L'ombra del corvo, trama e cast del film con Benedict Cumberbatch al cinema da oggi
Cinema ©WebphotoIntroduzione
Con L’ombra del corvo, opera del 2025 diretta e sceneggiata da Dylan Southern, il pubblico italiano ritrova al cinema un racconto che scava con determinazione nei recessi della psiche umana, mettendo in scena il dolore, la perdita e la lenta dissoluzione della realtà.
Proposto nelle sale italiane a partire da oggi da Adler Entertainment e interpretato, tra gli altri, da Benedict Cumberbatch (che è il protagonista), David Thewlis e Jessie Cave, il film trasforma il materiale narrativo del romanzo di Max Porter Il dolore è una cosa con le piume in un’esperienza visiva intensa, radicata tanto nell’intimità familiare quanto negli slittamenti del perturbante.
Scopriamo di seguito tutto quello che bisogna sapere, dal cast alla trama, del film L’ombra del corvo, che è disponibile al cinema a partire da oggi, giovedì 11 dicembre 2025. Nel frattempo, potete guardare il trailer nel video che trovate in alto, in testa a questo articolo.
Quello che devi sapere
Trama e atmosfere
Il L’ombra del corvo racconta la storia di un giovane padre che, dopo la morte improvvisa della moglie, si ritrova sospeso tra il tentativo di preservare una quotidianità accettabile per i suoi due figli e la crescente incapacità di contenere il proprio smarrimento emotivo. Il crollo interiore dell’uomo si manifesta gradualmente, finché una presenza misteriosa, di natura oscura e minacciosa, comincia ad affiorare nelle zone più impenetrabili del suo appartamento.
Questa entità si lega direttamente al suo lavoro: le illustrazioni che l’uomo crea diventano la matrice da cui emerge la creatura, destinata a prendere forma con sempre maggiore concretezza. La figura, chiamata Crow, si insinua nella loro esistenza fino a trasformarla in un incubo tangibile, provocando un confronto inevitabile con il trauma del lutto. Per il protagonista e per i suoi figli, la battaglia con questa presenza rappresenta anche un percorso di ridefinizione dei legami familiari e della loro identità dopo la perdita.
La produzione
Distribuito nelle sale italiane a partire da oggi, 11 dicembre 2025, L’ombra del corvo è forte di una durata compatta di 98 minuti e della collaborazione produttiva di Lobo Films, Align, SunnyMarch, Film4 e della stessa SunnyMarch di Benedict Cumberbatch. Il progetto, sostenuto nel 2024 dal British Film Institute, si è sviluppato attraverso riprese principali svolte nello stesso anno.
Sul piano artistico, l’opera fa leva sull’esperienza di Ben Fordesman alla fotografia, sul montaggio di George Cragg e sulle musiche composte da Zebedee Budworth, contribuendo a un risultato stilisticamente coerente con le intenzioni del regista.
La pellicola ha debuttato al Sundance Film Festival 2025 e successivamente alla 75esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, confermando la sua dimensione internazionale.
Il cast
Accanto a Benedict Cumberbatch, il film L’ombra del corvo schiera David Thewlis e Jessie Cave, affiancati da Sam Spruell, Leo Bill, Vinette Robinson, Adam Basil, Tim Plester, Garry Cooper, Lesley Molony e Claire Cartwright. Un ruolo centrale è affidato anche agli esordienti Henry e Boxall Richard, che interpretano i figli del protagonista, offrendo una presenza essenziale per la costruzione emotiva del racconto.
La creatura Crow prende vita attraverso un doppio contributo: il lavoro corporeo di Eric Lampaert e la voce di David Thewlis, scelta che rispecchia la volontà del regista di mantenere la figura del corvo come una presenza fisica, concreta, mai affidata all’astrazione digitale.
La genesi del progetto
Parlando del suo L’ombra del corvo, il regista e sceneggiatore Dylan Southern ha dichiarato di essersi avvicinato al racconto breve di Max Porter con un entusiasmo immediato, maturando rapidamente il desiderio di trasporlo in immagini. La vera sfida, come ha spiegato lui stesso, è stata individuare un codice visivo capace di restituire la complessità narrativa del testo. Il cineasta ha riconosciuto un’affinità con i film legati al cosiddetto orrore del lutto, ma ha cercato al tempo stesso un percorso personale, diretto verso “qualcosa di unico, di non assimilabile a nessun altro film”.
Questa scelta si riflette soprattutto nella rappresentazione di Crow: Southern non ha voluto ricorrere all’IA, preferendo procedure artigianali, protesi e interpretazione fisica per assicurare al personaggio una matericità autentica, coerente con il tono emotivo della storia.
Un film che affronta il dolore
L’ombra del corvo si presenta come un’opera che affronta il dolore con un linguaggio cinematografico rigoroso, traducendo l’immaginario di Max Porter in un viaggio perturbante ma profondamente umano. Il risultato è un racconto capace di mettere in tensione realtà e visione interiore, costruendo un’esperienza che mira a restare impressa tanto per la sua intensità emotiva quanto per la sua cura formale.