Giorgi aveva un tumore al pancreas ed era ricoverata alla clinica Paideia di Roma. Nata il 21 ottobre 1953 nella Capitale, aveva iniziato la sua carriera al cinema negli anni '70 lavorando con interpreti come Renato Pozzetto e Carlo Verdone. I funerali si terranno mercoledì 5 marzo nella Chiesa degli Artisi
È morta, dopo una lunga malattia, Eleonora Giorgi. L'attrice, che aveva 71 anni, era ricoverata alla clinica Paideia di Roma. Giorgi aveva un tumore al pancreas e aveva, fin dall'esordio del cancro, parlato della sua condizione, per incoraggiare a "vivere senza sprecare il nostro tempo dietro gelosie, ansie inutili e frustrazioni". I funerali saranno
celebrati mercoledì 5 marzo alle 16, a Roma, nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo.
La carriera
Eleonora Giorgi era nata a Roma il 21 ottobre 1953. Aveva iniziato la sua carriera al cinema negli anni '70, sperimentando generi cinematografici diversi, dal dramma alla commedia. Nel 1972, con Roma, film di Federico Fellini, l'esordio. Poi sono arrivati successi come Storia di una monaca di clausura di Domenico Paolella e l'Appassionata. All'inizio i registi la doppiano, ma poco a poco la sua voce roca e sensuale diventerà un tratto inconfondibile del suo personaggio. La troviamo anche nel cast de L'Agnese va a morire di Giuliano Montaldo, Cuore di cane di Alberto Lattuada e Una spirale di nebbia di Eriprando Visconti. Ha lavorato anche con Damiano Damiani (Un uomo in ginocchio), Dario Argento (Inferno), Franco Brusati (Dimenticare Venezia) e Liliana Cavani grazie alla quale ha incontrato, nel 1982, per Oltre la porta, Marcello Mastroianni. Giorgi ha anche calcato le scene con Celentano (Mani di velluto) e Renato Pozzetto (Mia moglie è una strega). Carlo Verdone in Borotalco ne ha fatto la sua musa e l'attrice è stata premiata con il David di Donatello. Dagli anni Novanta e Duemila ha recitato molto in televisione. Ha fatto parte, ad esempio, del cast di Lo zio d'America e I Cesaroni. Nel 2003 ha esordito alla regia cinematografica con Uomini & donne, amori & bugie. Si è poi dedicata anche al teatro, con l’esordio nella commedia Fiore di cactus di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy, per la regia di Guglielmo Ferro. Nel 2009 ha diretto il suo secondo film, L'ultima estate.

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La malattia
Giorgi era ricoverata in una clinica romana per la terapia del dolore. A fine 2023 aveva annunciato di essere stata colpita da un tumore al pancreas e ne aveva raccontato l'evoluzione, anche in tv, invitando tutti a "vivere senza sprecare il proprio tempo". Accanto a lei in questi mesi difficili i figli Andrea e Paolo, l'ex marito Massimo Ciavarro, la nuora Clizia Incorvaia e il nipotino Gabriele. Il figlio Andrea Rizzoli le ha dedicato il libro Non ci sono buone notizie (Piemme) in cui ha raccontato la malattia e insieme la voglia di vivere della madre.

Approfondimento
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Il ricordo di amici e colleghi
Tanti i messaggi di cordoglio e addio arrivati per l'attrice, sui social, dopo la sua scomparsa. Carlo Verdone, ha scritto: "Grazie per avermi dato la tua leggerezza, il tuo entusiasmo, il tuo sorriso e la tua preziosa amicizia. E grazie per esser stata un grande, coraggioso esempio per tutti in questo anno così duro e spietato". Mentre Alba Parietti ha ricordato così Giorgi: "Eri un angelo d’aspetto e lo eri umanamente. Sei sempre stata una donna profondamente buona e generosa. Da te ho avuto solo cose belle". Tra i messaggi, anche quelli di Simona Ventura, Christian De Sica e molti altri.
