Danny Elfman (firma di colonne sonore di film di Tim Burton) accusato di molestie sessuali

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

©Getty

Il compositore, cantante e musicista statunitense nega ogni accusa, ma ha riconosciuto alla controparte, la musicista Nomi Abadi, 830 mila dollari. L’accordo risale al 2018, ma è stato reso noto solo ora dopo che Abadi ha chiesto un decreto ingiuntivo per il mancato pagamento di due rate. “La mia colpa è stata permettere a questa persona di avvicinarsi senza sapere che aveva una cotta per me”, ha dichiarato Elfman. Lo riporta in esclusiva l’edizione americana di Rolling Stone

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Danny Elfman è stato accusato di molestie sessuali da una compositrice, Nomi Abadi.
Il compositore, cantante e musicista statunitense nega ogni accusa, ma per risolvere la causa ha riconosciuto alla controparte, la musicista Abadi, 830 mila dollari. “La mia colpa è stata permettere a questa persona di avvicinarsi senza sapere che aveva una cotta per me”, ha dichiarato Elfman in esclusiva all’edizione americana di Rolling Stone.

L’accordo risale al 31 luglio 2018, ma è stato reso noto solo ora dopo che Abadi ha chiesto un decreto ingiuntivo. Elfman non avrebbe infatti pagato due rate previste nel luglio 2019 e 2021 pari a 42.500 dollari.
Secondo un rapporto della polizia di Los Angeles risalente a novembre 2017, i fatti sarebbero accaduti nel 2016.

Danny Elfman, che allora era già membro degli Oingo Boingo (band rock New Wave), era già anche un acclamato e pluripremiato compositore di colonne sonore dell’età di 60 anni. La controparte del contenzioso, Nomi Abadi, era invece una trentenne ex bambina prodigio, assai talentuosa e versatile (suona sia il piano classico che le tastiere pop). Secondo il rapporto di polizia dell’epoca, Nomi Abadi ha accusato Danny Elfman di atti osceni: secondo quanto lei dichiara, lui si sarebbe masturbato più volte di fronte a lei, senza consenso.

La versione di Danny Elfman che emerge oggi, nell'intervista a RS

Contattato da Rolling Stone USA, Elfman ha offerto una diversa ricostruzione dei fatti: “Le accuse della signora Abadi sono semplicemente false”. Secondo lui, la sua colpa sarebbe stata la seguente: “Permettere a questa persona di avvicinarsi a me senza sapere che ero la sua childhood crush e che aveva intenzione di distruggere il mio matrimonio e sostituirsi a mia moglie. Quando ha capito che dovevo allontanarmi da lei, mi ha detto chiaramente che avrei pagato per averla respinta. Ho permesso che un’amicizia sconsiderata avesse conseguenze di tale portata e questo errore di giudizio è mio e solo mio. Ma non ho fatto alcunché d’indecente o sbagliato, e i miei avvocati sono pronti a dimostrare con un bel po’ di prove che le accuse sono false. E questa è l’ultima cosa che dirò sull’argomento”, ha dichiarato Danny Elfman in esclusiva a RS.

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Il motivo per cui Elfman avrebbe acconsentito a pagare pur dichiarandosi innocente

Secondo un rappresentante di Elfman, le interazioni tra i due sarebbero state “limitate, non comportavano atti sessuali, erano assolutamente consensuali”. Il musicista avrebbe acconsentito a pagare nonostante la sua dichiarazione di innocenza perché di fronte al possibile scandalo derivante dalle false accuse, specialmente nel periodo del #MeToo, si sarebbe trovato di fronte a un bivio: pagare la accusatrice e continuare a poter lavorare e guadagnare da vivere per sé e la sua famiglia oppure “gettarsi in una battaglia disperata”, come si legge su Rolling Stone.

“Danny ha scelto la famiglia. È deludente, ma non sorprendente, che queste accuse prive di fondamento riemergano proprio ora che i pagamenti sono cessati. Le accuse da sole non equivalgono a colpevolezza, Danny si difenderà e riabiliterà il suo nome”, ha detto il rappresentante di Elfman.

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Le parole dell’avvocato di Abadi

Secondo l’avvocato dell’accusatrice, “è ironico che le nuove dichiarazioni di Mr. Elfman siano l’esatto contrario della posizione da lui sostenuta all’epoca”. Secondo l’accusatrice, i versamenti che Elfman non avrebbe fatto non erano destinati a lei, ma a una non meglio specificata organizzazione benefica.

Nel 2020 la musicista ha fondato la Female Composer Safety League, organizzazione non profit che mira a “infrangere lo stigma che nel settore riguarda il trauma e la vergogna” delle vittime di abusi.

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Danny Elfman, uno dei più importanti compositori di colonne sonore cinematografiche e televisive

Danny Elfman è un compositore, cantante e musicista statunitense, nato il 29 maggio 1953 a Los Angeles, California. È uno dei compositori più prolifici e influenti nel campo delle colonne sonore cinematografiche e televisive.
Prima di intraprendere la carriera di compositore, Danny Elfman è stato un membro fondatore della band rock New Wave Oingo Boingo negli anni '80 (in cui era cantante e autore). Ma è soprattutto nel mondo delle colonne sonore che Danny Elfman ha raggiunto la fama internazionale. La sua collaborazione più nota è con il regista Tim Burton, con il quale ha lavorato in numerosi film, tra cui Pee-wee's Big Adventure, Batman, Edward Mani di Forbice e Nightmare Before Christmas. Le sue partiture hanno contribuito a definire l'atmosfera unica e surreale dei film di Burton (e anche della recente serie televisiva Mercoledì).
Elfman è noto per il suo stile orchestrale e spesso gotico, con elementi di dark fantasy e rock (motivo per cui va a braccetto con Burton).

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Da Mission: Impossible a Men in Black, le colonne sonore firmate da Elfman

Oltre al lavoro con Tim Burton, Elfman ha composto musiche per una vasta gamma di film, tra cui Mission: Impossible, Spider-Man, Il Grinch, Spider-Man 2, Men in Black e molti altri.
Il suo talento nel creare emozioni attraverso la musica lo ha reso uno dei compositori preferiti da molti registi e appassionati di cinema. Danny Elfman ha ricevuto numerose nomination e premi, inclusi quattro candidature agli Academy Awards.

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