Dieci curiosità su Harry Potter e il Principe Mezzosangue, per riguardare il film con altri occhi
È innegabile come “Harry Potter e il Principe Mezzosangue” sia tra i capitoli più duri da digerire per i fan della saga fantasy. La storia narrata è infatti alquanto matura, proseguendo il lavoro svolto con “Harry Potter e il Calice di Fuoco” e “Harry Potter e l’Ordine della Fenice”. Tematiche più dure e uno spoiler tra i più famosi della storia della letteratura mondiale. Ecco alcune curiosità per rivedere questo titolo con occhi differenti.
Tom Riddle
Nel film compare nuovamente la figura di Tom Riddle. Si tratta del vero nome di Voldemort, come i fan di Harry Potter ben sanno. In alcuni flashback viene mostrato da giovane e, data l’età dell’attore che lo aveva interpretato in precedenza, si optò per un recasting. La scelta ricadde su Hero Fiennes-Tiffin. Il cognome è familiare perché si tratta del nipote di Ralph Fiennes, ovvero l’attore scelto per il ruolo di Voldemort. David Yates spiegò d’averlo preferito per la somiglianza allo zio.
Maggie Smith
Sul set è tornata regolarmente Maggie Smith, interpretando il ruolo della professoressa McGranitt. Un periodo però tutt’altro che semplice per lei, considerando i gravi problemi di salute che ha dovuto fronteggiare. Nelle pause dal set infatti si sottoponeva a trattamenti di chemioterapia.
Sequenze aggiunte
Sono tre le sequenze aggiunte al film, non presenti nel libro di J. K. Rowling. Scene regalate al pubblico soprattutto per aggiungere un po’ d’azione. Nello specifico si tratta dell’attacco sferrato dai Mangiamorte al Millennium Bridge. Stesso discorso per l’attacco alla Tana e infine la breve scena in cui Harry flirta con la cameriera nel mondo dei babbani.
L’omosessualità di Silente
J. K. Rowling individuò una riga nello script del film che avrebbe potuto creare dei problemi di continuità. Si faceva infatti riferimento a una vecchia fiamma (al femminile) di Silente. Nonostante non venga mai esplicitato al cinema, la Rowling avvertì la produzione della sua omosessualità, svelata ai fan in fase di presentazione del film. Un evento chiave, considerando la saga di “Animali fantastici”, nella quale si analizza il rapporto con Grindelwald.
La fotografia
Sia l’atmosfera che i colori, come ammesso da David Yates, sono ispirati a quadri di Rembrandt. Inizialmente il film era alquanto cupo, il che spinse il regista a operare delle modifiche, dietro richiesta della produzione. Risultato eccellente, considerando come si tratti dell’unico film della saga candidato all’Oscar per la Fotografia.
I ricordi di Voldemort
Lo script originale prevedeva l’inserimento di tutti i ricordi di Voldemort, proprio come nel romanzo. La Warner Bros però richiese di focalizzarsi sull’ascesa del villain, senza tener conto del suo passato. Altrimenti si sarebbe perso il focus.
Location
Il set sfruttato per creare l’ufficio di Lumacorno è “riciclato”, per così dire. Una versione modificata della Stanza delle Necessità dal capitolo “L’Ordine della Fenice” e della sala dei trofei de “Il Calice di Fuoco”. Per la prima volta si tornò inoltre presso la Cattedrale di Gloucester dopo “La Camera dei Segreti”.
La dipendenza di Harry
Daniel Radcliffe non ha mai apprezzato la propria interpretazione ne “Il Principe Mezzosangue”. Nel 2012 ha svelato come al tempo fosse dipendente dall’alcool. In molte giornate si presentava sul set ancora sbronzo.
Adatto ai bambini
I due capitoli precedenti erano PG-13, mentre questo soltanto PG. Una classificazione utile a rendere il film più adatto ai bambini. Per questo motivo gli Inferi non vengono mostrati nel dettaglio. Al tempo stesso non si vede Silente subire l’Avada Kedavra o il cadavere del preside.
Flashback
Si tratta dell’unico film della saga che si apre con un flashback proveniente dal film precedente. La scena ritrae una sequenza del quinto film ma non fu girata ai tempi de “L’Ordine della Fenice”. Venne “ricreata” per l’occasione.