I migliori film sul rock

Cinema

Dagli anni ’80 a oggi, ecco i migliori film dedicati al mondo del rock, dai Pink Floyd a Elton John

I migliori film sul rock

Dagli anni ’80 a oggi, ecco i migliori film dedicati al mondo del rock, dai Pink Floyd a Elton John

Il mondo del rock e quello del cinema sono sempre stati particolarmente legati. Costanti gli intrecci, da titoli drammatici a commedie, da sceneggiature del tutto inventate ad altre biografiche. Il 26 settembre si è aggiunta una nuova pellicola alla già ampia lista, Yesterday, diretto da Danny Boyle. Ecco dunque i migliori film sul rock:

  • Pink Floyd – The Wal
  • School of Rock
  • Blues Brother
  • The Doors
  • Velvet Goldmine
  • Last Days
  • Io non sono qui
  • I love radio rock
  • Bohemian Rhapsody
  • Rocketman

Pink Floyd – The Wall, 1982

Il film non presenta una vera e propria trama. Si tratta di un intrigante intreccio di immagini e visioni, generate dalle parole delle celebri canzoni dei Pink Floyd. Al centro del film c’è Pink, interpretato da Bob Geldof. È una vera e propria star del rock, con una pesante dipendenza dalle droghe. In attesa di esibirsi, si ritrova chiuso in camera a fissare un televisore. Ripensa alla propria vita, a suo padre morto in guerra e a sua madre, incredibilmente possessiva. Alla scuola, ai sogni infranti e a tutto i lungo percorso che lo ha condotto lì.

School of Rock, 2004

Dewey Finn (Jack Black) coltiva da sempre il sogno di sfondare nel mondo del rock. É un chitarrista che ha visto passare davanti a sé gli anni migliori. Odia il sistema, che si tratti di lavoro o di case discografiche, il che lo porta a essere allontanato dalla sua band e alla disperata ricerca di un modo per pagare le bollette. Un giorno risponde per caso a una telefonata diretta al suo coinquilino, Ned. Si ritrova così a fingersi lui, interpretando il ruolo del professore di musica in una prestigiosa scuola elementare, che scuoterà dalle fondamenta a suon di rock.

Blues Brother, 1980

Una colonna sonora da sogno, dal blues al rock, rappresenta la spina dorsale di questo film, instant classic del 1980 con Dan Aykroyd e John Belushi. Due fratelli decidono di rimettere in piedi la vecchia band per una serie di concerti in giro per il Paese, così da raccogliere 5 mila dollari per salvare l’orfanotrofio dove sono cresciuti. Una folle missione in nome di Dio, durante la quale ne accadranno di tutti i colori.

The Doors, 1991

Oliver Stone dirige un ricco cast, da Val Kilmer a Meg Ryan, da Michael Madsen a Crispin Glover, in una pellicola biografica dedicata alla leggendaria figura di Jim Morrison, leader dei The Doors. Il percorso artistico del protagonista ha inizio da giovane. È facilmente suggestionabile e ritiene d’essere la reincarnazione di uno sciamano dopo aver assistito alla morte di un nativo americano. Legge molto ed è affascinato dall’immagine delle porte di passaggio, cosa che deriva da Blake. Passare attraverso per raggiungere l’infinito e così nel 1965 fonda i “The Doors” (porte, appunto). Idolatrato dalle masse e allucinato dall’uso di Lsd, nel 1971, all’apice della carriera, muore per collasso a Parigi, chiudendo la storia di una delle più grandi star del rock mai nate.

Velvet Goldmine, 1999

Film ambientato agli inizi degli anni ’80, con il giovane giornalista Arthur, interpretato da Christian Bale, al lavoro per un articolo sulla storia di Brian Slade (Jonathan Rhys Meyers), star del glam rock sparito una volta giunto all’apice della carriera. Un tempo ossessionato da Slade, ripercorre i suoi passi, analizzando il rapporto con la moglie. Lo spettatore si ritrova così negli anni ’70, quando Slade conobbe Curt Wild, interpretato da Ewan McGregor. Un duplice viaggio nel tempo e nel rock, assaporandone i suoi tanti eccessi.

Last Days, 2005

Gus Van Sant dipinge a suo modo gli ultimi giorni di vita di Kurt Cobain. Il protagonista è Blake, interpretato da Michael Pitt, che ha raggiunto la gloria ma prova profondi turbamenti interiori. Tutti vogliono qualcosa da lui e quel percorso musicale tanto agognato ora pare corrotto e privo del suo senso originario. Un costante discendere verso il basso che lo conduce all’estremo gesto.

Io non sono qui, 2007

Todd Haynes dirige un cast d’eccezione, da Christian Bale a Cate Blanchett, da Richard Gere a Heath Ledger, fino a Julienne Moore e Michelle Williams. La pellicola racconta le vicende di sei personaggi, ognuno dei quali rappresenta una raffigurazione di un aspetto differente della vita e della musica di Bob Dylan. Una retrospettiva intrigante sulla sua vita, sulla sua carriera e il rapporto con il mondo del rock.

I love radio rock, 2009

Un salto indietro nel tempo fino al 1966, quando la BBC trasmetteva appena 2 ore di rock alla settimana. È l’epoca delle radio pirata, come quella al centro delle folli vicende di I love Radio Rock. Il giovane Carl viene spedito a bordo dell’imbarcazione da sua madre. Si tratta di una sorta di passaggio verso la vita adulta, in un luogo in cui il rock regna sovrano e, attraverso svariati programmi, si racconta un genere in tutte le sue sfaccettature. Ogni personaggio ha il suo stile e il modo di proporre musica al pubblico, da Philip Seymour Hoffman, Il Conte, a Rhys Ifans, ovvero Gavin.

Bohemian Rhapsody, 2018

Seguendo i passi di un giovane Freddie Mercury, interpretato dal Premio Oscar Rami Malek, si segue il percorso dei Queen. Un trionfo di pubblico e critica, tra stereotipi da abbattere e stili di vita al limite. Il tutto fino a raggiungere l’apice con uno dei momenti più eccelsi della storia del rock, il maestoso concerto alla vigilia del Live Aid, con la reunion della band, rimasta impressa nella memoria del mondo.

Rocketman, 2019

Taron Egerton interpreta la leggenda Elton John, dalle origini alla gloria. Un racconto caratterizzato da luci e ombre, evidenziando la trasformazione in superstar del timido Reginald Dwight, per poi raccontare il dietro le quinte di una gloria che spesso offusca e rischia di uccidere.

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