz giovanissima, all’età di soli 17 anni, ha ottenuto una fama mondiale a cavallo degli anni Novanta e Duemila grazie ai suoi primi due album ...Baby One More Time (1999) e Oops!... I Did It Again (2000).

 

Nel 2001 ha dato alle stampe il terzo disco, Britney e ha debuttato al cinema nel film Crossroads nel quale recita anche la sorella minore, Jamie Lynn.

Il quarto album, In the Zone, è del 2003 e contiene i singoli Me Against the Music, con il feat. di Madonna, e la celebre Toxic, con cui si è aggiudicata l'unico Grammy Award della carriera.
Il quinto album in studio, Blackout, risale al 2007, periodo difficile in cui la cantante ha incominciato a risentire di un forte stress. Il titolo sembra essere quasi profetico, purtroppo.

Nel 2008 tocca al sesto album in studio, Circus, seguito nel 2011 dal settimo album di inediti, Femme Fatale.
Del 2013 è la sua ottava fatica discografica, Britney Jean, a cui segue nel 2016 il nono lavoro, dal titolo Glory.

 

Durante la sua rosea carriera ha collaborato con artisti del calibro di Madonna, Michael Jackson, gli Aerosmith, Rihanna, Pharrell Williams e Will.i.am.

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