Spike Lee: i suoi migliori film

Cinema

In attesa di scoprire se vincerà l’Oscar come miglior regista, ripercorriamo la carriera di Spike Lee attraverso i suoi migliori film

Ha finalmente ottenuto la tanto ambita candidatura agli Oscar come miglior regista grazie al film “BlacKkKlansman”, Spike Lee è sicuramente uno dei più apprezzati cineasti degli ultimi 20 anni. Da sempre impegnato nella lotta contro il razzismo e le ingiustizie sociali, i suoi film toccano sempre temi come le differenze razziali, la violenza e le droghe. Dopo un Oscar alla carriera ricevuto nel 2015, quest’anno potrebbe portare a casa più di una statuetta, visto che “BlacKkKlansman” è candidato a 6 nomination: miglior film, miglior sceneggiatura non originale, miglior attore non protagonista, miglior montaggio, miglior colonna sonora e, appunto, miglior regista. Ripercorriamo la carriera di Spike Lee attraverso i suoi migliori film.

Fa’ la cosa giusta

Il successo internazionale arriva con “Fa’ la cosa giusta”, un film del 1989 interpretato da Danny Aiello, Rosie Perez, John Turturro, Giancarlo Esposito, Samuel L. Jackson e dallo stesso Spike Lee. La pellicola narra di un gruppo di persone di etnie differenti che abitano a Brooklyn ed entrano in contrasto tra di loro. Il film fu oggetto di molte critiche e il regista fu accusato di istigare i giovani afro-americani alla rivolta. Nonostante le accuse, “Fa’ la cosa giusta” fu accolto molto bene al Festival di Cannes e ottenne anche la candidatura agli Oscar come miglior sceneggiatura non originale, mentre Danny Aiello conquistò la nomination come miglior attore non protagonista.

Mo’ Better Blues

Nel 1990 esce “Mo’ Better Blues”, interpretato da Denzel Washington, nei panni di un musicista afroamericano. Presentano al Festival del Cinema di Venezia, la pellicola lanciò definitivamente Denzel Washington come attore e fu solo la prima delle grandi collaborazioni tra i due. Nel cast, un altro attore feticcio, di Spike Lee, Samuel L. Jackson.

Jungle Fever

Ancora Samuel L. Jackson è tra i protagonisti di “Jungle Fever”, del 1991, la storia d’amore tra un uomo d’affari di colore (Wesley Snipes) e una ragazza italoamericana (Annabella Sciorra). Anche per questa pellicola, presentata al Festival di Cannes, ci furono numerose polemiche, soprattutto da parte della popolazione afro-americana, che si vedeva rappresentata con troppi stereotipi. Samuel L. Jackson ottenne il premio a Cannes come miglior attore non protagonista.

Malcolm X

Dopo una lunga genesi, finalmente nel 1992 Spike Lee riesce nell’intento di realizzare un film su Malcom X, tratto dall’autobiografia del popolare leader afroamericano. Dopo alcuni dissidi dovuti alla mancanza di finanziamenti, la pellicola ottenne dei fondi anche grazie ad alcune celebrità afroamericane, tra cui Michael Jordan, Michael Jackson e sua sorella Janet, Tracy Chapman. Nei panni del protagonista, ancora una volta Denzel Washington, che per la parte ottenne una nomination agli Oscar come miglior attore. Tra polemiche e critiche, ancora una volta dagli stessi afroamericani, il film incassò 48.169.910 di dollari.

La 25ª ora

Nel 2005, Spike Lee dirige il film “La 25ª ora”, con Edward Norton, Rosario Dawson e Philip Seymour Hoffman. Tratto dall’omonimo romanzo di David Benioff, la pellicola narra delle ultime ore di libertà di uno spacciatore. Visti i tragici episodi accaduti pochi mesi prima, il regista inserisce alcuni riferimenti agli attentati dell’11 settembre 2001 e “La 25ª ora” è il primo film a mostrare le immagini di Ground Zero. Ancora oggi, è considerato una delle migliori pellicole dirette da Spike Lee.

BlacKkKlansman

E veniamo all’ultimo film diretto da Spike Lee, quello per cui il regista è stato candidato a 6 Premi Oscar, tra cui quella, tanto ambita, come miglior regia. La storia è quella di Ron Stallworth, il poliziotto afroamericano che riuscì a entrare a far parte del Ku Klux Klan negli anni 70. Il film è interpretato da John David Washington, Adam Driver, Topher Grace, Laura Harrier e Ryan Eggold. Acclamato da pubblico e critica, “BlacKkKlansman” è candidato anche a 4 Golden Globes, 5 British Academy Film Awards e numerosi altri premi.

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