Puff Daddy, si è aperto il processo al rapper accusato di abusi e violenze sessuali
SpettacoloIntroduzione
Oggi, lunedì 5 maggio, ha inizio a New York il processo contro Sean Combs, il rapper e produttore musicale noto come Puff Daddy che dallo scorso settembre si trova in carcere a Brooklyn con le accuse di traffico sessuale e racket. Il primo atto in tribunale è la selezione della giuria, che è stata programmata nel primo lunedì del mese, lo stesso giorno in cui ogni anno si celebra il Met Gala, la festa di beneficenza per celebrità dove P. Diddy era un tempo ospite fisso sul red carpet. La selezione della giuria dovrebbe concludersi tra circa una settimana, con le dichiarazioni di apertura provvisoriamente previste per il 12 maggio.
Quello che devi sapere
LE ACCUSE
Sean Combs, 55 anni, è accusato di aver guidato un’organizzazione criminale che avrebbe costretto con minacce e violenze le vittime a partecipare a festini a base di droga, chiamati “freak-off”. Combs, che si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse, ha replicato che tutti gli atti sessuali sarebbero stati invece consensuali. L’accusa ha dichiarato di avergli offerto un patteggiamento, ma il rapper lo ha rifiutato. Ora si prevede che il processo possa durare almeno otto settimane. Se condannato, P. Diddy rischia l’ergastolo.
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DALL'AGGRESSIONE ALL'EX FIDANZATA AI FREAK-OFF
Il caso era scoppiato nel novembre 2023 quando l’ex fidanzata di Puff Daddy, la cantante R&B Cassandra "Cassie" Ventura, aveva denunciato il rapper per presunti abusi, percosse e stupri che sarebbero avvenuti per anni durante la loro relazione. La questione era stata risolta con un patteggiamento, e il rapper aveva comunque negato le accuse tramite il suo avvocato. Poco dopo, però, erano fioccate decine di altre cause di donne e di uomini che avevano accusato Combs di stupro, violenza sessuale e aggressioni. Ancora una volta, il produttore aveva negato tutto. Nel marzo 2024, gli agenti federali avevano perquisito le sue case a Los Angeles e a Miami, mentre nel maggio dello stesso anno la CNN aveva trasmesso un video che mostrava Puff Daddy mentre picchiava Ventura nel corridoio di un hotel a Los Angeles nel 2016. Due giorni dopo, Combs si era scusato sui social per l’aggressione. Nel settembre 2024 era stato infine arrestato a New York dagli agenti federali con le accuse di traffico sessuale e racket, perché avrebbe usato il suo impero commerciale per costringere diverse persone a prendere parte ai “freak-off”, maratone sessuali a base di droghe che, secondo un ripetuto schema di abusi, avrebbero coinvolto anche prostitute e prostituti e sarebbero stati persino filmati. Il rapper avrebbe esercitato un controllo sulle vittime sia mediante promesse di ingaggi nel mondo dello spettacolo e opportunità finanziarie, sia mediante minacce di violenza e ricatti. Ancora una volta, lui aveva negato. In seguito, gli era stata negata più volte la libertà su cauzione.
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IL RUOLO DELL'EX FIDANZATA CASSIE VENTURA NEL PROCESSO
Ora si prevede che l’ex fidanzata di Puff Daddy, Cassie Ventura, sarà una testimone chiave del processo. Tuttavia, non è ancora chiara la porzione del video della CNN che sarà mostrata ai giurati come prova in tribunale. Accusa e difesa, infatti, hanno espresso differenti valutazioni sulla qualità del filmato, anche se il giudice Arun Subramanian ha stabilito l’ammissibilità almeno di una parte. Nel frattempo, Combs sta affrontando anche un procedimento civile per presunte violenze sessuali che è stato intentato da oltre 120 presunte vittime, comprese 25 persone che all’epoca dei presunti fatti sarebbero state minorenni.
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L'INIZIO DI UN #METOO NEL MONDO DELLA MUSICA?
Il caso di Puff Daddy potrebbe rappresentare un potenziale punto di svolta nel mondo della musica, che finora era rimasto fuori dall’ondata #MeToo che in passato aveva scosso Hollywood. Il processo stabilirà quindi il destino del rapper, che finora aveva costruito un impero commerciale che includeva un’etichetta discografica, un marchio di moda e accordi con il mondo della televisione e aziende.
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