Schwarzenegger: "Dopo la morte non c'è nulla, chi dice il contrario mente"

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

©Getty

Il peso massimo di Hollywood durante la promozione di FUBAR - la serie Netflix di spionaggio che segna il primo ruolo da protagonista della leggendaria star del cinema in TV -  ha parlato di quello che pensa che ci sia dopo la morte: “Niente”, ha dichiarato a Interview Magazine, intervistato per l'occasione dal suo amico e collega Danny DeVito. “Sei oltre un metro e mezzo sotto terra. Chiunque dica qualcos'altro è un fo**uto bugiardo”, ha aggiunto Arnold Schwarzenegger

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Arnold Schwarzenegger ha parlato di quello che pensa che ci sia dopo la morte: “Niente”, ha dichiarato il peso massimo di Hollywood durante un’intervista rilasciata a Interview Magazine. “Sei oltre un metro e mezzo sotto terra. Chiunque dica qualcos'altro è un fo**uto bugiardo”, ha aggiunto Arnold Schwarzenegger.

Queste sue esternazioni arrivano in piena promozione di FUBAR, la serie Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) di spionaggio che segna il primo ruolo da protagonista della leggendaria star del cinema in TV.
L’intervista è avvenuta nei giorni scorsi in uno studio di Culver City, occasione in cui il divo è stato fotografato dalla fotografa Ilya Lipkin per un servizio sul magazine Interview. E l'intervistatore è stato eccezionale tanto quanto l'intervistato: trattasi infatti del suo amico e collega Danny DeVito.

Su Netflix non solo c’è FUBAR a fare parlare nuovamente di Arnold Schwarzenegger: oggi, mercoledì 7 giugno, debutta sulla piattaforma di streaming (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) anche Arnold, il documentario su Schwarzenegger.

Schwarzenegger è stato intervistato dal collega Danny DeVito

L’attore ed ex governatore della California ha rilasciato l’intervista a un intervistatore molto particolare: il collega attore - e suo co-protagonista nel film Twins - Danny DeVito.
Più che una classica intervista frontale, si tratta semmai di un dialogo a due voci, una chiacchierata un po’ filosofica (e un po' no) in cui i due amici e colleghi hanno discusso della vita e della morte.
Tra una battuta e l’altra, sono emersi tanti dettagli inediti della storia personale del famosissimo “Terminator" di Hollywood.
Schwarzenegger ha parlato di tutto, dalla sua città natale alle abilità pittoriche di Sylvester Stallone, fino a toccare temi come l'approvvigionamento idrico mondiale.
E poi sono passati a disquisire del tema che qualsiasi essere umano al mondo tenta di scacciare dalla mente ma a cui la mente sempre e comunque va, in quanto terribile e atavica paura (poiché si tratta di una grande incognita a cui non sappiamo dare risposte): la morte.

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“L’intera idea che dobbiamo bere acqua dalle bottiglie, mi preoccupa per quello che sta succedendo nel mondo con l'acqua, perché ne stiamo finendo. Guarda Lake Mead e cosa sta succedendo lì. Cosa c'è nel futuro per noi? Cosa ne pensi, in termini di nostra specie? Dureremo? Dimmi, oh grande leader", chiede DeVito a Schwarzenegger. Lui a quel punto ride e dice che gli ricorda quando il famoso conduttore radiofonico Howard Stern gli ha chiesto: "Cosa ci succede quando moriamo?”. La star di origine austriaca racocnta a DeVito di aver detto a Stern che "non succede niente".

LAS VEGAS, NV - JULY 25, 1994:  (FILE PHOTO)  Actors Arnold Schwarzenegger (L) and actor Bruce Willis attend the opening of Planet Hollywood July 25, 1994 in Las Vegas, Nevada. Schwarzenegger filed candidacy papers for the California governor's race August 9, 2003 in Los Angeles, California.  (Photo by Scott Harrison/Getty Images)

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Schwarzenegger: “Cosa c’è dopo la morte? Niente”

Arnold Schwarzenegger non crede certo a un aldilà e a qualsiasi altra teoria del dopo morte. Non crede proprio nel dopo morte: per lui quella equivale alla fine, punto e basta.

Alla domanda relativa a cosa ci sia secondo lui dopo l'esalazione dell'ultimo respiro, dopo l'ultimissimo battito cardiaco insomma, Schwarzenegger risponde: “Niente. Sei sei oltre un metro e mezzo sotto terra. Chiunque ti dica qualcos'altro è un fo***to bugiardo”.
DeVito ribatte dicendo che Schwarzenegger non può saperlo di per certo, ma lui va avanti imperterrito. “Non sappiamo cosa succede con l'anima e tutte queste cose spirituali di cui non sono un esperto, ma so che con il corpo come ci vediamo ora non ci rivedremo mai più", ricorda Schwarzenegger, riportando ciò che disse già a suo tempo a Stern.
DeVito a quel punto pronuncia le parole: "Ci decomponiamo”, e Arnold Schwarzenegger prosegue: “Tranne che in qualche fantasia. Quando le persone parlano di 'Li rivedrò in paradiso', suona così bene, ma la realtà è che non ci rivedremo più dopo che ce ne saremo andati. Questa è la parte triste. So che le persone si sentono a proprio agio con la morte, ma io no…”, afferma Schwarzenegger.

Fubar. Arnold Schwarzenegger as Luke Brunner in episode 103 of Fubar. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

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Arnold Schwarzenegger ha un brutto rapporto con la morte

Come lo stesso protagonista della recente serie televisiva FUBAR ammette, ha un pessimo rapporto con la morte.
“Perché mi mancherà un c***o di tutto. (…) Divertirmi e andare in palestra e fare il pieno di energia, andare in bicicletta sulla spiaggia, viaggiare, vedere cose interessanti in tutto il mondo, che c***o!”, dichiara l'attore di Terminator.

Danny DeVito concorda con l’amico sul fatto che "La vita! È la migliore!”, seguito dalla reazione di giubilo di Schwarzenegger, il quale esclama: “Esattamente!”.
I due iniziano quindi a parlare di "chi" possono "incolpare" per la mortalità e per gli umani che non sono in grado di vivere per sempre. È una "realtà" che Schwarzenegger dice che lo fa "davvero inc***re".

DeVito inizia quindi a parlare delle "molte persone che perdiamo nella vita, i nostri amici che se ne vanno, i parenti, le persone che amiamo”. Schwarzenegger aggiunge: "Man mano che invecchi, sempre più persone intorno a te vengono spazzate via". Così DeVito conclude con una perla di saggezza di cui fare tesoro, esattamente come tesoro consiglia lui di fare di ogni attimo: “Uno per uno. Ecco perché devi fare tesoro di ogni singolo momento".

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