Da 5 Bloods-Come Fratelli, la guerra del Vietnam secondo Spike Lee

Cinema
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Il nuovo film del regista afroamericano Premio Oscar  arriverà direttamente su Netflix a partire dal 12 giugno

Spike Lee racconta la Guerra del Vietnam

Dopo Apocalyse Now di Francis Ford Coppola e Platoon di Oliver Stone, un altro maestro del cinema americano, Spike Lee,  ha deciso di raccontare la guerra del Vietnam.

Come è accaduto anche ad altre pellicole, a causa dell’emergenza Coronavirus il film non uscirà nelle sale cinematografiche, ma sarà disponibile in streaming su Netflix a partire dal 12 giugno

Da Five Blood- Come fratelli racconta le vicende di quattro veterani afroamericani, Paul (Delroy Lindo), Otis (Clarke Peters), Eddie (Norm Lewis) e Melvin (Isiah Whitlock Jr.), che tornano in Vietnam. Mentre cercano i resti del loro caposquadra (Chadwick Boseman) e un tesoro nascosto, i nostri eroi, con l'aiuto dell'apprensivo figlio di Paul (Jonathan Majors), si battono contro uomo e natura e sono messi di fronte alle piaghe mai sanate dell'immorale guerra del Vietnam".

 Il traile promette un affresco a tutto campo su un'epoca segnata da una ferita storica ancora aperta: mescola la sensibilità di Lee con filmati di archivio sulla guerra, le proteste all’università Kent State represse nel sangue, le dimissioni di Richard Nixon per il Watergate, Angela Davis e Malcolm X,  A sottolineare questo avvenimenti le note di "Time Has Come Today," il classico psichedelico dei Chambers Brothers.

Come sempre accade nel cinema di Lee non manca una riflessione politiche razziali in America alla fine degli anni Sessanta quando i soldati di colore si chiedevano perché combattere per un paese che ha sempre oppresso gente come loro. Un interrogativo valido ancora oggi: "È il 2020 e i neri sono ancora uccisi come animali", ha detto al New York Times il regista alludendo all'assassinio del jogger di colore Ahmaud Arbery lo scorso febbraio in Georgia.

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Da 5 Bloods-Come Fratelli: un omaggio al cinema classico

Nel film, che rende omaggio a capolavori del cinema classico come "Tesoro della Sierra Madre", "Il Ponte sul fiume Kwai" èApocalypse Now", Delroy Lindo, Clarke Peters, Isiah Whitlock Jr. e Norm Lewis, tutti attori sui 50 anni, hanno flashback che li riportano a quando erano giovani. Lee non ha usato le tecnologie digitali impiegate da Martin Scorsese in "The Irishman" per ringiovanire i suoi protagonisti. Secondo note della produzione, questo è servito a illustrare come "dilemmi attuali colorano i ricordi delle nostre vite precedenti", ma Lee ha offerto una spiegazione più prosaica: "Non mi hanno dato i cento milioni necessari". Nella sceneggiatura originale di Danny Bilson e Paul De Meo, i protagonisti erano quattro bianchi. Lee e lo sceneggiatore Willmott l'hanno rivisitata dopo che nel 2017 Oliver Stone, si era tirato indietro creando, nel reduce Paul interpretato da Lindo, un acceso sostenitore del presidente Donald Trump.

SPike lee e l'emergenza coronavirus

Per Lee l'impatto del Coronavirus(AGGIORNAMENTI - SPECIALE - LA MAPPA)  si è fatto sentire direttamente: "Da 5 Bloods" sarebbe dovuto uscito nelle sale e il festival di Cannes, di cui doveva essere presidente quest'anno, è stato cancellato. Lee, che ha 63 anni e per età ed etnia appartiene a una categoria particolarmente vulnerabile, ha paura del virus e da settimane è chiuso in casa: "Gente perde la propria vita e quella dei propri cari. Ringrazio che sono vivo e prendo le cose giorno per giorno", ha spiegato al New York Times il regista che recentemente ha dedicato uno short ai lavoratori essenziali di New York

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