Sophia Hutchins, la manager di Caitlyn Jenner è morta in incidente in quad: aveva 29 anni
SpettacoloEra anche la migliore amica della donna, l’ex marito di Kris Jenner e padre delle sorelle Kendall e Kylie Jenner che nel 2015 aveva intrapreso un percorso di transizione di genere
Sophia Hutchins, manager e migliore amica di Caitlyn Jenner, l’ex marito di Kris Jenner e padre delle sorelle Kendall e Kylie Jenner che nel 2015 aveva intrapreso un percorso di transizione di genere, è morta mercoledì 2 luglio in un incidente con il quad a Malibu, in California. Aveva 29 anni. Il tabloid TMZ ha riportato per primo la notizia. Secondo le prime ricostruzioni dei media americani, il quad ha colpito il paraurti di un veicolo in movimento con due passeggeri a bordo, che sono però rimasti illesi. L’impatto, invece, ha scaraventato il quad e Hutchins oltre la banchina, in un burrone profondo oltre 100 metri che si trovava vicino alla casa di Jenner. I soccorritori giunti sul posto hanno potuto soltanto constatare il decesso. Non è ancora chiaro se Jenner, 75 anni, abbia assistito all’incidente o se si trovasse in casa al momento della tragedia.
UN'ISPIRAZIONE AL COMING OUT
Come riporta Deadline, Sophie Hutchins era nata il 1º aprile 1996 a Bellevue, nello Stato di Washington, e si era laureata in Economia e Finanza alla Pepperdine University nel 2019. Era stata inoltre fondatrice e CEO dell’azienda tecnologica sanitaria LUMASOL. L’amicizia con Jenner era nata nel 2015, quando la donna aveva reso pubblica la sua transizione. Come spiega il Daily Mail, anche Hutchins era transgender e la storia di Jenner l’aveva ispirata a fare coming out. Nel 2017, Hutchins si era trasferita nella villa da 3,5 milioni di dollari di Jenner a Malibu, dove aveva assunto il ruolo di manager che prima aveva ricoperto l’ex moglie Kris Jenner. “Abbiamo così tanto in comune; vediamo il mondo in modo così simile e siamo entrambe così adatte l’una all’altra, perché ci stimoliamo a vicenda”, aveva raccontato Hutchins in un’intervista a The Hidden Truth con Jim Breslo. “Lei mi mette alla prova in tantissimi modi, mi ha permesso di crescere e penso che, poiché condividiamo così tante passioni e opinioni, sia semplicemente un’ottima coppia, una grande partnership”. In un’intervista al New York Times, poi, aveva aggiunto: “Caitlyn è come un genitore per me. L’ho detto un milione di volte. È un rapporto parentale, famigliare”. La donna era stata CEO e direttrice della Caitlyn Jenner Foundation ed era apparsa in diversi episodi del reality show I Am Cait.

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CHI È CAITLYN JENNER, DA ATLETA OLIMPICO A PERSONA TRANSGENDER
Nata William Bruce Jenner, prima della transizione Caitlyn Jenner è stata un campione olimpico di Decathlon ai Giochi di Montréal del 1976. Dopo aver sposato Kris Jenner e aver avuto le due figlie Kendall e Kylie, nel 2015 aveva scelto di intraprendere un percorso di transizione di genere. “Da quando mio padre è transgender, la nostra relazione è migliorata”, aveva raccontato Kendall alla rivista People nel 2020. Infatti, il genitore “poteva finalmente essere onesto con me. Ora possiamo parlare delle emozioni profonde che ha provato in quel periodo. Quando eravamo piccoli, invece, non era solito parlare dei suoi sentimenti. Questo è stato un grande passo per noi”. Aveva aggiunto: “Mio padre è stato ed è tuttora la mia fonte di ispirazione”. Anzi, “drazie al suo coraggio, ho imparato ad amare ciò che amo e a non vergognarmene”. Del resto, “è stato il mio modello di comportamento da sempre, dallo sport alla sua saggezza. È così coraggiosa, e io aspiro ad essere come lei un giorno”. Le aveva fatto eco la sorella Kylie: “Vederla vivere il suo vero io è stato il percorso più stimolante di tutti. È la nostra eroina”.
