Elio Fiorucci moriva 10 anni fa, la carriera e gli abiti più belli dello stilista. FOTO
Nato l’8 giugno 1935, ha segnato un'epoca con le sue creazioni audaci, colorate e, soprattutto, con un uso innovativo del denim. Dall’apertura del suo primo negozio, in Galleria Passarella, a Milano, fino al successo internazionale: ecco le tappe principali della storia dello stilista
Fiorucci era un milanese doc. Nato l’8 giugno 1935, la sua “epoca d’oro” come stilista era iniziata negli anni Sessanta, con l’apertura del suo primo negozio in Galleria Passarella, a Milano. Da lì in avanti, molti successi. Negli anni Novanta, poi, la scelta di vendere il marchio alla società giapponese Edwin International. Nel 2023, il brand è stato acquistato dall'imprenditrice svizzera Dona Bertarelli
La Triennale omaggia Elio Fiorucci
Alla base dell’idea di moda di Fiorucci ci sono sempre stati lo street style e la moda dei giovani, usate dallo stilista come fonte di ispirazione per le sue creazioni. Su di lui molto hanno influito le tendenze londinesi, con Carnaby street e i mercatini vintage. Il suo stile, anche agli albori, era caratterizzato da jeans, minigonne e tanti, tantissimi colori. In foto, la mostra "Epoca Fiorucci" allestita nei saloni della Galleria Internazionale d'Arte Moderna a Ca' Pesaro, Venezia, 21 giugno 2018
L'ADDIO ALLO STILISTA
Nel 1967 decide di aprire il suo primo negozio. Sceglie Milano, in particolare uno spazio della Galleria Passerella. Nella realizzazione si fa affiancare dalla scultrice Amelia Del Ponte, per progettare uno store che potesse cambiare in continuazione e che assomigliasse, più che altro, a una galleria d’arte. Le ragazze sono tutte in minigonna, la musica è a tutto volume, e spesso insieme ai vestiti, ci sono in esposizione opere d’arte. In foto, lo stilista con la sua assistente nello shop milanese nel 1970
Dopo Galleria Passerella, arriva un vero e proprio concept store, creato nel 1974, in Via Torino, sempre a Milano. Si tratta di uno spazio unico dove all’interno si potevano trovare una fontana, un reparto casa, un settore jeans, un reparto dischi e persino un ristorante americano che serviva hamburger
Nel 1975, poi, Fiorucci decide di aprire a Londra e nel 1976 anche a New York, per il suo quarto store (in foto, un'immagine dallo store della Grande Mela)
Caposaldo delle sue collezioni, i jeans, rigorosamente in denim, aderenti. Il modello più iconico, lanciato negli anni ’80, è il Safety Jeans Buffalo, i primi jeans elasticizzati
In foto, nel 1975, una modella di Fiorucci posa a Milano con gli iconici jeans lunghi, e scaldamuscoli di lana
In foto, un paio di jeans dipinti a mano per Fiorucci 1983-1984 esposti alla mostra "Elio Fiorucci" alla Triennale di Milano, novembre 2024
Simboli delle sue collezione anche le T-shirt con i personaggi Disney, le minigonne in tulle, il bikini e il monokini. In foto, due modelle indossano le creazioni di Fiorucci a Milano, nel 1969
In particolare, divennero famosissimi anche gli angioletti rappresentati sulle T-shirt Fiorucci. A immaginare quel logo, nel 1981, fu l’architetto Italo Lupi, ispirato da una cartolina natalizia di epoca vittoriana. La coppia di angeli paffuti, celati dietro le loro stesse ali, divenne in breve tempo un’icona pop, riprodotta in serie su T-shirt, top, felpe, ma anche borse, profumi e accessori
La vivacità dei colori dei capi si è sempre tradotta anche nella vivacità, e nella stravaganza, dei poster pubblicitari di Fiorucci. In foto, alcuni esempi
“Non chiamatelo stilista, Elio Fiorucci era un sociologo, era uno psicologo della moda, un viaggiatore visionario che ha insegnato alla società a nutrirsi di bellezza. Con le sue creazioni ha scritto un trattato sul costume, ha inventato il Made in Italy e con lui sono nati i Fioruccini, una categoria sociale trasversale allo status e alla politica”, diceva di lui il celebre fotografo Oliviero Toscani, grande amico di Fiorucci, quando doveva descriverlo. In foto, i due insieme nel 2004
Addio a Oliviero Toscani, le pubblicità più provocatorie del fotografo. FOTO